Love Live fa parte del progetto "School Idol Poroject", un progetto multimediale sviluppato da Dengeki G's Magazine, dalla casa discografica Lantis e dallo studio di animazione Sunrise. Da questa collaborazione è nata la fortuna delle nove ragazze aspiranti idol che, per salvare la loro scuola dalla chiusura, fondano le “μ’s!”, il gruppo con cui proveranno a partecipare a una importante competizione indetta tra le scuole del Paese e inizieranno la loro carriera da idol. La particolarità di questo progetto sta nel fatto che sin dalla sua nascita gli editori hanno invitato i lettori a partecipare attivamente allo sviluppo della trama, attraverso giochi e vere e proprie gare di popolarità che periodicamente variavano la "classifica" dei personaggi influenzando la posizione delle idol nei video musicali prodotti da Sunrise, o ancora attraverso dei sondaggi indetti per stabilire l'aspetto e l'abbigliamento delle ragazze. Lo stesso nome del gruppo è stato determinato utilizzando questo metodo.
Dal lancio del progetto nel 2010, sono stati prodotti due manga (il primo scritto da Sakuraki Kimino, il secondo disegnato da Arumi Tokita), vari CD, video musicali, una serie anime , un film che in Giappone ha guadagnato qualcosa come 2.53 bilioni di yen (21 milioni di dollari circa) e dei videogiochi tra cui "Love Live! School Idol Festival" che conta più di 15 milioni di giocatori in tutto il mondo.
L'incredibile fortuna delle nove idol digitali (che se avete frequentato negli ultimi anni una fiera del fumetto avrete sicuramente visto almeno una volta in carne ed ossa: i ranghi della schiera di cosplayer di Love Live hanno infatti numeri impressionanti) è dovuta a una pluralità di fattori, che sommati tra di loro e adeguatamente amplificati su scala globale hanno portato milioni di persone in tutto il mondo ad affezionarsi a tal punto ad Honoka & co da esserne talvolta, e per la verità non così raramente, realmente ossessionati.
Ovviamente non è la prima volta che il mondo delle idol entra a far parte di un manga, o di un anime. la realtà delle idol è estremamente popolare nel Sol Levante, dove sono numerose le giovanissime che diventano famose nel mondo della musica e dello spettacolo, per la verità giusto il tempo di incontrare il gusto del pubblico che le segue quasi come venerando -appunto- un idolo prima che la loro freschezza e capacità di attrarre l'attenzione svanisca con l'andare del tempo. Tuttavia nel mondo della carta stampata e delle produzioni animate, le idol non hanno mai avuto il successo globale ottenuto in breve tempo dalle ragazze di Love Live. Le le opere che le vedono protagoniste non trattano quasi mai esclusivamente della loro storia e della loro carriera, inserendole piuttosto in un genere più ampio (ad esempio i mahou shoujo, come Mermaid Melody), così che per molto tempo è stato dimenticato che in Giappone una moltitudine dei cosiddetti otaku dei fumetti e dei videogiochi è contemporaneamente anche fan sfegatato di qualche idol, forse nell'erronea convinzione che un progetto incentrato solamente sulla loro quotidianità non avrebbe mai potuto funzionare.
E invece le ragazze della scuola accanto protagoniste di Love Live hanno dimostrato a colpi di marketing di funzionare, e di funzionare veramente alla grande. Certo, le caratteristiche delle protagoniste, giovani innocenti e carine, fanno ovviamente presa immediata sul pubblico amante del moe e delle loli, ma la vera fonte di tanto successo va ricercata nell'impianto stesso del progetto, nella capacità di attrarre spettatori ma soprattutto di creare una vera e propria schiera di fan attraverso i tanti metodi che consentono loro di parteciparvi attivamente, determinando in prima persona con il proprio voto o con i propri progressi nello scouting del popolarissimo rhythm game l'ascesa della propria favorita e la carriera del gruppo in generale. Se il gioco del calcio rende tutti allenatori, Love Live rende tutti dei manager dello spettacolo, così che chi ci si approccia ha l'impressione di essere coinvolto personalmente nell'intero progetto.
Che sia una formula vincente, dati alla mano, è evidente. Bisogna tuttavia considerare anche i risvolti negativi in cui un progetto con un'impostazione tanto coinvolgente rischia di incorrere, e che si incarnano nel rischio di trasformare un piacevole passatempo in una vera e propria ossessione in grado di condizionare l'intera giornata -e la vita- di chi si ritrova ad immedesimarsi tanto nella parte e ad affezionarsi tanto a queste idol da non essere più in grado di farne a meno, impegnandosi fin troppo nel ruolo di supporter di ragazze inesistenti.
C'è da scommettere tuttavia che nemmeno le polemiche, memorabile la furia dei fan scatenata da un commento di Eiichiro Oda sulla presenza di merchandise di Love Live nel santuario Kanda Myojin, e i veri e propri episodi di violenza che hanno avuto origine da questo fenomeno dilagante (un liceale giapponese è addirittura arrivato a minacciare di uccidere i fan di Love Live) fermerà il successo delle “μ’s!”. Almeno fino all'ascesa delle prossime idol.
In Italia potete trovare la versione di Arumi Tokita edito da JPOP, appena uscito!
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