Intrattenimento

Ni no Kuni II: Il Destino di un Regno – la Magia di una Fiaba

Il fascino delle fiabe sta nell’esplorare e allargare i limiti della fantasia umana. Tramite le semplici parole di una storia la nostra mente viene rapita magicamente e portata in un mondo nuovo e diverso da quello a cui siamo abituati. Il ruolo della fantasia è spesso sottovalutato nella fase di crescita di una persona, ma è poi proprio questa che ci ispira ogni giorno e ci consente di arrivare dove nessuno ha mai pensato di arrivare prima. Le fiabe ascoltate da bambini hanno acceso una scintilla dentro di noi, che non ci ha mai abbandonati, e che risplende ogni volta che siamo pronti a vivere con la mente una nuova avventura in un mondo fantastico. Con l’avanzare della tecnologia, alcune fiabe non arrivano più sotto forma di un libro o di un racconto orale, ma divengono qualcosa di nuovo come un videogioco, ed è questo il caso di Ni no Kuni II: Il Destino di un Regno, il nuovo titolo di Bandai Namco, sviluppato da Level 5. Abbiamo già parlato in diverse occasioni di questo titolo, ma eccoci finalmente alla prova definitiva: dopo esserci persi nel mondo fatato di Ni no Kuni insieme a Evan e Roland, vi raccontiamo della fiaba che abbiamo vissuto.
LA NASCITA DI UN NUOVO REGNO
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Ni no Kuni II: Il Destino di un Regno racconta la storia di Evan, erede al trono del regno di Gatmandù (Ding Dong Dell in inglese). Nel giorno dell’incoronazione del giovane, avviene un colpo di stato da parte della tribù dei murinidi, il clan dei topi che divide il regno con quello dei gatti, di cui il nobile bambino fa parte. I topi, guidati dal sinistro Ratoleon, stanchi di essere messi in disparte dai gatti, hanno assassinato il padre di Evan avvelenandolo e ora pianificano di spodestare l’erede al trono e prendersi il regno con la forza. Fortunatamente, nel momento di crisi, arriva Roland, presidente di un paese nel nostro mondo, che viene teletrasportato (e ringiovanito) misteriosamente nel mondo di Ni no Kuni, mondo parallelo al nostro, proprio com’era successo a Oliver nel primo capitolo. Grazie a Roland, Evan riesce a scappare, non senza sacrifici, e, ormai senza un trono, il ragazzo decide di creare un nuovo regno dove tutti possano essere felici. Così inizia il viaggio di Evan, che lo porterà a conoscere tante nuove persone, come Tani e i pirati del cielo o Solario, il nume tutelare con cui stringerà un patto per creare il nuovo regno di Eostaria, regno che sarà centrale anche nelle dinamiche di gioco. La trama di Ni no Kuni II prosegue in modo classico: di capitolo in capitolo, a ogni tappa visiteremo un nuovo regno e acquisiremo un nuovo membro del party fino al gran finale. Non ci saranno grosse sorprese fino alla parte conclusiva, in cui sono concentrati i principali colpi di scena. La storia ci è piaciuta, i vari regni e personaggi incontrati sono ben realizzati e caratterizzati, il finale poi è emozionante.
Nonostante lo Studio Ghibli non sia coinvolto, abbiamo notato che la sua influenza è presente nei temi trattati dal gioco, con in particolare un sguardo verso il mondo naturale, qui incarnato da diversi esseri fra cui gli Higgledies o i Numi Tutelari, e verso il rapporto di fiducia e amicizia fra i personaggi, in particolare fra Roland ed Evan. La struttura narrativa però non ci ha soddisfatti appieno, poiché tarda a ingranare: per oltre metà del gioco le vicende sono narrate senza grosse sorprese e senza molti approfondimenti sui personaggi e i rapporti fra loro, velocizzando spesso alcuni passaggi che avremmo preferito fossero trattati maggiormente nel dettaglio. Un passo indietro rispetto al primo capitolo, ma in generale il lato narrativo resta comunque di buona fattura.
Ottima invece la fase d’esplorazione del mondo. Anche in questo secondo capitolo torna la mappa 3D tanto amata dagli appassionati di JRPG. Durante il corso dell’avventura potremo esplorarla con vari mezzi, compresi vascelli e navi volanti. Ogni luogo principale sarà inoltre dotato di un’Instaporta, un portale che permette il viaggio rapido fra due aree diverse, sistema comodissimo che annulla quasi totalmente il fastidio del backtracking fra una quest e l’altra, grazie anche a dei caricamenti piuttosto veloci. Il level design è di ottima fattura, con città grandi al punto giusto e ben caratterizzate e dungeon non troppo complessi strutturalmente e con degli enigmi ambientali interessanti, legati all’utilizzo di magie in grado di sbloccare nuove vie. Il mondo di Ni no Kuni II è bello da esplorare e pieno di segreti e cose da fare, sarà quindi facile perdersi in qualche avventura secondaria o a caccia di qualche segreto mettendo temporaneamente da parte la quest principale.

UNA FIABA ACTION

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Il cambiamento più incisivo di questo nuovo capitolo del JRPG di Level 5 è nel sistema di combattimento, che vira più verso l’action rispetto al predecessore. Le battaglie inizieranno approcciando un mostro sulla mappa del mondo o nelle aree di gioco; il nostro party sarà composto da tre personaggi e potremo passare da uno all’altro con la semplice pressione di un tasto direzionale. Avremo due attacchi corpo a corpo, leggero e forte, che potremo combinare per delle semplici combo, più un altro tasto per gli attacchi a distanza. Ogni personaggio potrà poi equipaggiare quattro abilità, divise fra attacchi speciali, come ad esempio dei potenti fendenti multipli, o le classiche magie elementali, che potranno essere richiamate premendo il tasto R2 insieme a uno dei quattro tasti classici. Le abilità consumano punti magia, rappresentati da delle sfere blu sopra la barra HP del nostro personaggio. Inizialmente saranno cinque e potremo ricaricarle attaccando il nemico o tramite l’uso di oggetti appositi.
Completa il quadro la possibilità di schivare o parare con la semplice pressione del tasto L1 (insieme a un direzionale per la schivata). Avremo poi una modalità aggiuntiva chiamata Frenesia, attivabile raccogliendo una sfera gialla lanciata casualmente da Solario, il nostro nume tutelare, sfera che ci permetterà di usare le abilità speciali senza badare ai punti magia per il tempo previsto, e ci consentirà di godere di ulteriori bonus dati dai Cioffi. Molto interessante il sistema di equipaggiamento: ogni personaggio potrà equipaggiare fino a tre armi corpo a corpo e una a distanza. Le tre armi del corpo a corpo avranno una barra percentuale che si carica man mano che attacchiamo i mostri e una volta al 100% farà danni extra e soprattutto ci permetterà di potenziare le abilità a volte trasformandole totalmente. Il sistema d’equipaggiamento somiglia molto più a un hack and slash alla Diablo, con un grado di rarità dell’equip deciso dal colore, alta frequenza di drop in combattimento e possibilità di aggiungere degli effetti ad armi e armature migliorandole.
Fondamentale in battaglia è il ruolo degli Higgledies, o Cioffi nella versione italiana. In totale ce ne sono 100, e sostituiscono in una certa misura i famigli usati nel primo capitolo. Potrete sia crearli nel regno che trovarli in giro per il mondo e farli unire a voi tramite la giusta offerta in oggetti. Ogni Cioffo ha le sue statistiche e abilità; non potrete controllarli direttamente, ma in battaglia vi aiuteranno potenziandovi, curandovi, o debuffando i nemici. Potranno anche potenziare le vostre abilità garantendo maggiore potenza a una magia elementale del loro medesimo tipo e potrete inoltre attivare la loro abilità speciale (che può variare tra zone di cura, attacchi magici o attacchi fisici) quando si riuniranno e formeranno un cerchio. Infine vi daranno dei potenziamenti speciali anche in modalità Frenesia. Potrete portare in battaglia fino a quattro Cioffi, ma il loro valore non deve superare il 10, infatti ognuno di essi ha un valore di potenza numerico a seconda delle sue capacità. La giusta combinazione di Cioffi potrà semplificare di molto le battaglie più ardue. 
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Il Combat System ci ha ricordato alla lontana un’altra famosa serie di Bandai Namco, i Tales of, per via di alcune caratteristiche in comune, come la gestione dei personaggi nei comandi di base e l’utilizzo degli oggetti tramite un menu a parte, ma il titolo di Level 5 riesce comunque a crearsi una sua identità prendendo una strada più personale. Nel suo complesso il sistema è vario e divertente, ma anche piuttosto semplice da imparare e utilizzare. Non offre meccaniche troppo profonde e anche lo stile di lotta dei vari personaggi non è troppo differente alla radice. La dinamicità dei combattimenti a volte risente di un certo torpore nei movimenti dei personaggi, non sempre reattivi ai comandi, e di alcuni problemi nel lock on dei nemici, ma niente che mini il funzionamento del sistema di combattimento, che alla fine risulta piuttosto riuscito. Gli scontri contro i mastodontici Boss sono il fiore all’occhiello del sistema, specialmente quelli contro i Numi Tutelari, divertenti ed epici al punto giusto e con alcune meccaniche uniche per ogni combattimento. Abbiamo notato un abbassamento della difficoltà rispetto alla nostra prova a Parigi, cosa che ha reso forse troppo facili gli scontri in generale e soprattutto le boss battle. Il primo Ni no Kuni soffriva di un’eccessiva facilità (noi avevamo visto la schermata di game over solo una volta in tutto il gioco) e anche questo secondo capitolo risulta piuttosto facile, tanto che dovrete affrontare mostri di almeno dieci livelli sopra di voi per essere messi in seria difficoltà.
ESSERE RE
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In Ni no Kuni II non andremo soltanto in giro per il mondo per seguire la quest principale, ma, avendo fondato un nuovo regno, dovremo anche imparare a gestirlo. A un certo punto della storia, dunque, si aprirà una sorta di parte gestionale in cui sarà nostro compito sviluppare e potenziare ogni aspetto del territorio da noi governato. Partiremo con il castello e altri edifici necessari e pian piano dovremo accumulare risorse e manodopera per potenziare ogni aspetto. Le risorse fondamentali per crescere saranno due: i Dorados Reali e i Talenti. I Dorados Reali sono una moneta alternativa a quella utilizzata per il resto del gioco, che servirà esclusivamente a creare e potenziare gli edifici del nostro regno. Questa si otterrà automaticamente tramite il lavoro dei nostri sudditi, o risolvendo alcune sidequest da loro proposte. Sarà dunque prioritario espandere le casse e la popolazione del regno così da ottenere più denaro e più velocemente, dato che per portare il proprio dominio al massimo splendore ne servirà davvero tanto. I Talenti, invece, sono le varie personalità che incontreremo nel gioco e che potremo arruolare, di solito tramite le missioni secondarie. Ognuno di loro sarà specializzato in un certo settore e affidargli il ruolo a lui più adatto migliorerà l’efficacia del servizio. Gli edifici costruibili saranno molto vari: potremo creare negozi di armi e armature, mercati e persino un teatro.
Molti di questi renderanno possibili delle ricerche che serviranno anche allo sviluppo dei nostri personaggi; il laboratorio di ricerca magica, ad esempio, sarà fondamentale per potenziare i nostri incantesimi e impararne di nuovi. Oltre a questo potremo creare nuove armi e armature e potenziarle presso i nostri fabbri, o addirittura creare nuovi Cioffi e potenziare quelli che già abbiamo. Insomma, una volta che saremo riusciti ad avviare per bene le varie costruzioni di Eostaria, potremo essere quasi autosufficienti in tutto. Questa fase gestionale si sposa bene con le altre meccaniche del gioco, riuscendo a diventare necessaria per la progressione dell’avventura, ma senza mai annoiare o risultare troppo complessa per chi non è molto pratico dei gestionali. Inoltre la soddisfazione di vedere crescere e fiorire il proprio regno sarà alta.

UN MONDO VARIO

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Durante l’avventura nel mondo di Ni no Kuni II troveremo anche molte attività secondarie da svolgere. Non mancheranno ovviamente le classiche sidequest, in totale ce ne saranno infatti ben 150. Le missioni secondarie sono piuttosto semplici nella loro struttura e il più delle volte dovrete sconfiggere un mostro o portare degli oggetti al richiedente, con ben poche varianti, ma occuparsene sarà fondamentale per acquisire nuovi Talenti per il vostro regno. Fortunatamente sono veloci da svolgere, anche grazie all’utilizzo delle Instaporte. Al loro fianco troveremo poi le quest di Venturio, un PNG che troverete nelle diverse città e che vi offrirà missioni ancora più semplici di consegna materiali o di uccisione di mostri. La comodità delle missioni di Venturio sta nel fatto che spesso avrete già i materiali che servono e potrete completarle all’istante. Il completamento vi fornirà dei Gettoni Venturio, spendibili per acquistare degli oggetti rari o, ancor meglio, per reclutare altri Talenti per il vostro regno.
Un’altra interessante modalità è quella della Battaglia Campale. In questa modalità, ambientata sulla Mappa del Mondo, dovremo guidare le nostre truppe contro quelle nemiche in una sorta di battaglia strategica. Noi controlleremo Evan, che avrà con sé fino a un massimo di quattro truppe, divise in quelle armate di spade, martelli, lance e armi a distanza. Potremo far ruotare le truppe intorno a noi così da posizionarle nel modo migliore possibile, perché ogni truppa ha debolezze e punti di forza rispetto alle altre in un sistema in stile sasso, carta, forbici. Consumando una barra dedicata, potremo aumentare l’attacco o la velocità delle forze al nostro comando, inoltre ogni truppa avrà una sua abilità speciale (potenziamento attacco o difesa, debuff delle truppe avversarie, bombardamenti a tappeto, ecc.) che potremo usare consumando Potenza Militare, un punteggio che ci consentirà anche di evocare nuovi soldati in sostituzione a quelli caduti, a patto che il loro comandante non sia stato sconfitto. Avremo anche un potere speciale, chiamato Comando Reale, utilizzabile dopo aver riempito un’apposita barra e che renderà le truppe efficaci contro tutti gli altri tipi. La Battaglia Campale diverte e offre anche una certa dose di spunti strategici, infatti attaccare a testa bassa e senza aver selezionato le truppe giuste porterà alla vostra rovina, mentre saper sfruttare il terreno e i momenti giusti per attaccare ribalteranno la situazione. Un’ottima aggiunta che offre ulteriore varietà alla già ricca offerta di Ni no Kuni II.
Completano il quadro delle attività secondarie le cacce alle Creature del Maleficio, 50 mostri speciali dalla potenza superiore al normale, sparsi per il mondo di gioco, e i Labirinti Onirici, dei dungeon speciali su più piani che aumenteranno di difficoltà con il passare del tempo. Raccogliendo delle sfere particolari all’interno di questi dungeon, potremo diminuire il livello di difficoltà, oppure potremo aprire degli speciali forzieri per raccogliere dell’equipaggiamento unico.
Ni no Kuni II offre dunque una grande varietà di attività oltre quelle principali e completarlo al 100% richiederà parecchio impegno per una longevità che supera facilmente le 50-60 ore.
ARTE SONORA E VISIVA
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Il lato artistico del titolo di Level 5 offre un cel-shading ancora più evoluto rispetto al suo già notevole predecessore. Il particolare stile grafico e le animazioni di Yoshiyuki Momose (Ex dello Studio di Miyazaki) lo fanno sembrare quasi una bellissima opera animata dello Studio Ghibli in formato interattivo. La bellezza di certi paesaggi, fra il naturale e il fiabesco, sarà motivo per molti di fermarsi per immortalare il tutto in uno screenshot. Anche come fluidità il gioco si comporta bene, mantenendo i 60 fps nella maggior parte delle situazioni su una PS4 normale, anche se abbiamo notato alcuni casi sulla mappa del mondo e nei combattimenti in cui si verificano dei cali improvvisi, ma nulla di troppo problematico. Il comparto sonoro è eccellente e la colonna sonora realizzata da un altro ex Ghibli, Joe Hisahishi, accompagna perfettamente i momenti più importanti della storia e le semplici passeggiate nel mondo di gioco. Anche il doppiaggio è ben realizzato, specialmente quello giapponese, in grado di calare ancora più nell’atmosfera da anime.
Se dobbiamo trovare un difetto, allora pensiamo ai sottotitoli italiani di Solario, che parla in dialetto romano stretto. Questo era già successo nel primo capitolo con il personaggio di Lucciconio, ma purtroppo chi ha localizzato la versione italiana ha ripetuto questa, a nostra opinione, poco adatta scelta nell’adattamento. Solario parla nella versione giapponese col dialetto del Kansai e anche in quella inglese usa degli slang dialettali diversi rispetto alla lingua comune, certo, ma meno invasivi dei nostri dialetti. La scelta del dialetto romano può essere apprezzata o no e non è un difetto del gioco in sé, ma a noi personalmente non è piaciuta perché rovina un po’ l’atmosfera fiabesca del gioco, dato che ogni volta che Solario apre bocca sembra quasi un personaggio uscito da un film dei Vanzina o “der Monnezza”, stonando parecchio con il resto del cast.
In conclusione, Ni no Kuni II: Il Destino di un Regno è un ottimo RPG e, nonostante qualche passo indietro nella trama, risulta comunque una buona storia che riesce ad appassionare e a stupire, soprattutto nelle parti finali. Il gameplay molto vario non stanca mai e saprà conquistarvi con il suo combat system semplice e divertente, anche grazie alle diverse attività che potrete svolgere. Se le fiabe vi continuano ad affascinare allora questo gioco fa per voi, in barba a chi vi dice che siete troppo grandi per fantasticare.

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Silvio Mazzitelli

Di stirpe vichinga, sono conosciuto soprattutto con il soprannome “Shiruz”, tanto che quasi dimentico il mio vero nome. Videogiocatore incallito sin dall’alba dei tempi, adoro il mondo videoludico perché dopo tanto tempo riesce sempre a sorprendermi come la prima volta. Scrivo ormai da diversi anni di questa mia passione per poterla condividere con tutti. Sono uno dei fondatori di Orgoglio Nerd e sono anche appassionato di tutto ciò che riguarda la cultura giapponese e la mitologia (in particolare quella nordica).

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