Su Netflix ha debuttato ufficialmente la prima parte della quarta stagione di YOU, la serie TV thriller psicologica ispirata al romanzo You e al suo seguito Hidden Bodies, scritti da Caroline Kepnes. Ecco la nostra recensione dei primi cinque episodi della quarta stagione di YOU.
La prima parte della quarta stagione di YOU: la nostra recensione
Hello, you. È passato un bel po’ di tempo quando il nostro serial killer preferito, Joe Goldberg, ha lasciato dietro di sé una scia di cadaveri infinita. Dopo la sua ultima, disastrosa relazione, che gli è costata il suo matrimonio non così perfetto, suo figlio e probabilmente il quarto o quinto amore della sua vita, Joe ha finalmente deciso di disintossicarsi dalle sue “attività extracurriculari”. No, credeteci, questa volta è vero. Joe è serio, si è dato una sistemata e sembra davvero convinto di ciò che dice.
Adesso ha cambiato tutto, di nuovo: identità, lavoro, paese e obiettivo di vita. Stranamente per lui il suo nuovo obiettivo non riguarda l’amore, anzi, tutto il contrario. Lui ha definitivamente rinunciato all’amore e vuole solo avere una vita normale.
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Tuttavia lo conosciamo e sappiamo che quando c’è Joe nelle vicinanze, è solo questione di tempo prima che sbuchi fuori un cadavere o due. Ed è proprio quello che accadrà: in questa nuova stagione Joe dovrà scoprire l’identità del “killer dei ricchi”, un misterioso sconosciuto che uccide i membri della cerchia di ricchi snob di Oxford di cui Joe si è circondato. E si dà il caso, sorprendentemente, che l’assassino conosca anche la vera identità e l’intero passato omicida di Joe.
Le carte in tavola sono ufficialmente cambiate: da stalker con cappellino da baseball e incredibile osservatore, a vittima paranoica che viene stalkerata. Com’è piccolo il mondo, eh Joe?
Rispetto alle stagioni precedenti, una delle caratteristiche principali che si può notare in questo nuovo capitolo riguarda proprio il personaggio di Joe. Nella quarta stagione di You, gli sceneggiatori mettono Joe sotto una luce diversa; lui stesso sembra quasi essere un uomo diverso. Sta attraversando questa nuova fase di autoredenzione in cui si concentra sul lavoro e, stranamente, su sé stesso. Joe ha sempre saputo di avere qualcosa di sbagliato, di essere un personaggio problematico.
Ora però, a differenza delle ultime stagioni, sembra esserne convinto. È bene ricordare che la sua ultima relazione è stata la più dannosa e pericolosa in assoluto e l’essere stato costretto ad abbandonare suo figlio Henry, con la consapevolezza di non potergli dare la vita che avrebbe meritato, ha avuto un impatto forte in Joe.
Il nostro ex-serial killer preferito è quindi intenzionato a cambiare le sue abitudini. Il nuovo look da professore universitario dona a Joe quel pizzico di fascino in più e lo rende quasi una persona comune. Ci teniamo a sottolineare il quasi perché questo nuovo stile di vita che il personaggio sta tentando di adottare non cancella in alcun modo ciò che ha fatto nelle stagioni precedenti.
Joe Goldberg è un assassino, con o senza barba; con un libro in mano o con una tazza di tè caldo. Questo è un fatto e non cambierà, nonostante sembri che si stia impegnando per dare una svolta alla sua vita.
Un omicidio alla Assassinio sull’Orient Express
Eravamo un po’ stufi di questa serie. O meglio, le prime stagioni ci hanno appassionato ma dalla terza abbiamo iniziato a notare un qualche tipo di forzatura, come se la serie dovesse andare avanti a ogni costo, senza un filo logico e sensato. Credevamo quindi che questa quarta stagione avrebbe avuto un sapore amaro, che sarebbe stata piatta perché, insomma, quanto può andare avanti Joe senza essere scoperto?
Ed è proprio in quel momento che gli sceneggiatori e la regia decidono di cambiare le carte in tavola, offrendoci una serie TV che ricorda molto Assassinio sull’Orient Express – senza però il suo finale. Tutti i nuovi personaggi hanno qualcosa contro il cadavere di turno; ognuno di loro ha un movente ma chi è davvero l’assassino?
È qui che la serie è riuscita a prenderci alla gola, incollando il nostro sguardo allo schermo della TV. Noi, personalmente, dovevamo assolutamente saperne di più e scoprire l’identità di questo assassino che, sorprendentemente, non è Joe. Anzi, questa volta sembra proprio che la vittima di turno possa essere Joe.
Come hanno fatto a scoprire la sua identità e il suo passato? Cosa è successo? Per quale motivo hanno tentato di incastrarlo?
Joe, come accennato, aveva promesso di abbandonare le sue attività extracurriculari e di concentrarsi sul diventare la versione migliore di sé. In realtà, in questo nuovo capitolo, decide di rispolverare alcune delle sue abilità a fin di bene. Vuole scoprire anche lui l’identità di questo assassino ed aiutare le persone che lo circondano. Quello che però comprenderemo con il passare degli episodi è che, a quanto pare, questo assassino ha una nuova ossessione: il nostro Joe.
È incredibilmente strano e disturbante vedere la situazione ribaltata in questo modo. Eravamo abituati alle ossessioni del giorno di Joe; in un certo senso abbiamo imparato a conoscerlo e sapevamo perché decidesse di agire in determinati modi. Non potevamo comprenderlo a fondo, certamente, ma lo sapevamo.
Adesso invece ci ritroviamo in una situazione completamente opposta, diversa, fastidiosa. Non sappiamo chi sia lo/la stalker di Joe, non sappiamo per quale motivo il protagonista sia diventato la sua nuova ossessione. Non sappiamo nulla. E questa cosa ci destabilizza, e destabilizza anche Joe, che inizia a mostrare un atteggiamento sempre più paranoico, preoccupato, in allerta.
La recensione della quarta stagione di You: una nuova prospettiva
Abbiamo apprezzato questo nuovo cambio di prospettiva e ci è piaciuto vedere Joe sotto una nuova luce. Ciò che più abbiamo apprezzato è stato il gioco di ombre e luci che hanno utilizzato gli sceneggiatori. Durante questi primi cinque episodi ci hanno mostrato un nuovo Joe, utilizzando una luce diversa e mai vista prima; allo stesso tempo però la serie non ha mai dimenticato di ricordarci chi è davvero Joe.
Quello che la serie fa in modo molto sottile e profondo è ricordarci che non dobbiamo assolutamente romanticizzare il personaggio di Joe Goldberg. Nonostante possa mostrare emozioni umane, mostrarsi debole e fragile e a tratti addirittura con un cuore, non dobbiamo dimenticare che Joe è un assassino. Anzi, un serial killer con una lunghissima lista di cadaveri a nome suo.
È stato interessante osservare il personaggio da una prospettiva diversa, dalla parte della vittima paranoica che sa di essere osservata ma non sa da quale direzione. In questi cinque episodi Joe riceve un pizzico del veleno che ha iniettato nelle sue precedenti vittime. Sa che qualcuno conosce la sua vera identità, il suo passato, ciò che ha fatto a Beck, Peach, Benji, Love e molti altri ancora; è preoccupato, in ansia, non sa quando questa persona potrebbe attaccare – né in che modo.
Joe però è Joe, e sappiamo che ha sempre un asso nella manica. Ad un certo punto infatti sembrerà sul punto di aver preso in mano la situazione. Si ricorda che lui è come la persona che lo sta stalkerando, quindi sa in che modo approcciarsi ad essa per far sì che si avvicini in modo amichevole. A quanto pare, però, lo stalker di Joe sta un passo più avanti a lui.
Questa prima parte, composta da cinque episodi, è servita per costruire le basi della quarta stagione di You. Il quinto episodio è in realtà solo l’inizio e riteniamo che il bello debba ancora arrivare. Sono stati cinque episodi molto appassionanti, interessanti e siamo felici che la serie TV sia riuscita a reinventarsi, offrendo qualcosa di già conosciuto ma, allo stesso tempo, nuovo.
Come potete immaginare, siamo stati completamente rapiti da ciascun episodio. Infatti in men che non si dica, tra un pop-corn e l’altro, abbiamo terminato i cinque episodi a nostra disposizione. Non abbiamo ottenuto tutte le risposte di cui avevamo bisogno ma siamo fiduciosi e certi che la seconda parte, in arrivo a marzo 2023, riuscirà a sorprenderci ancora di più.
La prima parte della quarta stagione di You è ora disponibile su Netflix.
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