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Yesterday: tutto quello di cui hai bisogno è amore (per i Beatles) | Recensione

In una lista degli artisti più influenti nella storia, i Beatles sarebbero a pieno titolo nelle posizioni più alte della classifica. L’importanza di questo gruppo nel mondo non solo della musica, ma della cultura a tutto tondo è stata e continua a essere incredibile. Cosa succederebbe però se non fossero mai esistiti? È da questa premessa (o quasi) che parte Yesterday, film di Danny Boyle che arriva in questi giorni nelle sale italiane. Scopriamo insieme cos’ha funzionato e cosa no in questa pellicola, analizzandola nella nostra recensione.

Di che cosa parla Yesterday di Danny Boyle?

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Jack Malick è un giovane cantautore che insegue il successo nel mondo della musica senza però riuscire a sfondare. Nell’attesa sbarca il lunario lavorando in un supermercato, passando da una serata all’altra con la sua chitarra. La sua vita cambia completamente una notte quando, durante un brevissimo blackout mondiale, viene investito da un pullman. Al suo risveglio scopre un’incredibile verità: nessuno nel mondo tranne lui si ricorda dell’esistenza dei Beatles, né delle loro canzoni.

Jack si trova quindi in questa realtà alternativa (o forse meglio una distopia?) in cui il gruppo inglese non è mai esistito. Animato da un desiderio di non relegare alla sola sua memoria le loro canzoni, decide di ricostruirle, incidendole nuovamente. Il mondo così riscopre i Beatles, cantati dalla voce di Jack che trova finalmente il successo che ha sempre cercato, oscurato però dal segreto della vera origine dei brani.

La premessa di Yesterday di Danny Boyle è assolutamente eccezionale. Rimuovere una parte così fondamentale della storia della musica e osservarne l’effetto sul mondo è interessantissimo. L’esplorazione di questa nuova realtà è uno degli aspetti più affascinanti della pellicola che, a onor del vero però, semplifica molto la questione, evitando di analizzarne le diramazioni più profonde. Ci sono peraltro alcune differenze con il nostro mondo che sono difficili da spiegare con la sola assenza dei Beatles. Ma chiaramente non è questo l’obiettivo del film.

Al di là dell’ottima base di partenza, lo sviluppo di Yesterday non è particolarmente originale. Ci saranno dei momenti in cui saprà sorprenderci, certo, ma per il resto si tratta di una storia piuttosto lineare. Una formula che abbiamo già visto in altre occasioni e che forse avrebbe dovuto essere innovata un po’ per rendere davvero al meglio.

Yesterday: l’omaggio di Danny Boyle e Richard Curtis ai Beatles

Alla fine però quello che il film vuole fare non è altro che un grande omaggio alla band più influente della nostra storia recente. E anche se non si tratta certo del primo caso del genere o del migliore, è senza dubbio un tentativo riuscito. Che la vostra conoscenza di tutto l’universo che ruota intorno ai quattro ragazzi di Liverpool sia profonda o più superficiale, Yesterday saprà farvi sorridere ed emozionare.

Lungo tutta la pellicola troviamo infatti una serie infinita di piccole e grandi citazioni al gruppo britannico. Al di là della presenza di tante diverse canzoni, suonate o solo menzionate, sono infatti nascosti molti riferimenti alla storia dei Beatles, che i più appassionati potranno divertirsi a cogliere.

Questo, come anticipato, non è purtroppo sorretto da un’impalcatura all’altezza. Al di là della regia di Danny Boyle, semplice e pulita, si notano alcune scelte non particolarmente apprezzabili da un punto di vista della scrittura. Su tutte spicca il personaggio di Debra Hammer che, nonostante l’interpretazione della sempre ottima Kate McKinnon, risulta poco più che una caricatura del classico agente senza scrupoli del mondo dello spettacolo.

Al contrario,merita una citazione speciale Ed Sheeran, qui nei panni di sé stesso che aiuta Jack a raggiungere il successo. La sua parte è molto più del cameo che ci si potrebbe aspettare e il cantante regala un’ottima prestazione. La scena della sua sfida con il giovane collega è forse una delle più interessanti della pellicola, grazie anche a Sheeran e al protagonista Himesh Patel.

Pareri finali

Yesterday è quindi una pellicola che non riesce a sviluppare al meglio l’eccezionale idea da cui prende spunto. Il risultato finale è un film che difficilmente riuscirà a lasciare qualcosa di concreto allo spettatore, risultando comunque una piacevole visione. Chi però è cresciuto e ama (o ha amato) i Beatles, le loro canzoni, la loro incredibile storia, saprà comunque apprezzarlo, passando la gran parte di Yesterday con un sorriso a trentadue denti stampato sul volto.

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