È morto oggi a Los Angeles William Friedkin, uno dei più grandi registi statunitensi, autore di capolavori come L’esorcista e Il braccio violento della legge. Il cineasta, che proprio il prossimo 29 agosto avrebbe compiuto 88 anni, era nato nel 1935 a Chicago da una famiglia ebraica di origine ucraina.
William Friedkin e quel film che gli valse il soprannome di Regista del Male
Friedkin si è imposto nella storia del cinema con il suo stile innovativo e provocatorio, esplorando generi diversi come l’horror e il poliziesco. Nel 1971 ottiene l’attenzione del grande pubblico con Il braccio violento della legge, un thriller che racconta la caccia a un trafficante di droga da parte di due poliziotti. Il film vinse ben cinque Oscar, tra cui quello per il miglior film e quello per la migliore regia.
Due anni dopo, Friedkin firma (e filma) L’esorcista, il film che lo rese celebre in tutto il mondo. Basato sul romanzo di William Peter Blatty, il film narra la possessione demoniaca di una bambina e il tentativo di esorcizzarla. Risultato? Un successo di pubblico e di critica, con la pellicola che entra di diritto nella storia del cinema, e non solo quello di genere. Al botteghino L’Esorcista incassa oltre 400 milioni di dollari (entrando nella top 10 dei film che hanno incassato di più nella storia del cinema) e riceve dieci nomination agli Oscar. Ne vincerà “solo” due: come miglior sceneggiatura non originale e miglior sonoro. Un successo tale che vale a Friedkin il soprannome di Regista del Male.
Tra le altre opere si ricordano Cruising (1980), con Al Pacino che indaga il mondo omosessuale e i suoi lati oscuri. Il film suscitò molte polemiche da parte delle associazioni gay, che lo accusarono di essere omofobo e stereotipato. Nel 2013, Friedkin fu premiato alla Mostra del Cinema di Venezia con il Leone d’Oro alla carriera, un tributo alla sua lunga e influente carriera.