Apprezzando le piccole cose della vita si potrà apprezzare la vita stessa. Quanti, ormai presi dai ritmi frenetici, non fanno più caso alle cose semplici che fanno sorridere e godere di più della vita di tutti i giorni? Daikichi il protagonista di Usagi Drop, manga di cui parleremo, era proprio così.
Usagi Drop è un manga dell’autrice Yumi Unita, che conta in totale 9 volumi, in uscita in Italia per conto di GP Publishing da poco fusasi con la casa editrice J-Pop. Usagi Drop è un manga controverso nella sua totalità, perché composto da due parti completamente differenti fra loro, ma prima di parlarne analizziamo la trama.
Daikichi Kawachi è un uomo di 30 anni, single, che lavora in una ditta di abbigliamento che occupa tutte le sue giornate. Un giorno giunge a lui la triste notizia della morte del nonno materno. Arrivato a casa del suo defunto nonno, incontra tutti i suoi parenti e scopre con grande sorpresa che suo nonno aveva avuto una figlia illegittima con la donna che si era presa cura di lui negli ultimi anni e che ora sembrava sparita. La piccola si chiama Rin e ha 6 anni, sembra parecchio introversa e silenziosa, anche perché tutti la guardano come un fardello di cui liberarsi, ama i fiori e nota subito una grande somiglianza fra Daikichi e suo nonno. Nessuno nella famiglia sembra volersi occupare di lei e si pensa di mandarla in un orfanotrofio, quando Daikichi stufo delle chiacchiere del parentado decide di adottarla e darle una nuova casa. La scelta sorprende tutti che si chiedono come farà a crescerla non avendo mai avuto esperienze con i bambini. Qui inizia la storia di Daikichi e Rin, di come quest’ultimo dovrà cambiare la sua vecchia vita per crearne una nuova, adattandosi ai bisogni della piccola Rin, alle prese con l’asilo e la scuola, per portarla a fare un giro al parco e farla giocare, comprarle dei vestiti, tutta una serie di piccole cose che prima non avrebbe mai immaginato di poter fare e che ora lo ripagano con l’affetto della bambina.
Usagi Drop è un manga molto dolce e che vi consiglieremmo senza ombra di dubbio per questa prima parte dedicata all’infanzia di Rin e alla vita di Daikichi, un bellissimo slice of life che piacerà molto agli amanti del genere. Dobbiamo però avvertirvi che la seconda parte cambia totalmente, non sappiamo e non capiamo cos’abbia spinto l’autrice a ribaltare il modo di sviluppare la storia, non vogliamo spoilerarvi troppo, ma sappiate che vi sembrerà di leggere due manga differenti, con una seconda parte che peggiora senza dubbio rispetto alla prima con scelte altamente discutibili su tutti i personaggi principali. La cosa per cui non lo consiglieremmo per niente al mondo a chi ha letto e amato la bellissima prima parte, è il finale, che senza svelare nulla lascerà la maggior parte dei lettori molto perplessa e addirittura alcuni lo troveranno disturbante.
I personaggi sono semplici ma ben caratterizzati, specialmente la piccola Rin che sin da subito dimostra di essere molto più matura della sua età, ma sempre con un lato bambinesco e ingenuo. Vediamo anche la crescita di Daikichi che pian piano impara a essere un bravo genitore consigliato dai suoi genitori e da amici. I disegni sono semplici e a tratti un po’ grezzi, adatti a uno stile più adulto e meno bambinesco, ma sanno comunicare bene le sensazioni dei personaggi. Usagi Drop dunque è un caso più unico che raro. Noi ci sentiamo di consigliarvi la prima e di dimenticarvi della seconda, che proprio non riusciamo a mandare giù.