Il film di Uncharted è uno dei titoli più attesi in uscita in questa prima metà dell’anno. La serie di videogiochi ha raccolto un successo incredibile, facendo appassionare milioni e milioni di fan alle avventure di Nathan Drake. Anche grazie alla sua forte impostazione cinematografica, questa saga è sempre sembrata perfetta per il grande schermo e dopo tante vicissitudini è finalmente giunto il suo momento. E mentre aspettiamo che il film di Uncharted debutti finalmente nelle sale, abbiamo avuto la possibilità di farci raccontare qualcosa di più su questo progetto, direttamente dai suoi protagonisti.
Uncharted, un film ricco di avventura
In una sala direttamente all’ombra del Colosseo si sono schierati alcuni dei nomi principali coinvolti nella realizzazione di questa pellicola. Per l’occasione infatti erano presenti i produttori Charles Roven e Alex Gartner, il regista Ruben Fleischer e soprattutto il protagonista dell’avventura Tom Holland, interprete dell’amatissimo Nathan Drake. Insieme a loro abbiamo potuto conoscere qualcosa di più su questo atteso progetto.
Ruben Fleischer ha subito preso la parola evidenziando quanto i videogiochi della saga di Uncharted siano ottimo materiale per un film. Oltre all’azione e all’impostazione della storia, è il rapporto tra Sully e Nathan a essere particolarmente interessante da esplorare. Partendo da un concetto del genere, il lavoro diventa naturalmente più facile, tanto più se ci sono due interpreti di qualità a incarnare il duo.
Anche Charles Roven ha parlato di questo aspetto della pellicola, ricordando quanto sia stato lungo lo sviluppo del progetto. I primi passi risalgono infatti al 2009 ed è stato a lungo un rompicapo (o meglio, l’ha definito un “cubo di Rubik“) trovare il modo di trasporre lo spirito di Uncharted in un film. E la soluzione all’enigma era proprio la relazione tra Nathan Drake e Sully.
Per Tom Holland questo si ricollega anche a uno degli aspetti che più lo ha affascinato del progetto: la famiglia. Si tratta di un tema fondamentale, vero motore della storia. Nathan non si mette in viaggio tanto per cercare un enorme tesoro, quanto per ritrovare suo fratello. E in qualche modo lo trova, o meglio ne trova uno nuovo, ovvero Sully.
Come nasce un nuovo Indiana Jones
L’attore ha poi proseguito spiegando che ciò che lo ha attirato a questo film era potersi confrontare con un genere e una storia simile a quelle che ha sempre amato, da Mission: Impossible a James Bond. Per Holland questa è stata l’occasione di raccontare come avrebbe immaginato Indiana Jones e questo è stato indubbiamente un grande onore.
Certamente creare il Nathan cinematografico non è stata un’impresa semplice. Tutto parte da uno studio approfondito dei videogiochi originali, che l’attore ha interamente rigiocato per l’occasione. Questo gli ha permesso di entrare in contatto con Nathan Drake in maniera approfondita. La sua trasformazione è stata completa, tanto da guadagnarsi l’approvazione di Neil Druckmann, creatore proprio di Uncharted.
Come spesso fa l’attore, il lavoro è partito dai piccoli dettagli. Il modo di stare in piedi, di camminare, di muoversi è cambiato, risultando più adulto e maturo rispetto al solito. Da qui poi si è sviluppata l’intera interpretazione, che Holland ha interiorizzato fin troppo. L’attore ci ha raccontato che una volta tornato sul set di Spider-Man ha fatto impazzire i produttori, trovandosi in difficoltà nei primi giorni nel lasciare i modi di fare di Nathan per tornare a quelli più adolescenziali di Peter Parker.
Oltre alla preparazione, è stato fondamentale anche l’impegno sul set. Molta della chimica tra Nathan e Sully si è sviluppata proprio davanti alla camera, in un processo particolarmente collaborativo ha sottolineato Alex Gartner. Holland è stato felicissimo di lavorare fianco a fianco con Mark Wahlberg, un’opportunità che non vedeva l’ora di poter vivere.
Come si rapportano i videogiochi di Uncharted al film?
Ruben Fleischer ha ribadito che il legame ai titoli originali della saga è stato importante nello sviluppo del progetto, ma c’era un equilibrio da mantenere. L’idea era sì mantenerne lo spirito originale, ma al contempo non crearne una copia carbone. Questo si è sviluppato sia attraverso scene che riprendono direttamente sequenze del gioco, sia attraverso nuove ricostruzioni solo ispirate a esso.
Anzi, è stato importante recuperare il collegamento con le fonti originali che hanno a loro volta influenzato Uncharted per dare un tono nuovo a questo film. Opere come i sopracitati Mission: Impossible e le avventure di James Bond, ma anche Star Wars (usando Han e Chewbacca come riferimento per Nathan e Sully), I Goonies e il classico del genere Il tesoro della Sierra Madre.
A rafforzare il legame con i titoli originali poi c’è lo spirito della caccia al tesoro, che coinvolge direttamente gli spettatori. Il film è ricchissimo di easter egg, che i fan dei videogiochi di Uncharted potranno scovare minuto dopo minuto, proprio come novelli Nathan Drake.
Cosa ne pensate? Siete curiosi di vedere finalmente il film di Uncharted? Quali sono le vostre aspettative su questa pellicola?
Vi ricordiamo che Uncharted, diretto da Ruben Fleischer, e interpretato da Tom Holland, Mark Wahlberg, Sophia Ali, Tati Gabrielle e Antonio Banderas debutterà nelle sale italiane il prossimo 17 febbraio.
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