Il tassello che mancava. L’arrivo di Una storia a Fumetti di Alessandro Baronciani, nell’edizione di BAO Publishing, è un passaggio a lungo atteso, per riportare alla luce una perla rarissima, che ora può vivere di vita nuova. E apre una finestra verso un’epoca così vicina ma anche così lontana, fotografandola ma senza essere statica. Celebrando un’iniziativa rivoluzionaria e avanti sui tempi, che ha segnato a qualche livello il mondo del fumetto.
Una storia a Fumetti, la storia di Alessandro Baronciani
“Disegno fumetti“. “Davvero?! Disegni Topolino?“. Erano gli anni a cavallo del Duemila, in un mondo già moderno, ma con ancora le Torri Gemelle integre e che ancora non aveva davvero esperienza della rivoluzione che avrebbe portato Internet. È in questo periodo che Alessandro Baronciani decide di avviare un’iniziativa curiosa, per raccontare storie lontane dai canoni del fumetto mainstream.
Alla base c’è il concetto dell’autoproduzione, caro al mondo della musica indipendente da cui veniva. Piccoli albi spillati, disegnati, fotocopiati, rilegati e spediti direttamente dall’autore. Quattro volumi (più la custodia) per 10.000 lire, da spedire in busta chiusa, nascoste in un cartoncino perché all’epoca non c’era PayPal. E poi si poteva sempre rinnovare l’abbonamento e continuare.
Ecco, Una storia a Fumetti è la raccolta completa di quell’esperienza di Alessandro Baronciani. L’insieme di tutti i racconti che sono passati da quelle spedizioni, di un circolo che si è fatto più grande tramite il passaparola tra coinquilini, tra amici, tra compagni di band e tra appassionati sulle riviste. Ma soprattutto il racconto di come questo cerchio di 500 e più abbonati si è fatto rete, intersecandosi e influenzandosi.
Forse per la natura delle storie, che appunto non riguardavano indagini tra le strade di Topolinia o cacce al tesoro di Zio Paperone e nipoti, ma si concentravano sulla vita quotidiana di provincia con taglio più o meno autobiografico, gli abbonati iniziarono a scrivere all’autore. Gli raccontavano ciò che succedeva loro e influenzavano le storie stesse, fino a diventarne protagonisti.
Il vantaggio di sapere cosa accadrà
Chi vi scrive non era tra quei lettori e quindi ora leggere quelle pagine, riscoprire quell’esperienza unica e pionieristica (un Patreon quando ancora non c’era neanche l’ADSL) crea quella sensazione straordinaria di nostalgia per qualcosa che non hai vissuto. Un mood che è perfetto per le opere di quest’autore, immerse in un’atmosfera sospesa di attesa e ricordo.
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Arrivare a Una storia a Fumetti, dopo aver conosciuto le opere più recenti di Alessandro Baronciani, è un modo per chiudere il cerchio oltre che la collezione. E già lì si trova in potenza tutto quello che sarebbe arrivato dopo. L’autoironia leggera, il bianco e nero, le orecchie senza buchi, la voglia di sperimentare. In ogni direzione, dal tratto allo stile fino alle invenzioni di formato e stampa. Messe in atto artigianalmente anche quando la “tipografia” era una fotocopiatrice della copisteria di Pesaro.
La storia di questa Una storia a Fumetti c’è e non c’è. Si tratta di una serie di momenti, raccolti insieme e incrociati più volte con racconti dei lettori, incontri, pensieri. Ma tutti insieme questi ci arrivano al cuore e ci sanno spiegare quell’insieme di sensazioni che è l’inizio della vita adulta, del disorientamento, del tentativo di darsi un ordine e di fare la cosa giusta e di molto altro ancora.
Fino poi ad arrivare alle pagine finali, dove ancora una volta la realtà si mischia con il racconto. Vedere che si è sviluppata una rete, che poi ha scritto alcune delle pagine più importanti del fumetto italiano. Incroci che si sviluppano e si parlano anche a distanza di anni (e che anzi proprio il tempo ha reso più significativi) fino ad arrivare a questo ritorno con la chiusura del cerchio.
Una storia a Fumetti di Alessandro Baronciani, di nuovo in libreria
Questo volume è davvero una perla imperdibile per gli amanti della nona arte del nostro Paese. Un’opera che racconta un mondo che non c’è più, che abbiamo vissuto, che non abbiamo vissuto, che abbiamo sfiorato. La storia di un progetto incredibile e del suo autore, di come abbia guardato più in là dell’orizzonte e aperto una strada. Da leggere e rileggere, trovando sempre qualcosa di nuovo.
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