Netflix prende, di nuovo, qualcosa a cui siamo molto affezionati e lo trasforma completamente. Questa volta è il turno dell'attesissimo Una serie di sfortunati eventi (A Series of Unfortunate Events). In tanti, da piccini o da più cresciuti, abbiamo vissuto le avventure degli orfani Baudelaire, raccontate nella serie di romanzi scritti da Lemony Snicket (pseudonimo dell'autore americano Daniel Handler), appunto "Una serie di sfortunati eventi". La prima stagione, composta da otto episodi ci ha incuriosito molto e da subito anche per via del suo cast. Innanzitutto Neil Patrick Harris (How I Met Your Mother) interpreterà il villain principale, Olaf, il malvagio conte a cui vengono affidati i tre orfani Baudelaire, ai quali vuole rubare la cospicua eredità. I due ragazzi più grandi, che dovranno sfuggire ai malefici piani del conte, ma anche scoprire la verità sulla misteriosa morte dei genitori, saranno interpretati da Malina Weissman (Violet Baudelaire), Louis Hynes (Klaus Baudelaire). Infine Patrick Warburton vestirà i panni dell'autore, Lemony Snicket. Tra le Guest Star anche K. Todd Freeman (Mr. Arthur Poe), Aasif Mandvi (Zio Monty) e Justice Strauss, interpretata da Joan Cusack.
Gli otto episodi della prima stagione sono incentrati sui primi quattro libri della serie, adattati in due episodi ciascuno. Una Serie di Sfortunati Eventi conta in totale ben tredici romanzi, più altri sette libri collegati alla trama principale (inediti in Italia). Fra l'altro il 13 è un numero molto ricorrente nella serie. I libri sono 13, il numero dei capitoli di ogni libro sempre 13, il libro The end è stato pubblicato il 13 ottobre 2006. E la serie è andata online su Netflix indovinate quando: il 13 gennaio.
I capitoli della saga hanno venduto in totale 55 milioni di copie nel mondo, e dai primi tre libri è stato tratto, nel 2004, il film Lemony Snicket – Una serie di sfortunati eventi, con Jim Carrey nei panni del Conte Olaf, Emily Browning interprete di Violet Baudelaire, Jude Law nei panni di Lemony Snicket, e Meryl Streep in quelli di Josephine.
E non vi nascondiamo, quindi, che l'aspettativa era alta ed è molto difficile non fare paragoni durante la visione della serie con la pellicola del 2004 che, inspiegabilmente, non ha avuto seguito nonostante un'ottima confezione.
Neil Patrick Harrys è un ottimo conte Olaf, la mimica e la recitazione si adeguano perfettamente al personaggio che, tuttavia, viene continuamente umiliato da una regia che lo mette poco in risalto. In particolare durante la sua entrata in scena.
Regia che trova la sua maggior esposizione durante i siparietti dedicati al narratore Snicket (Patrick Warburton) che supera il conte Olaf come presenza scenica e alle volte non abbiamo potuto fare a meno di pensare: "Quando tornerà? Vogliamo rivederlo."
Gli Orfani Baudelaire evitano il proiettile dell'antipatia che di solito colpisce gli attori di giovane età alle loro prime esperienze riuscendo anche a creare un'alchimia fra loro e lo spettatore e forse questa è la cosa che più ci ha tranquilizzato .
La tematica "decadentista" dark della scenografia imperversa e la fa da padrone, alcuni personaggi (Come Zio Monty) sarebbero vuoti e non all'altezza della serie senza il costante supporto della scena.
Nonostante, sigla a parte, la serie non vanti di una colonna sonora memorabile risulta un'opera molto attenta ai dettagli, dal sapore molto televisivo e che non si vergogna (e perchè dovrebbe?) di scaturire da dei libri, mantenendo il suo registro espositivo molto simile a quello di una lettura lenta e pragmatica.
Gli spettatori più voraci, quelli che la guarderanno tutta in un colpo, sentiranno tutto il peso della macchinazione necessaria "convinci il signor Poe" e potranno uscirne frustrati, vi abbiamo avvisato.
Una Serie di Sfortunati Eventi, in conclusione, è un'opera dolce e amorevole che vi intratterà senza voler scardinare il mondo di Netflix. Una serie che vi consigliamo accompagnata da una buona tazza di tisana.
Testi di Lorenzo Ciotti, Giada Rossi e Daniele Daccò