Cinismo o idealismo?
Mi chiedo spesso se entrambi non siano erronei modi di vedere la vita e che forse la via giusta possa essere quella di mezzo. Allora comincio a pensare se le vie di mezzo non siano solo un modo per scendere a compromessi e il modo più sicuro per non prendere una posizione ben definita, e così vado avanti fino a che comincia a farmi male la testa.
Mi chiedo spesso se entrambi non siano erronei modi di vedere la vita e che forse la via giusta possa essere quella di mezzo. Allora comincio a pensare se le vie di mezzo non siano solo un modo per scendere a compromessi e il modo più sicuro per non prendere una posizione ben definita, e così vado avanti fino a che comincia a farmi male la testa.
Prendiamo per esempio la notizia che sta circolando riguardo la nipote primogenita dell'imperatore giapponese, figlia del principe Akishino.
眞子内親王, conosciuta ormai solo come la principessa Mako, ha 25 anni e ha fatto perdere un battito di cuore a tutto il mondo annunciando che avrebbe rinunciato al suo status per sposare un vecchio compagno di scuola.
È cominciato tutto cinque anni fa.
Mako viene invitata da un amico ad una serata e lì incontra per la prima volta Kei.
Lei lo trova assai intelligente e lo cerca tra la folla per tutto il tempo, lui è affascinato da questa giovane donna dall'aria dolce e acuta. Tornando a casa non farà altro che pensare a lei.
Sono molte le occasioni in cui le loro strade si incrociano nuovamente, nel corso degli anni, e sebbene Kei sia “soltanto” un comune assistente legale e Mako invece abbia sangue reale, oltre ad occuparsi di Beni Culturali, ci sono sentimenti che proprio non si possono far tacere.
(Avvertenze! Mi son lasciata prendere la mano e ho romanzato un po' la situazione. Resta il fatto che si sono effettivamente conosciuti cinque anni fa ad un party della International Christian University di Tōkyō).
Ma questa non è solo la storia del rapporto tra due persone, è anche stata l'occasione, secondo diverse testate, per tirare nuovamente in ballo la questione della successione femminile al trono.
A tal proposito, sapevate che Amaterasu Okami 天照大御神, la divinità principale del pantheon shintoista, è rappresentata con fattezze femminili e che proprio da lei si diceva discendesse il sangue dei regnanti?
E che in passato ci sono state diverse imperatrici donne?
Nel 749, per esempio, divenne quarantaseiesimo sovrano (preceduta in questa carica da altre sei donne) Kōken. Dopo di lei ve ne furono altre due, ma piano piano il potere e i diritti di cui godevano andarono scemando a causa, forse anche, dell'introduzione del Buddhismo che le considerava di una categoria inferiore a quella dell'uomo.
Secondo questa dottrina la massima ricompensa che una fanciulla poteva ottenere da un'esistenza vissuta in maniera esemplare era quella di potersi re-incarnare in un uomo di umili origini – e qui permettetemi di ribaltare qualche tavolo-
Poi, durante la fantomatica Restaurazione Meiji del 1868 è stato importato, tra le altre cose, il modello prussiano di successione, che escludeva senza possibilità di appello le figlie femmine, consentendo solamente alla prole di sesso maschile l'occasione di diventare il nuovo imperatore del Giappone.
Tuttavia le polemiche sono sempre state molte, sebbene fino ad ora non siano servite comunque a far cambiare la situazione.
Mi auguro che le notizie del matrimonio della principessa Mako e quella della volontà di abdicare dell'imperatore, scuotano maggiormente le regolamentazioni su cui si basa la successione.
Sebbene la monarchia, alla fin fine, sia semplicemente una vestigia culturale affascinante di un passato mai troppo lontano.
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See you space cowboy!