Feltrinelli decide di inaugurare la sua nuova collana Feltrinelli Comics, presentata durante lo scorso Lucca Comics and Games 2017, con Un Amore Esemplare, un graphic novel dal sapore semplice e curato nato dalla collaborazione di due straordinari artisti francesi.
Lui, Daniel Pennac, è noto per essere il padre del ciclo di romanzi su Benjamin Malaussène e di tantissimi capolavori della letteratura contemporanea.
Lei, Florence Cestac, co-fondatrice della casa editrice Futuropolis e vincitrice del Grand Prix di Angouleme, da sempre trasmette con il suo stile caratterizzato da nasoni la sua visione molto ironica e pragmatica della vita.
No, la storia d’amore non è ovviamente autobiografica, sebbene di biografia si parli: lo scrittore ci narra infatti la vicenda di una non giovanissima coppia che ha influenzato la vita del Daniel bambino, conquistato dal loro modo di vivere e dal loro amore.
Lo scrittore rende partecipe Florence dalle prime vignette, in cui la convince ad ascoltarlo (e insieme a lei, anche tutto il ristorante nel quale si trovano a discutere della questione) e a rappresentare le avventure di Jean e Germain: i personaggi gli sono così cari, che chiederà alla fumettista di contravvenire a parte del suo stile, regalando un nasone ancora più peculiare a Jean. Così la disegnatrice si trova a raccontare insieme a lui, una storia d’amore esemplare, ma non “una palla micidiale”, come potrebbe sembrare a prima vista, anzi, una meravigliosa e a tratti non molto delicata avventura lunga una vita.
Non si tratta di una favola: Jean e Germaine si amano, ma non sono particolarmente amati da chi li circonda.
Sono strani, giudicati male dalla borghesia della Costa Azzurra degli anni ’60; la coppia non ha figli, non partecipa alla vita sociale, cosa faranno mai tutto il giorno?
Si dice che Jean sia perfino un marchese caduto in disgrazia e che bari quando gioca a carte!
Queste dicerie attirano il piccolo Daniel, che con scuse sempre più improbabili prende parte ai loro improduttivi pomeriggi e viene così a conoscenza di tutte le loro peripezie.
Le parole trasudano affetto e ammirazione, le immagini completano con ironia le situazioni di buffa quotidianità: scopriamo però anche che le loro vite non sono state semplici come il loro amore pare essere.
Jean era davvero un ricco marchese di famiglia nobile, mentre Germaine faceva parte della servitù: come nella più classica storia d’amore, lui non ha accettato un matrimonio di convenienza, ma neppure la famiglia ha preso bene la sua scelta di trascorrere la vita con una serva.
Ripudiato, l'unica eredità concessagli è un’infinità di libri, in costosissime edizioni originali, che gli hanno permesso quantomeno di costruire il suo futuro con la moglie.
Ecco così che si delinea la polemica anti borghese, ma non c’è solo quella: Germaine, la cui famiglia è poco acculturata e se vogliamo anche un poco losca, completa il quadro dall’altro lato. Anche lei infatti viene cacciata dalla propria famiglia perché la sola immane quantità di libri non serve a molto.
Così costruiscono la loro nuova vita, in un'ode alla semplicità e all'arte dell'arrangiarsi, il tutto unito dal filo rosso della lettura: i tempi, nel fumetto e nelle loro esistenze, sono scanditi da citazioni ed estratti da libri di vario genere. Si citano Proust, Cervantes, Montaigne… Ma in tutte queste righe, tra le dita di questo amore intenso e di altri tempi, attraverso tante belle parole, non si perde l'aspetto più materiale: i pomeriggi improduttivi sono fatti anche di passione ed erotismo, aspetto che viene accennato e mai volgarizzato, ma che sicuramente rientra tra le caratteristiche dell'amore esemplare, fino alla fine.
Le immagini e le emozioni sono così vive che l’opera si è prestata anche per una rappresentazione a teatro: una fortunata collaborazione tra gli autori e la regista italo-argentina Clara Bauer ha portato alla prima presso il teatro Bellini di Napoli.
La trasposizione teatrale è raccontata anche al termine del volume stesso, con un contributo illustrato e fotografico atto a rendere più vivido l'effetto sul palcoscenico, attraverso le parole della regista stessa.
Dal 25 gennaio lo trovate in libreria, fateci sapere cosa ne pensate!
Serebbe un “piccolo passo per l’ uomo, ma un grande passo per l’umanità” (beh sappiamo tutti chi l’ha detta)