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Twitter ha iniziato a rimuovere le spunte blu a chi non paga

La decisione di Elon Musk è stata molto criticata

Twitter ha avviato un processo su larga scala per rimuovere le spunte blu dai titolari di account verificati, un’ampia fetta degli utenti di più alto profilo della piattaforma tra cui giornalisti, celebrità e persino Papa Francesco.

Elon Musk, che ha acquisito Twitter lo scorso autunno per 44 miliardi di dollari, aveva indicato che il 20 aprile sarebbe stata la data in cui avrebbe avuto effetto il rinnovamento a lungo pianificato del sistema di controllo delle spunte blu. Elon Musk ha introdotto gradualmente una tariffa mensile di $ 8 per i segni di spunta blu, che veniva assegnata gratuitamente ai titolari di account che venivano verificati attraverso un processo interno.

I critici della scelta hanno notato che potrebbe rendere la rappresentazione e la frode ancora più fattibili. Come ha notato il comico e documentarista W. Kamau Bell, il cambiamento altera certamente la dinamica sulla piattaforma. “È incredibile come in pochi mesi Elon Musk abbia trasformato il segno di spunta blu da ‘status symbol’ a ‘QUESTO MF’ER HA PAGATO PER TWITTER’“, ha twittato. “È diventato un oggetto di assoluta derisione. Un risultato piuttosto notevole, davvero”.

Elon Musk ha regalato il piano ad alcune celebrità

Elon Musk ha restituito un bollino ad alcuni vip e personaggi pubblici. Tra i primi beneficiari del regalo di Musk ci sarebbero LeBron James e Stephen King, due delle decine di personalità che si erano dette contrarie alla nuova politica dell’imprenditore, annunciando che non avrebbero mai pagato per la spunta.

Altre opzioni con codice colore per coloro che cercano di indicare la legittimità su Twitter includono un badge dorato per gli account aziendali (che costa ben $ 1.000 al mese) e uno grigio per le entità governative. Mentre alcuni importanti inserzionisti hanno smesso di spendere soldi su Twitter data la recente volatilità della piattaforma, Disney, Apple, Coca-Cola, McDonald’s e molti altri marchi hanno optato per il piano oro. Anche alcune organizzazioni dei media, tra cui The Wall Street Journal, Reuters e CNN, hanno pagato per il piano oro.

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Fonti
deadline

Anna Montesano

Scrittrice da quando ne ho memoria, dai diari al web. Viaggiatrice incallita e malata di serie tv, appassionata di tv e cinema. Nella vita un solo motto: "Perché rimandare a domani quando puoi vederlo oggi?"

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