Iniziamo con questo speciale una serie di articoli sulle protagoniste del famoso manga e anime K-on! Lo “slice of life” dedicato alla musica che ha spopolato in Giappone. Tramite le protagoniste dell’Houkago Tea Time (il nome del loro gruppo) vogliamo anche approfondire la conoscenza della musica giapponese nei suoi generi più famosi. Quindi ecco salire sul palco la protagonista di questo primo speciale: alla tastiera ecco Tsumugi Kotobuki!
Infatti Mugi è la figlia di una famiglia ricchissima che possiede maid cafè (da cui arrivano i dolci avanzati), negozi di strumenti musicali e molto altro. Cresciuta in un ambiente ovattato e protetto da influenze esterne, spesso mostra una grande ingenuità nel fare le cose più semplici, come andare con le amiche al fast food, o fare la fila per mangiare della yakisoba, cosa che, di rimando, stupisce molto le sue amiche abituate a vederla sempre pacata e matura in tutte le situazioni. Mugi è un genio del pianoforte, infatti lo suona sin dall’età di quattro anni e ha vinto anche diversi concorsi. Nel gruppo la vediamo usare una tastiera elettrica, ma contribuisce anche scrivendo alcuni testi delle canzoni e facendo da seconda voce in alcuni brani.
Mugi rappresenta l’aspetto più tradizionale e classico della musica giapponese. Alcuni tipi di musica sono arrivati fino ad oggi dopo molti secoli. Per esempio il Gagaku, una musica spesso accompagnata da una danza, eseguita principalmente alla corte imperiale o nei più importanti templi buddhisti o santuari shintoisti. Nel passato la musica giapponese era principalmente legata al teatro, si concentrava molto più sui canti e sui testi delle canzoni che sulla musica in sé. Gli strumenti classici più famosi sono: il Koto, strumento musicale a corda appartenente alla famiglia della cetra, in genere con 13 corde, usato all’inizio solo nella corte imperiale si diffuse poi fra il popolo; lo Shamisen, uno strumento a tre corde molto simile al liuto, utilizzato come accompagnamento nelle rappresentazioni del teatro Kabuki e nelle ballate popolari; il Taiko è il nome utilizzato per i tamburi, si dice che esistano addirittura dal VI secolo d.C. Usati all’inizio per inviare segnali e intimidire i nemici in guerra, grazie ai suoi potenti suoni giunse fino alla musica religiosa buddhista e shintoista. Negli ultimi anni il Taiko ha subito un rilancio di popolarità grazie alla formazione di gruppi che reinterpretano le canzoni popolari tramite il suono di questi potenti tamburi, riuscendo ad ottenere un ampio successo in patria.
Tornando ai giorni nostri di sicuro la musica tradizionale più famosa è l’Enka, dallo stile molto melodrammatico, era nata per esprimere dissenso politico, ma presto quest’aspetto fu abbandonato per concentrarsi su altri temi come l’amore, la perdita (sempre dell’amore), le difficoltà della vita e la morte. L’Enka rappresenta un'idealizzazione dei temi tradizionali della cultura giapponese, quasi un'esaltazione, e infatti le cantanti giapponesi (che sono la maggior parte) si esibiscono in kimono classici, mentre i cantanti utilizzano vestiti formali o a volte anche abiti tradizionali. Le melodie dell’Enka prendono molto dalle melodie occidentali con l’utilizzo di strumenti elettrici come sintetizzatori e chitarre elettriche, ma spesso a questi si uniscono strumenti tradizionali giapponesi come lo Shamisen.
Tutto chiaro? Tenete le vostre fette di limone bene alzate, presto arriveranno i prossimi speciali e molte alte sorprese, intanto cliccate qui e fateci sapere se siete veri fan di K-On!