{Posizione 6 – Edward Norton (2008)} Questo Hulk non ci è proprio andato giù. Per quanto il nuovo approccio registico e di sceneggiatura alla pellicola sia notevole, la performance di Norton e la realizzazione del Golia verde non erano all'altezza delle aspettative. Soprattutto non erano assolutamente in grado di stare in piedi di fianco al Tony Stark di Downey Jr., ormai diventato estremo di paragone di film Marvel di successo. Questo Hulk è troppo secco, palestrato, grosso perché muscoloso non perché gigante e massiccio. Dava l'idea che ce ne fossero altri di Hulk e lui fosse solo uno dei tanti che ha voluto uccidersi di flessioni e anabolizzanti per non essere da meno. Da manuale la scena del temporale.
{Posizione 4 - Zach Braff (2001)} Pochi ricordano questa versione televisiva di Hulk apparso nella prima serie di Scrubs. Il nostro medico "in prova" John Dorian perde la pazienza e si ritrova trasformato nel Golia Verde proprio nello stesso modo del mostro sacro Lou Ferrigno. Siamo nella prima serie, nella puntata "Il Mio Studente" ed ecco che entra in scena un culturista dipinto di verde a sostituire il protagonista per qualche istante. Camice stracciato e stetoscopio al collo. Questa versione del classico Hulk, per simpatia e rispetto alla serie televisiva classica, supera di gran lunga le interpretazioni di Bana e Norton. Perché Hulk è questo: improvviso, inaspettato e troppo "semplice" per costruirci sopra un film. Almeno per ora.
{Posizione 3 – Lou Ferrigno (1977)} Rimarrà per sempre il vero e unico Hulk, il semplice fatto che sia stato coinvolto in ogni versione cinematografica del Golia Verde è un segno di rispetto che apprezziamo molto. Con Bana interpreta una guardia di sicurezza, con Norton il custode di un Laboratorio e con Ruffalo doppia i versi del gigante. Lou Ferrigno è Hulk e Bill Bibxy rimarrà per sempre Banner. Indimenticabile l'addio di Banner, cinematografico e non, nella pellicola per la televisione degli anni ottanta.
{Posizione 2 - Mark Ruffalo (2012)} Non solo questo Hulk è perfetto, ma anche l'interpretazione di Banner risulta soddisfacente. Prima di tutto non siamo di fronte ad un Hulk secco, un fascio di muscoli, ci troviamo in presenza di un mostro enorme, grosso e forte perché è nella sua natura e non perché si è "allenato". Le sue mosse sono ignoranti, dettate dalla furia, placcaggi, schiaffi e percosse senza grazia. Il suo obiettivo è fare il maggior danno nella maniera più diretta possibile (chiedetelo a Loki). L'Hulk di Ruffalo è una macchina di distruzione, pesante e ingombrante quanto basta, perfettamente inserita nella squadra di Whedon. Questo Hulk è bestiale almeno quanto Banner è diffidente e forse un po' "piazzato" ma ci possiamo passare sopra quando il risultato del suo alter ego è tanto perfetto e opulento. Si merita la seconda posizione.
{Posizione 1 – John Belushi (1979)} Se parliamo di "poca grazia" Belushi ne è il simbolo, le sue interpretazioni sono la chiave di questa nomea, Bluto Blutarsky in prima posizione. Pochi sanno però che poco prima dell'ottanta anche questo comico ha vestito gli stracciati panni di Hulk. Siamo nell'epoca d'oro del Saturday Night Live, i Ghostbusters non esistono ancora e nemmeno i Blues Brothers hanno ancora calcato i palchi, Superman con Christopher Reeves ha appena visto la luce e Margot Kidder (Lois Lane) è una star di primo pelo. Ecco quindi che ci troviamo catapultati nello sketch introvabile in Italia "Super-hero Party", con Bill Murray nel ruolo di Superman, Dan Aykroyd in quello di Flash e Belushi come Hulk. Imperdibile e raro, la migliore versione di Hulk mai vista.
{Posizione +1 – Questo Tizio (2011)} Questo tizio si chiama Enrique dos Santos, un 35enne brasiliano che lavora in una piscina di Vila Cruizero come Disc-Jockey e non è molto sveglio a quanto pare. Enrique si è dipinto di verde per partecipare ad una festa in costume come Hulk, peccato che il colore utilizzato fosse una vernice balistica speciale per sottomarini nucleari e testate esplosive, un bel verde indelebile insomma. Per evitare un avvelenamento da piombo Enrique ha chiamato parenti e amici per strofinarlo con forza, dopo giorni e tanta pelle buttata è riuscito a tornare normale. Almeno è diventato l'eroe dei bambini del suo quartiere.