Ragazzi, congratulazioni a tutti! Con questa classifica di warlock siamo arrivati alla fine della nostra lunga serie di articoli dedicati a D&D! Facciamo un riassunto, per l’ultima volta (ma speriamo che abbiate compreso il giochino, ormai!): abbiamo preso ognuna delle classi del personaggio del Manuale del Giocatore di Dungeons & Dragons (Quinta Edizione), in rigoroso ordine alfabetico, e abbiamo provato a domandarci quali personaggi provenienti dalle nostre opere di intrattenimento preferite potessero farne parte. Naturalmente abbiamo subito escluso le ambientazioni fantasy classiche, di epoca medievale: nessuno si sarebbe stupito di trovare Aragorn come ranger, mentre Ash Ketchum…
E insomma: siamo partiti dal barbaro, abbiamo affrontato tutte le classi, fino ad arrivare all’ultima, quella di cui ci occupiamo oggi, ovvero…
Il Warlock
Ah, il warlock! Probabilmente una delle classi meno comprese, e al contempo più affascinanti di D&D. In molti, nell’immaginarsi un warlock, si figurano un incantatore malvagio, intento a sacrifici, maledizioni e altre pratiche turpi. Niente di più lontano dal vero, o meglio: esistono warlock con queste caratteristiche, ma non sono in numero maggiore rispetto ai maghi, o agli stregoni. Insomma, non c’è niente di intrinsecamente malvagio o sacrilego nella “carriera” del warlock. Al contrario: il termine si riferisce esclusivamente alla fonte del potere dell’incantatore. Laddove un mago impara a lanciare i suoi incantesimi studiando, e uno stregone invece manifesta i suoi poteri innati con facilità, il warlock ottiene le sue capacità “in prestito” da parte di qualche entità intelligente esterna a lui. I warlock stringono dei patti con potenti creature che ne diventano i patroni, oppure vengono scelti, senza aver voce in capitolo, come veicoli per il potere di queste creature. Sono in questo molto simili ai chierici, che pure ottengono le loro capacità dalle divinità che adorano. Ma se nel caso dei chierici si tratta di un’opera di devozione, per i warlock è in genere una condizione contrattuale, un accordo, appunto un patto.
Light Yagami – Death Note
Light Yagami, il protagonista di Death Note, è forse uno degli esempi più famosi di “patto basato su contratti con entità” degli ultimi anni. Non c’è dubbio che i suoi poteri derivino da un patrono, Ryuk, che li conferisce più per caso che per qualche fine specifico…tuttavia, i canoni della classe ci sono tutti. Nella Quinta Edizione ci sono varie tipologie di warlock, a seconda del tipo di dono che il proprio patrono concede loro, e una di queste è il warlock del tomo. Possiamo facilmente trasformare la dicitura in warlock del quaderno, e possiamo dire di aver reso l’idea!
Un’altra riflessione interessante è che tecnicamente, Ryuk è un dio. Però in modo assoluto Light non è affatto un chierico: non si sognerebbe mai di pregare Ryuk per i suoi poteri, e anzi, durante l’intera serie il nostro diventa sempre più acutamente consapevole delle “clausole scritte in piccolo” del contratto che virtualmente ha siglato quando ha iniziato ad usare il Death Note.
Quistis – Final Fantasy VIII
Quistis Trepe è una ragazza di 18 anni all’inizio di Final Fantasy 8, e quindi, visto che siamo all’interno di un prodotto giapponese, è naturalmente un genio e lavora come professoressa di invocazioni e tattica nel Garden di Balamb, una importante accademia militare. Magie del cursus honorum nipponico a parte, perchè parliamo proprio di lei? Effettivamente, avremmo potuto scegliere uno qualsiasi dei protagonisti del gioco: sono tutti warlock. Pensateci: le Guardian Force, creature potenti fatte di pura energia, che si legano ai personaggi e garantiscono loro delle stille del proprio potere, altro non sono che dei patroni, con cui i nostri eroi stringono dei patti. Certo, si tratta di patti temporanei, è possibile passare da un GF all’altro liberamente e con facilità. Ma a parte questo aspetto, il rapporto warlock-patrono è molto preciso: i personaggi dotati di Guardian Force diventano più potenti, e più il rapporto è intimo, più potere viene concesso.
Ok, e quindi perchè proprio Quistis? Perchè all’inizio del gioco è lei che illustra ai protagonisti (e al giocatore) le caratteristiche dei Guardian Force. E’ sicuramente l’invocatrice più esperta del cast, e quindi, simbolicamente, l’onore va a lei!
Il Mulo – Trilogia della Fondazione
Isaac Asimov è uno dei nostri autori feticcio. Oltre ad essere il più prolifico e probabilmente più influente autore fantascientifico di tutti i tempi, ha avuto un carisma e una personalità impossibili da ignorare. Ora, il carisma è la caratteristica chiave del warlock, e non volevamo che questa gustosa coincidenza andasse perduta. Fortunatamente un personaggio di una delle sue opere maggiori, la Trilogia della Fondazione, rientra precisamente nella classe del warlock. Occhio, perchè stiamo per svelare uno spoilerone di un romanzo uscito nel ’45! Il personaggio è il Mulo, ovvero un guerriero deforme, dotato di poderosi poteri telepatici, con i quali riesce a conquistare praticamente l’intera galassia fino alla sua morte precoce. Il Mulo è un warlock, e non uno stregone, perchè, come si scopre al termine del romanzo, i suoi poteri non sono innati, ma derivano dal suo pianeta, Gaia. Gaia è un’entità composta da tutti gli elementi che abitano il pianeta, dai più complessi esseri umani alle più semplici rocce. Tutto su Gaia è costantemente interconnesso telepaticamente, e l’intero pianeta è dotato di una tremenda forza psichica. Il Mulo è un individuo che è parte di questo collettivo, ma che riesce a lasciare il pianeta, pur mantenendo l’accesso alla rete psichica di Gaia, che è quindi la fonte del suo potere. Non stiamo parlando di un “patto” nel senso più convenzionale del termine, ma abbiamo un’entità superiore che concede capacità fenomenali ad un suo protetto: un patrono e il suo warlock!
Rose – Street Fighter Alpha
Preparatevi, perchè stiamo per entrare nei profondi anfratti del lore di una delle serie di videogiochi che (apparentemente!) più si discostano dai concetti di “trama” e di “sviluppo dei personaggi”: Street Fighter, nello specifico la serie di spin-off Alpha. Street Fighter Alpha è stato un azzardo della Capcom: una serie alternativa a quella principale, dove sperimentare dal punto di vista delle meccaniche e offrire qualcosa in più dal punto di vista dell’universo della serie. Nel primo capitolo, datato 1995, e nei suoi due sequel, si esplora il passato dei protagonisti e vengono introdotti numerosi personaggi atti a rimpolpare lo scarno background di Ryu e compagni.
Rose è uno di questi personaggi. Si tratta di una chiromante di famiglia rom, che vive e pratica in Italia. Perchè mai dovrebbe essere una warlock? La risposta è nel rapporto che la lega a Bison, il cattivo principale della serie. Bison, nel suo intento di potenziare al massimo il suo potere, lo Psycho Power, riesce a espellere da sé tutta la sua bontà e la sua purezza d’animo. Queste qualità danno forma a Rose, che condivide quindi un’anima e parte del potere con Bison stesso. Nello specifico, Rose fa uso di una forma particolare dello Psycho Power di Bison, senza il quale lei non avrebbe alcun potere (nè, probabilmente, potrebbe continuare a vivere). Un rapporto molto bizzarro, e un caso da manuale di warlock che non vuole avere niente a che fare con il suo patrono, ma vi è comunque costretto a conviverci.
Gastone Paperone – Disney
Come Rose, anche il cugino di Paperino, Gastone Paperone, è un warlock che non ha in effetti mai dovuto stringere esplicitamente patti con il proprio patrono. A differenza di Rose, però, il patrono di Gastone, ovvero la Fortuna, ha con il suo protetto un rapporto idilliaco. Sono diverse le storie in cui si suggerisce che la dea bendata sia a tutti gli effetti invaghita di Gastone. Quel che è certo è che il papero riccioluto è il suo preferito, e che lei gli concede l’accesso ai suoi poteri gratuitamente, senza chiedergli in cambio alcunché. Abbiamo considerato Gastone per una posizione nella classifica dei chierici, visto che stiamo parlando di una dea, e che talvolta il nostro è stato visto rivolgersi a lei con delle preghiere. Ma a nostro parere si è sempre trattato di richieste ed invocazioni rivolte a un fido alleato, che viene esortato a fare la sua parte, piuttosto che esempi di quella devozione propria dei chierici. Gastone non si impegna mai: tutto cade letteralmente nelle sue mani perchè lassù qualcuno lo protegge!