Joaquin Phoenix, settimana scorsa, ha abbandonato un’intervista dopo una domanda sull’influenza che potrebbe avere Joker su individui disturbati che potrebbero attuare atti di violenza nel mondo reale. IGN ha riportato l’argomento alla ribalta con il regista Todd Philipps e l’attore che questa volta non si sono tirati indietro. Questo il pensiero del regista. “Penso che siano stati scritti un sacco di pezzi da persone che affermano, con orgoglio, di non aver visto il film e che non intendono vederlo”. L’invito è quello di guardare e poi giudicare. “Dico solo che se volete, potete guardare il film con una mente aperta”. Il messaggio è infatti molto chiaro. “Il film è una dichiarazione alla mancanza d’amore, a un trauma infantile, a un’assenza di compassione nel mondo. Penso che le persone riescano a gestire questo messaggio“.
Le parole di Phillips e Phoenix su Joker
Ai chiarimenti di Todd Philips si è aggiunto anche il pensiero del grande protagonista, Phoenix. “Beh, penso che, la maggior parte di noi, riesca a capire la differenza tra ciò che è giusto e sbagliato. Le persone a volte fraintendono i testi della canzoni, i passi dei libri”, ha ammesso l’attore. La moralità deve essere un qualcosa già presente. “Quindi non penso che sia responsabilità di un regista insegnare al pubblico la moralità o la differenza tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Voglio dire, personalmente, penso che sia ovvio”.
L’attore, infine, ritorna sulla domanda principale della scorsa intervista. “Penso che se qualcuno soffre di quel disturbo emotivo, allora può trovare la causa scatenante in ogni cosa”. Una persona instabile è imprevedibile. “In realtà non penso che una persona possa funzionare in quel modo. La verità è che non sai quale potrebbe essere la causa scatenante di una determinata reazione per una persona instabile”.