The World God Only Knows è un manga che in Giappone ha già ottenuto una buona fama. Infatti nella sua patria di origine ha già 15 volumi in prosecuzione all’attivo e ben due serie animate realizzate. Per chi non fosse molto pratico di videogiochi premettiamo che il nostro protagonista è un otaku di quelli più incalliti che gioca quasi sempre a un genere chiamato: simulatori di appuntamento. In Occidente non è un genere molto diffuso. In pratica si tratta di giochi che si basano principalmente più sul narrato, in cui tramite la scelta delle proprie risposte si arriva alla conquista della ragazza a cui siamo interessati e a diversi possibili finali con lei.
Veniamo ora alla storia: Katsuragi Keima è conosciuto come il dio della conquista, nessuna ragazza può sfuggirgli, ne ha conquistate addirittura diecimila! Peccato siano tutte personaggi di simulatori di appuntamenti. Infatti Keima vive in un mondo tutto suo, quello dei videogiochi, ignorando completamente tutto la realtà. E’ talmente alienato da riuscire a giocare in classe incurante persino della sua tremenda professoressa. Quindi il nostro protagonista si vede diviso fra la sua noiosa esistenza in 3D, e la sua vita nel 2D dove ormai è diventato una leggenda suprema fra tutti gli adoratori dei simulatori di appuntamento. Ma la sua vita cambia quando si ritrova una mail che all’apparenza sembra una sfida verso il suo orgoglio di videogiocatore. Purtroppo scoprirà ben presto di aver firmato un contratto col diavolo. Infatti Elsie De Lute, un demone mandato dagli inferi, dalle sembianze di una graziosa ragazza, arriva da lui per chiedergli di aiutarla a catturare i Kaketama, spiriti maligni fuggiti dalle loro prigioni. Questi spiriti si nascondono nei cuori delle ragazze nutrendosi dei loro sentimenti negativi. Il motivo per cui si nascondono solo nelle ragazze è per poi avere la possibilità di reincarnarsi nei loro figli. Quindi Keima, per poterle liberare, deve far innamorare tutte le fanciulle possedute. Sorge un problema però: come farà se non ha mai nemmeno parlato con una ragazza "normale"? Ormai il contratto è stipulato e la pena per non rispettarlo è la morte di entrambi i partner. Ce la farà Keima a conquistare le ragazze utilizzando le tattiche dei simulatori?
L’idea di base è molto divertente. Questo manga prende in giro tutti i cliché classici dei vari harem manga, quindi dalle ragazze tsundere al complesso della sorellina minore. Keima è un bel personaggio, contrariamente ai soliti protagonisti insipidi del genere harem lui ha un carattere. Nonostante le esperienze con le ragazze reali, Keima tenterà continuamente di ritornare alla sua vita di videogiocatore incallito giocando in ogni minimo momento possibile con la sua fida PFP. Esilarante l’ultimo capitolo di questo primo volume dove entrerà in modalità Dio per videogiocare al meglio delle sue capacità, assolutamente da vedere! Molti amanti dei videogiochi proveranno empatia in certe situazioni. Elsie è un ottima spalla, dal comportamento sempre gentile e pieno di ammirazione nei confronti di Dio, modo in cui lei chiama Keima. Rappresenta la classica ragazza che non fa altro che combinare guai, e si spaccerà come modello di sorella minore del protagonista. In un paio di uscite vi farà davvero ridere specialmente con la madre di Keima. A proposito della madre… è un personaggio che appare poco in questo numero ma già l’adoriamo. Anche le due ragazze possedute dai Kaketama nel primo volume sono ben caratterizzate e il fatto di basarsi su degli stereotipi in questo caso è più un punto di forza per fare delle gag che un fattore che sa di già visto.
Il disegno è molto semplicistico e con tratti rotondi e morbidi. Chi ha già visto l’anime noterà che la qualità dei disegni è un po’ inferiore rispetto alla controparte animata, ma confidiamo che sia solo una questione di evoluzione futura del tratto dell’autore.
In definitiva troviamo questo primo numero divertente e ben riuscito, sia dal punto di vista dei personaggi principali, sia delle gag. Se cercate un manga che vi faccia ridere e che mischi anche del romanticismo in modo non banale allora dovete provare a leggere The World God Only Knows.