Sembrerebbe legittimo chiedersi come mai Netflix, sito di streaming più noto al mondo, stia investendo 100 milioni di sterline in una serie TV originale sulla Regina Elisabetta II di Inghilterra.
Ok, su le mani chi non ha mai sentito parlare di Downtown Abbey. Quasi nessuno. Questo perchè il pubblico va matto per le serie in cui ci sono degli inglesi in costumi sontuosi immersi in politica, intrighi romantici, e drama storico. Ci viene quasi in mente anche Game of Thrones, ma forse il paragone è un po’ ardito.
Già che siamo in tema di produzioni di successo, forse avrete sentito parlare del pluripremiato “The Queen”, film del 2006 che vedeva la famiglia reale, e in particolare la Regina Elisabetta II, alle prese con l’annuncio della morte di Lady D. . Quel film era scritto da Peter Morgan, ora ingaggiato da Netflix come produttore esecutivo di The Crown.
Come stavamo anticipando questa produzione originale Netflix racconta la vita della Regina Elisabetta II, e di tutti coloro che le sono stati vicino, reali e non. Si è pianificato che la serie possa durare oltre 6 stagioni, ognuna composta da 10 episodi di un’ora. Una lunga serie per raccontare la lunga e piena storia del suo governo, dall’ascesa al trono ai giorni nostri.
La prima stagione, che ha appena debuttato su Netflix, si apre infatti con il matrimonio di Elisabeth ( interpretata da Clare Foy) con il principe Philip (l’undicesimo Dottore, Matt Smith), avvenuto nel 1947. Philip è confuso e frustrato dall’idea che la sua neo-mogliettina stia per diventare una delle persone più importanti del pianeta, ma allo stesso tempo la ama ed è sincero e spontaneo nella sua relazione con lei. Un principe Philip molto diverso dal signore imbalsamato che siamo abituati a vedere oggi al fianco di Sua Maestà.
Dal canto suo Elisabeth è appena una ragazza di vent’anni, suo padre Giorgio VI (Jared Harris) è molto malato e di lì a poco morirà, lasciandole la guida dell’Inghilterra. È spaventata da questo nuovo importantissimo ruolo, dal peso del potere e dai cambiamenti che ciò comporterà nella sua vita privata, ma decisa ad assumersi questa responsabilità in modo maturo e diligente.
Naturalmente ci sono anche tutti coloro che hanno accompagnato Elisabetta nei primi anni del suo governo: il suo primo ministro; sua sorella la Principessa Margherita, alle prese con un amore proibito per un uomo divorziato; il precedente re, nonchè zio della Regina, Edoardo VIII, che ha abdicato per sposare una donna divorziata e naturalmente l’iconico primo ministro inglese Winston Churcill, interpretato incredibilmente da un attore americano, John Lithgow.
Ma qui non si parla di Game of Thrones, le persone coinvolte sono molto reali (in tutti i sensi…) e, in parte, ancora vive, la Regina in primis. Cosa ne pensa la famiglia reale inglese di questa serie? Secondo le dichiarazioni, di qualche mese fa, del produttore esecutivo Peter Morgan “Sono molto consapevoli della sua imminente uscita, credo siano molto emozionati e nervosi allo stesso tempo. Non credo gli piaccia non avere il controllo della situazione, ma allo stesso tempo una serie che parla di queste cose rispettosamente è una cosa rara”. E aggiunge, “queste sono persone non abituate ad essere prese sul serio”.
Sì, perchè l’idea imbalsamata e formalissima che noi esterni ci facciamo dei reali di Inghilterra è in realtà molto diversa dalla percezione che ne hanno gli inglesi stessi. Sono affezionatissimi alla loro monarchia, e devoti alla famiglia reale fino a diventare quasi inquietanti, ma vedono gli abitanti di Windsor Castle come i concorrenti di una specie di Grande Fratello, leggermente più formale, protagonisti indiscussi dei tabloid e paparazzati come nessun’altra celebrità.
Se avrà il successo che ci si aspetta potremmo continuare a guardare The Crown per i prossimi 10 anni, quindi è bene iniziare a prepararsi.
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