I cloni si preparano per la loro missione finale — e non hanno intenzione di perdere nemmeno un secondo. Abbiamo guardato i primi otto episodi della stagione 3 di Star Wars: The Bad Batch e, se non avete tempo o voglia di leggere tutta la recensione, ve lo diciamo subito: Omega, Hunter e gli altri cloni fanno sul serio. Ognuno degli episodi non solo ci ha regalato ottima azione animata e l’intensità cui la serie ci ha abituato, ma ha portato avanti la trama a ritmo sostenuto. Ci sono tutti gli ingredienti per un gran finale: in questo articolo proveremo a spiegarvi, senza spoiler, quali sono.
La nostra recensione della stagione 3 di Star Wars: The Bad Batch
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Il finale della seconda stagione di Star Wars: The Bad Batch aveva colpito duramente la “famiglia di cloni”. Per un motivo diverso dall’altro — e più tragico dell’altro — quello che era il gruppo formato dalla Clone Force 99 (tutti doppiati da Dee Bradley Baker in originale e da Alessandro Ballico in italiano) e dalla giovane Omega (Michelle Ang, in Italia Tiziana Martello) non era più insieme.
I primi otto episodi di questa stagione 3, che abbiamo visto prima di scrivere questa recensione, ci mostrano però che i cloni di The Bad Batch non sono tipi da piangersi addosso. Anzi, le avversità li rendono più forti. Qualcosa che possiamo osservare soprattutto nella risoluzione di Omega, che vediamo più risoluta che mai.
Non solo non si scoraggia, ma dopo le prime due stagioni sembra avere trovato la sua bussola morale e l’intelligenza per capire se e quali compromessi accettare. Un personaggio che sta diventando adulto velocemente, anche per via dei temi ingombranti che la serie continua a buttarle addosso: ma ora Omega sembra capace di affrontare tutto. Anche questa stagione finale che sembra correre con passo decisamente spedito.
La resa dei conti
Fin dalla prima puntata, vediamo che gli sceneggiatori della serie animata stanno rispettando la regola aurea dei buoni copioni: nessuna scena che non muove la trama. In questo modo, i turbamenti di Crosshair non si vedono con momenti introspettivi, ma durante l’azione — svelando il suo cambiamento con i laser di un blaster e non solo con le parole dei dialoghi. Allo stesso modo, i dilemmi morali di Hunter e Omega si sviluppano nel dipanarsi della trama, scoprendo a poco a poco i piani dell’Impero e quelli dei cloni per contrastarli.
Questa efficienza narrativa — che non sempre abbiamo visto nelle prime due stagioni — permette di accelerare la storia, dandoci la sensazione di correre verso un finale di grande impatto. Rispetto al passato, anche le missioni che sembrano secondarie hanno un peso nella trama. E persino la crescita dei personaggi (Crosshair e Omega in particolare) sembra avvenire a un ritmo più rapido.
Tuttavia, per ora ci sembra che la corsa dei cloni verso il finale non sia dettata da esigenze di tempo: gli sceneggiatori non hanno tagliato per arrivare prima alla fine. Piuttosto, ci sembra che tutte le sottotrame e i percorsi personali stiano convergendo in un finale coeso. Nei prossimi sette episodi, The Bad Batch potrebbe anche deluderci — ma sembra che la direzione presa sia quella giusta.
La grande azione animata targata Star Wars
Da persone che hanno apprezzato le prime due stagioni, questo nuovo e più attento focus ci gratifica. Soprattutto nella seconda stagione, ci è sembrato che qualche volta la serie perdesse il suo ritmo. Ma il grande finale della seconda stagione e questo inizio di terza ci fanno apprezzare di più il “tempo investito” in questa serie.
Tuttavia, dobbiamo ammettere che seguirla non è stato difficile. Perché, erede delle storie di Clone Wars (e della grafica spettacolare vista nelle ultime stagioni), questa serie non ha mai deluso quando si parla di azione animata. La terza stagione lo conferma. Che si tratti di mostri di pianeti lontani o guardie imperiali, quando la Clone Force 99 combatte non riusciamo a togliere lo sguardo dallo schermo.
Non solo le sequenze sono ben pensate, giocando sui limiti e sulle capacità straordinarie dei cloni e sulle tante possibilità della galassia di Star Wars. Anche dal punto di vista tecnico, ci sembra che la serie faccia sempre meglio. Se a questo aggiungete un’ottima recitazione dei doppiatori e l’attenzione ai dettagli nelle espressioni (anche delle razze aliene), immergervi nel mondo di The Bad Batch diventa più facile che mai.
Questo inizio della terza stagione di The Bad Batch conferma che Star Wars prende l’animazione sul serio: ci sono tutte le premesse per un finale con il botto. Il 21 febbraio troverete i primi tre episodi, dopodiché ci sarà un’uscita ogni settimana. Noi, con ogni probabilità, ce li riguarderemo per prepararci al finale, che non vediamo l’ora di scoprire. Dopo averli visti, fateci sapere nei commenti cosa ne pensate.
- La serie segue Clone Force 99, noto anche come Bad Batch, un gruppo di clone trooper d'élite con mutazioni genetiche introdotti in Star Wars: The Clone Wars
- Il pacchetto Vinyl Figure 5 include tutti i membri di Clone Force 99: Hunter, Wrecker, Tech, Crosshair ed Echo, tutti smascherati, armati e pronti a combattere
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