Audible continua a raccontare la storia di Sandman, l’opera sognante di Neil Gaiman, sotto forma di serie audio: noi abbiamo avuto la fortuna di intervistare Stefano Crescentini, che interpreta Sogno nella versione italiana. Ci ha raccontato come si può rendere con la voce un’opera fumettistica così ricca di immagini splendide. E ci spiega come ha saputo vestire i panni eterni di Morfeo per la serie audio di Sandman.
Intervista a Stefano Crescentini, la voce italiana di Morfeo in Sandman
Siamo dei grandi fan dell’opera di Gaiman, sempre lieti di rileggerla ed entusiasti per il suo arrivo in streaming. Ma la serie audio , di cui abbiamo anche potuto ascoltare un brano dal vivo a Lucca Comics, ha qualcosa di ancora più sognante. Una vera favola onirica come quelle che solo Morfeo sa raccontare.
Come entrare nel Sogno della serie audio di Sandman
Per prima cosa abbiamo chiesto a Crescentini, doppiatore esperto e artista senza pari nell’uso della voce, cosa si prova a vestire i panni immortali di Sogno. La nostra prima curiosità è sulla sua conoscenza dell’opera di Gaiman prima della serie audio. Cosa ne pensa di questo personaggio davvero unico?
“Non conoscevo l’opera di Gaiman e non conoscevo quindi Sandman. Ho conosciuto l’opera grazie a questo progetto con Audible iniziato l’anno scorso. Cosa penso di Sogno? Penso che interpretarlo sia stata un’esperienza bellissima perché dovevo parlare cercando sempre di far ‘sognare’ i personaggi con cui interloquivo e mi rapportavo, per farli entrare nel mio mondo. Un’esperienza particolare anche perché l’utilizzo della voce doveva essere sempre soft, ovattato, mai noioso, mai monotono“.
Uno degli Eterni
Ci siamo poi domandati come ha saputo entrare nei panni di uno degli Eterni, facendoci avvertire anche nella lettura dal vivo di Lucca Comics da un lato il suo essere etereo, dall’altro le emozioni forti del ruolo. E tanto diverso dall’interpretare ruoli “più umani”?
“Non è stato affatto facile interpretare uno degli Eterni né in sala di registrazione né dal vivo durante Lucca Comics & Games all’Auditorium San Francesco. Preparare un evento dal vivo come quello di Lucca non è stato semplice perché dovevamo coordinarci innanzitutto con l’orchestra. Ci trovavamo, inoltre, all’interno di una chiesa con un’acustica molto particolare, dove si rischiava di avere un riverbero e di perdere alcune parole se si andava troppo bassi con la voce. Soprattutto, essendo dal vivo, c’era il rischio di poter sbagliare qualcosa. Però conoscevamo abbastanza bene tutti i nostri personaggi e conoscevamo molto bene la storia, quindi eravamo avvantaggiati da quel punto di vista.
“Per interpretare Sogno devo trasmettere in ogni momento questa atmosfera del sogno che in un momento è buono e in un altro è cattivo e che deve comunque convincere l’interlocutore a entrare nel suo mondo. Quindi si tratta di un lavoro abbastanza complesso. Interpretare un personaggio un po’ più umano, può magari risultare più facile da alcuni punti di vista, ma in realtà noi siamo attori quindi riusciamo a dare la giusta interpretazione sia a un qualcosa di più etereo sia a un qualcosa di più umano“.
Creare il mondo di Sandman solo con la voce
Abbiamo poi voluto capire come sia stato possibile ricreare il mondo complesso e splendido di Sandman, senza avere il privilegio di utilizzare le immagini. Inoltre, abbiamo chiesto quale trama, quale racconto nel racconto lo abbia colpito di più.
“Le parti della storia che mi hanno colpito di più in generale sono stati soprattutto gli incontri con Desiderio, interpretato magistralmente da Francesco Vairano, che mi facevano molto sorridere e quindi era molto divertente interloquire con lui. Nel complesso, tutta la trama delle due stagioni di Sandman è difficile da rendere solo con la voce. Trattandosi di una serie audio, riuscire a far sognare, a far capire, a trasmettere le emozioni giuste a chi ascolta è difficilissimo perché non abbiamo altri mezzi se non la voce, la nostra recitazione e la nostra interpretazione”.
La serie audio originale inglese di Sandman e il rapporto con James McAvoy
Stefano Crescentini ha interpretato in moltissimi film James McAvoy, che nell’originale inglese (narrato dallo stesso Gaiman) interpreta Sogno. Abbiamo chiesto al doppiatore quanta ispirazione abbia preso dalla serie audio inglese di Sandman.
“Interpreto spesso James McAvoy, è un attore che ho doppiato almeno una ventina di volte, per i suoi film più importanti. Per prepararmi, ho preferito ascoltare l’originale in inglese. Più in generale, tutti noi attori abbiamo doppiato Sandman con l’originale sotto, non solo per ispirarci a loro (McAvoy e gli altri attori della versione originale sono bravissimi attori sia dal punto cinematografico che teatrale), ma anche perchè dovevamo rispettare le lunghezze delle loro battute e dovevamo quindi rientrare esattamente nella loro lunghezza d’onda, compresi i versi, le pause, i fiati. Ci siamo quindi ispirati nell’utilizzare la nostra lingua che è l’italiano, molto diversa dall’inglese, ma per le emozioni ci siamo assolutamente ispirati all’originale come è giusto che sia“.
Il futuro del mondo della voce
Abbiamo poi voluto indagare sulla differenza fra l’interpretare una serie audio e doppiare film, lavoro in cui Crescentini ha una carriera a dir poco incredibile. Quale è più stimolante? Ma soprattutto: c’è un futuro per i doppiatori con l’avvento degli audiolibri?
“Vedo sicuramente un futuro per chi lavora con la voce all’interno del grande successo che sta avendo Audible. La differenza sostanziale nel registrare un audiolibro o una serie audio rispetto al doppiaggio di un film è che non hai davanti un attore, una faccia, o un disegno da seguire (nel caso di un film di animazione) ed è proprio questo aspetto a renderlo più stimolante. Hai solamente un audio interpretato molto bene dall’attore in lingua originale. È proprio quella la bellezza e lo stimolo, cioè quello di riuscire a trasmettere soltanto con la nostra voce in assoluto e quindi immaginare questo personaggio, nel mio caso Morfeo, pensare come lui e andargli dietro“.
Il cast di personaggi incredibile della serie audio di Sandman
Infine, abbiamo voluto fare una domanda più leggera. Se non avesse avuto il ruolo di Sogno, protagonista indiscusso della storia, quale ruolo avrebbe voluto avere?
“Mi sarebbe piaciuto interpretare Desiderio perché mi sarei divertito molto, cambiando ovviamente le note vocali e anche lo spirito dell’interpretazione. Mi sarebbe piaciuto molto interpretare anche Matthew poiché si tratta di una caratterizzazione e quindi totalmente diversa dall’interpretazione data a Morfeo. Ma noi siamo attori a tutti gli effetti e quindi riusciamo a dare, o perlomeno ci proviamo, il massimo nelle varie interpretazioni, sia che si tratti di un personaggio più caratterizzato come Matthew sia che si tratti di un personaggio più ‘sognante’ come Morfeo.”
Potete ascoltare la voce da Sogno di Crescentini e di tutto il talentuoso cast di The Sandman su Audible.
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