Non hanno nervi, muscoli, o se per questo neanche un naso. Eppure pare che anche le spugne possano starnutire, per liberarsi di sabbia e altri detriti. Nel farlo espellono del muco, che secondo gli scienziati potrebbe essere un’importante fonte di cibo per altri organismi marini. Ecco i dettagli del nuovo studio.
Le spugne possono ‘starnutire’
Lo studio, condotto da un gruppo di scienziati dell’Università di Amsterdam, si è concentrato sulle spugne Aplysina archeri, anche note in inglese come stove-pipe sponge (spugne tubo da stufa) per la loro forma.
Per antonomasia, le spugne sono animali spugnosi. Aspirano l’acqua attraverso i loro pori per assorbire i vari nutrienti disciolti. Un sistema di filtraggio interno trattiene detriti, che vengono poi espulsi attraverso un’apertura più grande sulla cima della spugna. Non tutti i detriti sembrano però seguire questo percorso.
Ecciù
La recente è stata fatta studiando degli esemplari sia in mare che in laboratorio. In un lento processo, lungo fino a 50 minuti, la spugna si contrae ed espelle del muco dagli stessi buchi di ingresso dell’acqua, in lunghi filamenti appiccicosi. Data la calma di tutto questo processo, che non può contare su muscoli o cellule, il materiale è espulso ad una velocità di appena 2 milionesimi di metri al secondo.
Un’analisi della superficie mostra la presenza di una rete di cunicoli pieni di muco con intersezioni dove quest’ultimo si può agglomerare prima di essere espulso. Circa l’81% di quanto ‘starnutito’ è composto dai sedimenti intrappolati, suggerendo quindi che il muco aiuti a mantenere libero il sistema di filtraggio.
Il resto è composto da varie sostanze, per lo più carbonio e azoto, che sembra forniscano involontariamente una fonte di nutrimento per le creature marine che vivono vicino alle spugne, come gamberetti e altri piccoli crostacei, oltre che probabilmente piccoli pesci.
Non sappiamo ancora se questo meccanismo è comune anche in altri tipi di spugne. La ricerca quindi continua, per capire quanto questo fenomeno sia esteso tra questi affascinanti e strani animali.
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