La caratteristica principale di South Park è da sempre la sua irriverenza. Lo show affronta tematiche spesso delicato e lo fa in modo schietto, sfacciato, cosa che ha creato negli anni qualche discussione e che oggi ottiene anche una censura. Sì perché pare proprio che la Cina non abbia apprezzato il secondo episodio della 23a stagione che porta proprio il titolo di “Band in China“.
Nell’episodio Randy Marsh parte per la Cina per vendere marijuana. Qui viene però arrestato e trattato duramente. In prigione ritrova poi anche Pooh e Pimpi, che sono stati vietati in Cina dopo i paragoni apparsi online tra il noto orsetto e il leder cinese Xi Jingping. La Cina non ha affatto apprezzato i riferimenti dell’episodio, così, in men che non si dica, questo è stato cancellato da Internet e dai siti di streaming cinesi, dopo essere stato precedentemente disponibile per gli spettatori nella regione. Una mossa che, secondo molti, sarebbe però servita soltanto a dimostrare la veridicità delle immagini e dei concetti mostrati dall’episodio in questione.
South Park censurato: le parole dei creatori
La serie di Comedy Central è dunque “scomparsa” oltre che dai siti cinesi anche dai social media. I creatori di South Park, Trey Parker e Matt Stone, non sono rimasti in silenzio. Con un tweet hanno fatto sapere: “Come l’NBA, accogliamo i responsabili della censura cinese nelle nostre case e nei nostri cuori. Anche noi amiamo di più i soldi rispetto alla libertà e alla democrazia. Xi non somiglia affatto a Winnie Pooh. Sintonizzatevi sul nostro episodio numero trecento questo mercoledì alle 10. Lunga vita al Grande Partito Comunista Cinese! Possa il raccolto di sorgo di questo autunno essere generoso! Ora va bene Cina?”.
Watch the full episode – https://t.co/oktKSJdI9i@THR article – https://t.co/nXrtmnwCJB pic.twitter.com/Xj5a1yE2eL
— South Park (@SouthPark) October 7, 2019