Soul Calibur è tornato dopo quasi sei anni d’assenza. Annunciato di recente all’evento dei The Game Awards, il picchiaduro cappa e spada di Bandai Namco ritornerà ufficialmente nel 2018. Durante l’evento Level Up di Parigi abbiamo avuto modo sia di provare una primissima versione giocabile che di intervistare il producer del gioco: Motohiro Okubo.
La nostra prova era piuttosto limitata dalla presenza di soli due personaggi, Mitsurugi e Sophitia, e due arene. Il gioco è fondamentalmente ancora in pieno stato di sviluppo, ma già pone le basi su un solido gameplay veloce e aggressivo. Chi ha già giocato i vecchi capitoli troverà lo stile familiare, forse più immediato rispetto al quinto capitolo. Tornano le Just Guard, per contrattaccare i colpi avversari e le Critical Edge, l’equivalente delle super mosse in Soul Calibur, utilizzabili con due barre delle special cariche. La novità introdotta è il sistema di Reversal Edge, una sorta di contromossa che se andrà a segno farà partire un’animazione in cui i due personaggi si attaccheranno vicendevolmente in un momento sospeso nel tempo. In questo istante dovremo premere un tasto e un sistema in stile sasso, carta, forbici deciderà il vincitore dello scontro. Ad esempio i colpi verticali batteranno quelli orizzontali, la schivata quelli verticali, gli orizzontali il calcio e via così.
Questo sistema non è ancora pienamente testato, e da quanto detto dovrebbe servire a guadagnare una posizione di vantaggio se messi alle strette o per buttare con maggior facilità giù dal ring gli avversari. Per il resto non abbiamo potuto provare molto di Soul Calibur VI; aggiungeremo soltanto che tecnicamente l’Unreal Engine 4 è ben utilizzato dagli sviluppatori, con ottime animazioni e una fluidità di gioco fissa a 60fps. Ancora da rifinire solo alcuni filtri grafici che davano un effetto leggermente grezzo su qualche texture, ma d’altronde è solo la prima versione giocabile.
Per saperne di più abbiamo parlato con Motohiro Okubo, producer del gioco, che ci ha parlato un po’ delle novità di questo nuovo capitolo di Soul Calibur.
Orgoglio Nerd: Salve Okubo-san, è un piacere per noi poterla intervistare.
Motohiro Okubo: Salve a tutti, è un piacere anche per me.
ON: Quali sono le eredità che Soul Calibur VI prende dai precedenti capitoli e quali invece le novità che dobbiamo aspettarci?
MO: In questo nuovo Soul Calibur vogliamo portare tutti gli aspetti positivi che abbiamo visto in passato, ad esempio l’immediatezza e la velocità di Soul Calibur II, mantenendo però il lato tecnico del quinto capitolo. Il nostro scopo è quello di fondere questi due aspetti in questo nuovo picchiaduro. Il focus del sesto capitolo sarà verso i combattimenti con le armi e verso il divertimento che questi sapranno trasmettere al pubblico.
ON: Lo Story Mode sarà più simile a quanto visto in Tekken 7, con un taglio molto più cinematografico e narrativo, oppure sarà più tradizionale, con la possibilità di selezionare un personaggio e seguire solo la sua storia scontro dopo scontro?
MO: Purtroppo non posso sbilanciarmi ancora molto sullo Story Mode, l’unica cosa che posso accennare al momento è che la storia tornerà al sedicesimo secolo e le versioni che avete visto nel gioco attualmente di Mitsurugi e Sophitia sono quelle più giovani rispetto gli ultimi capitoli.
ON: che piani avete per il lato competitivo? Pensate che Soul Calibur VI possa affermarsi come titolo per gli eSports?
MO: Il nuovo battle system si concentra sul significato dell’utilizzo della spada, sull’essere a proprio agio con l’arma scelta e col sistema delle otto direzioni in cui è possibile spostarsi. Noi vogliamo innanzitutto garantire che il feeling del combattimento che i giocatori proveranno sia sempre al meglio delle possibilità. Insieme a Bandai Namco siamo molto propensi ad entrare nel mondo degli eSports, ma penso che questo debba nascere soprattutto dalla community. Noi ovviamente siamo fiduciosi del nostro titolo e del suo sistema di combattimento, ma alla fine starà ai giocatori decidere se vorranno Soul Calibur VI nel mondo degli eSports.
ON: Nei precedenti titoli della saga abbiamo visto la possibilità di personalizzare il proprio personaggio con nuove armi ed equipaggiamenti, e addirittura crearne di nuovi con un apposito editor. Questa possibilità sarà presente anche nel sesto capitolo?
MO: Attualmente posso solo confermare che si, ci saranno possibilità di personalizzazione, ma purtroppo non posso aggiungere altro, scusate!
ON: In Tekken 7 abbiamo visto diversi personaggi ospiti, come Akuma da Street Fighter o il futuro Noctis da FFXV. Sappiamo che anche Soul Calibur ha avuto personaggi ospiti in passato, ad esempio Zelda, Spawn o Ezio Auditore nell’ultimo capitolo. Anche il nuovo episodio avrà dei personaggi provenienti da altre serie?
MO: Si ci saranno sicuramente dei personaggi ospiti, purtroppo non posso aggiungere altro al momento! (ride)
ON: nessun problema, lo supponevamo!
ON: Pensate di supportare il gioco a lungo con DLC o altri contenuti dopo l’uscita del gioco?
MO: Il nostro scopo è tenere il più a lungo possibile in vita il titolo, se avremo abbastanza supporto dai fan sarà nostra premura garantire nuovi contenuti per Soul Calibur VI.
ON: Qual è il vostro obbiettivo principale con Soul Calibur VI? Cosa volete portare di nuovo nel mondo dei picchiaduro?
MO: Io sono anche producer di Tekken 7, che è attualmente il picchiaduro più venduto al mondo, con Soul Calibur VI vogliamo mantenere questo primato nel mercato, ma non solo. Il nostro obbiettivo è fare un titolo divertente che piaccia ai fan che hanno già giocato ai vecchi capitoli e a chi non si è mai avvicinato, vogliamo mostrargli il divertimento del combattimento all’arma bianca che Soul Calibur sa offrire. Come Producer di Bandai Namco è mia responsabilità fare in modo che la serie continui anche negli anni a venire, come hanno fatto i miei colleghi venuti prima di me in questo ruolo, offrendo un titolo divertente per tutti i fan.
Ringraziamo Motohiro Okubo per l’intervista concessa e non vediamo l’ora di saperne di più su Soul Calibur VI. Restate con noi per gli aggiornamenti futuri.
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