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Snowpiercer, lungo 1001 vagoni | Recensione

Abbiamo visto un'anteprima della nuova serie TV, da oggi su Netflix. Ecco cosa ne pensiamo

Snowpiercer è una serie TV che prende il via oggi su Netflix. Uno show che ci trasporta in un futuro distopico dove gli ultimi esseri umani rimasti sono costretti a vivere su un treno sempre in movimento, come ultima speranza di sopravvivenza. Abbiamo potuto vedere in anteprima alcune puntate della serie e siamo pronti a raccontarvi, senza troppi spoiler, cosa aspettarvi da Snowpiercer nella nostra recensione.

Snowpiercer, il treno che salverà tutti

La serie si apre con un prologo animato, in cui lo spettatore scopre dove tutto ha avuto inizio. In un tentativo di porre fine al riscaldamento globale, gli scienziati terrestri applicano un’ultima estrema soluzione. Tuttavia l’esperimento sfugge al controllo e l’intero Pianeta si ritrova avvolto in una coltre di Gelo che minaccia di porre fine alla vita in toto.

 Esiste tuttavia un’ultima possibilità: si tratta dello Snowpiercer, un treno pronto a viaggiare continuamente su un percorso che attraversa gran parte del mondo. Resterà sempre in movimento, proteggendo gli ultimi sopravvissuti dell’umanità nella speranza che un giorno il clima torni a un equilibrio e si possa tornare sulla Terra.

Questa è la premessa della serie TV, che si basa in parte sia sul racconto a fumetti originale Le Transperceneige, sia sul film che il recente Premio Oscar Bong Joon-ho ne ha tratto nel 2013. Sin dal primo episodio però, si nota che questo nuovo adattamento si discosta da entrambe le altre versioni della storia. Partendo dal potente concetto alla base, ne nasce una vicenda decisamente nuova, più corale.

Fin da subito infatti si esplorano diversi spazi del grande treno, mostrando non solo il Fondo, ma anche le classi superiori. Il centro di tutto non è semplicemente il racconto della ribellione, ma una storia più elaborata, che coinvolge tanti personaggi differenti da tutto il lungo veicolo. Un cambio chiaramente necessario, viste le differenze tra i medium degli adattamenti, ma  che va in profondità, creando un prodotto sostanzialmente nuovo. Se già conoscete il romanzo o il film, ne ritroverete sicuramente gli elementi principali, ma non ci sarà l’impulso a confronti. E questo è già un ottimo punto di partenza.

La distopia, la classe e l’equilibrio

snowpiercer recensione netflix serieLa società dello Snowpiercer è rigidamente strutturata, come spesso accade nei racconti distopici. Qui la metafora è tanto ovvia e palese quanto incredibilmente funzionale: le classi sociali sono legate al biglietto che ogni passeggero ha acquistato, o meglio potuto acquistare. E così si va dalla lussuosissima Prima Classe con tutti i benefici e i lussi, fino a scendere prima alla Terza e poi al Fondo del treno.

Qui sono stivati i cosiddetti Fondai, i clandestini, quelli senza biglietto che sono saliti a bordo sullo Snowpiercer di straforo e forza, quando stava per partire. Persone quasi completamente ignorate dal resto del veicolo, se non quando sono necessari per i lavori più umili, completamente senza diritti, compreso quello di avere figli. Addirittura, non possono neanche vedere la luce del Sole.

Insomma, per citare uno dei personaggi dello show, lo Snowpiercer è come un grattacielo di una metropoli, semplicemente sdraiato sul lato. E nonostante questa rappresentazione non sia particolarmente sottile, funziona benissimo a livello narrativo, portando alla luce il conflitto di classe in maniera lucida e riuscendo a trasmetterlo con forza allo spettatore.

Quello che però riesce forse a raccontare meglio di altri è quanto tutto questo sia precario. Forte della sua varietà di personaggi, abbiamo una concezione più completa di quello che è la società dello Snowpiercer. Il protagonista principale è Andre Layton, un Fondaio in cerca di giustizia (non solo) sociale, ma tra i personaggi che seguiamo ci sono membri di ognuna delle diverse Classi. E piano piano scopriamo che non è solo il Fondo a essere in tumulto.

Lo Snowpiercer è un castello di carta

snowpiercer recensione netflix serieEsplorando il grande treno e proseguendo nella vicenda scopriamo che la situazione è decisamente intricata. In un ambiente chiuso, a volte claustrofobico per quanto variegato, la pressione sta mondando. E le difficoltà non sono limitate solo a chi è in fondo, ma il malcontento serpeggia tra le 1.001 carrozze.

Tutta la struttura sociale dello Snowpiercer non è altro che un complesso castello di carte, ancora in piedi grazie a un equilibrio fragilissimo. Segreti, ingiustizie e imprevisti minano la solidità di tutto il progetto del signor Wilford, l’illuminato imprenditore che ha messo in moto il Motore del treno. E basta semplicemente uno spiffero, un evento per fare crollare tutto.

Mentre il treno sfreccia in un panorama glaciale, tra le sue pareti si creano rapporti, relazioni e rivalità e le strade di tutti si incrociano sempre di più. E così, quando si verifica un evento imprevisto (ma forse non totalmente imprevedibile) si scopre uno dei fili della complessa trama. Tirarlo è necessario, ma facendolo si mette in moto una serie di eventi, le cui conseguenze sono sempre maggiori. Il rischio è il crollo di tutto e, di conseguenza, la fine dell’umanità. O almeno, questo è quello che si teme.

Ultimo baluardo dell’ordine è Melanie. Un personaggio complesso, chiamata alla missione impossibile di reggere sulle proprie spalle il destino degli ultimi esseri umani. Una delle figure più affascinanti di tutto lo show finora, anche grazie all’ottima performance di Jennifer Connelly.

Snowpiercer deve ancora accelerare un po’

snowpiercer recensione netflix serieOltre tutto questo discorso, Snowpiercer manca forse ancora di un po’ di mordente. Se il treno continua a correre sempre più veloce, la sensazione è che la storia abbia bisogno di un’iniezione di energia. Lo show è sicuramente coinvolgente e siamo sicuri riuscirà a conquistare un buon numero di spettatori in queste ore, ma ancora non è al livello in cui si senta non solo una curiosità, ma la vera e propria necessità di scoprire cosa si nasconde dietro l’episodio successivo.

C’è però un’ottima notizia, anzi due. La prima è che indubbiamente ne ha le potenzialità, forte di quel concept così semplice e potente che abbiamo raccontato nel resto del pezzo. Con la giusta scintilla e ambizione sul lungo termine, potrebbe diventare un nuovo grande successo seriale. La seconda è che dopo averla preparata attentamente nei primi episodi, lo show sembra promettere proprio questa svolta nella seconda metà della stagione. E ora siamo decisamente curiosi di sapere se questa promessa sarà mantenuta.

Snowpiercer è disponibile da oggi su Netflix con i primi due episodi. Il 1 giugno arriverà il terzo e poi tutti quelli successivi al ritmo di una puntata a settimana.

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Mattia Chiappani

Ama il cinema in ogni sua forma e cova in segreto il sogno di vincere un Premio Oscar per la Miglior Sceneggiatura. Nel frattempo assaggia ogni pietanza disponibile sulla grande tavolata dell'intrattenimento dalle serie TV ai fumetti, passando per musica e libri. Un riflesso condizionato lo porta a scattare un selfie ogni volta che ha una fotocamera per le mani. Gli scienziati stanno ancora cercando una spiegazione a questo fenomeno.

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