So che dovrei parlare del mio libro a Lucca o dell'inizio della vendita delle nostre maglie. Lo so.
Ma c'è qualcosa di più importante che, da un anno, mi dà pensiero. Le notti sono diventate più lunghe e il cibo non ha lo stesso sapore e, purtroppo, non avrò pace ancora per molti mesi.
Quanti arti avrà Smaug? Questa informazione mi manda ai pazzi. Perchè sì, è importante.
Smaug deve avere sei arti, ovvero quattro zampe più due possenti ali.
Da sempre il vizio cinematografico di dare ai draghi solo quattro arti (con le zampe anteriori fuse alle ali) mi crea disturbo.
Draghi come quelli della Bella Addormentata nel Bosco o Draco di DragonHeart non se ne vedono più. Il Regno del Fuoco ci ha rovinati.
Per quanto in Harry Potter (sia nei film che nei libri) viene esplicitato che esistono centinaia di tipi di draghi, l'unico che vediamo chiaramente nelle pellicole è lo Spinato che, immancabilmente, ha quattro arti.
Oramai siamo circondati da Viverne, lucertole volanti che per muoversi sul terreno ripiegano le loro goffe ali insieme ai loro irritanti gomiti. Ho paura.
Ho paura perché non abbiamo ancora una chiara visione di Smaug, anche se il buon Peter Jackson ci ha fatto l'onore (lo spoiler) di mostrarlo e farcelo sentire nei suoi trailer mirati di “The Desolation of Smaug", la verità è che non abbiamo ancora un'idea precisa sulla sua anatomia.
Il primissimo indizio (che potrebbe mettere a tacere tutta la questione) è il disegno del lucertolone che Gandalf ci mostra sulla mappa per giungere a Erebor.
Lì, in quel disegnino minuscolo, Smaug ha in effetti sei arti.
Ero al cinema e quando l'ho visto, rassicurante nel suo inchiostro rosso, ho tratto un sospiro di sollievo. Mi fido di Peter Jackson, ho una fiducia quasi religiosa che le sue decisioni non siano dettate “esclusivamente” dal denaro, però la mia fede alle volte vacilla.
Vacilla perché andando a prendere la manciata di frame che ci mostrano Smaug nell'ultimo trailer e giocando con la luminosità e il contrasto dell'immagine possiamo scorgere degli indizi, amari indizi, che ci portano nel senso opposto.
Ovvero alla versione di Smaug con solo quattro arti, il mio senso di ragno pizzica solo a scriverlo.
Anche se un misterioso rigonfiamento in basso a destra potrebbe rivelare una coscia tagliata dall'inquadratura…
So che l'iconografia del drago è varia, talmente varia che è singolare considerare un drago “tipo” sopra tutti gli altri rispetto alle decine di wurm, viverne o tarrasque che dal medioevo ci vengono propinati.
Anch'essi sono considerati draghi a tutti gli effetti, ma è anche vero che pensando alla mitologica creatura la prima immagine che giunge alla mente è quella del classico drago Rosso dungeonsedragonsiano.
E' importante che Smaug abbia sei arti insomma, è vitale e importante per diversi motivi. Prima di tutto per la mia sanità mentale: detesto le viverne, il nuovo stile “vivernoso” della mega evoluzione di Charizard in pokemon Y mi ha fatto propendere per l'altra versione. E lo dico solo per farvi capire quanto ci tengo.
L'altra motivazione sono i disegni originali di Tolkien che mostravano uno Smaug di sei arti nella mappa di Thror, un drago delle fiabe cavalleresche insomma, sarebbe un peccato travisare.
Datate interviste, quando DelToro era ancora alla regia de Lo Hobbit, rassicuravano i fan che Smaug avrebbe avuto sei arti ma, spulciando la rete, troverete notizie contrastanti.
Jackson dichiara che mirano a “catturare” anche i fan di Skyrim con il loro Smaug. Che abbia davvero quattro arti dunque? Sigh.
Un drago che sia degno di fregiarsi di questo nome deve avere sei arti. Niente Draghetti, Wyrm, Viverne o Wurm, quelle sono altre tipologia di creature.
The Desolation of Smaug sarà il punto cardine della nuova trilogia di Jackson dove la storia si svilupperà per portarci alla battaglia dei cinque eserciti. Io aspetto al varco.