Cultura e Società

La Silicon Valley Bank è fallita: quale sarà l’impatto sulle big tech?

Notizia più importante di questo fine settimana per il mondo tech: la Silicon Valley Bank è fallita. Cosa succederà adesso alle big tech, già in difficoltà negli ultimi mesi?

Una notizia che lascia stupiti e che infonde un po’ di timore: la Silicon Valley Bank (Svb) è fallita. Si tratta, o per meglio dire si trattava, della sedicesima banca americana per dimensione. Una banca con 209 miliardi di attivi e 175,4 miliardi di depositi. Fondata nel 1983 da Bill Biggerstaff e Robert Medaris, aveva aperto la prima sede a Santa Clara, in California. In passato la Silicon Valley Bank è stata la banca di riferimento di molte aziende proprio della Silicon Valley e quindi anche di molte delle big tech. Che effetti avrà questo fallimento? Proviamo a fare qualche ragionamento.

Silicon Valley Bank fallita

La Silicon Valley Bank è fallita, come è successo?

Il fallimento della Silicon Valley Bank è stato annunciato venerdì 10 marzo dalla Federal Deposit Insurance Corp, l’agenzia federale che si occupa di assicurare i depositi bancari.

Questo fallimento ha avuto una velocità simile a quella di un domino che cade. Tutto avviato ed accelerato quando alcune società di venture capital hanno consigliato alle aziende che avevano depositi nella Silicon Valley Bank di ritirare i soldi dall’istituto. In breve tempo, per essere precisi in meno di 48 ore, questo consiglio è diventato una vera e propria fuga di capitale dalla banca.

Di fronte alle prime difficoltà, la Silicon Valley Bank ha cercato di rassicurare i propri correntisti. Poi ha provato la strada del rafforzamento di capitale, raccogliendo nuovi fondi. Un tentativo che però è fallito, il che ha dato il via definitivo al corllo che ha portato al fallimento. A questo punto i 175 miliardi di dollari di depositi, inclusi quelli di alcuni dei grandi nomi del settore tecnologico, sono finiti sotto il controllo della Federal Deposit Insurance Corp.

Cosa succede ai soldi ancora depositati nella Silicon Valley Bank?

Subito la Federal Deposit Insurance Corp ha creato una nuova banca, la National Bank of Santa Clara. Qui sono depositati i capitali e gli asset che facevano parte della Silicon Valley Bank fallita. Questa nuova banca è attiva da ieri, 13 marzo, e serve per rendere più facili i prelievi da parte degli ex-clienti della banca.

Per quanto riguarda i clienti americani, questi saranno rimborsati, almeno per la parte tutelata, dalla Federal Deposit Insurance Corp. Per raccogliere i soldi per questo rimborso l’autorità federale venderà le attività del gruppo ancora attive. Questo dovrebbe permettere di recuperare le risorse e restituire più soldi possibili a chi è rimasto a mani vuote.

Così vengono tutelati i clienti che avevano ancora depositi presso la Svb, mentre i titolari di azioni e bond ne perderanno il valore. Questo in linea con quanto subito annunciato dal Segretario di Stato Janet Yellen, che ha detto che non ci sarebbe stato alcun salvataggio della banca.

Silicon Valley Bank fallita
Photo by Justin Sullivan/Getty Images

Ora che la Silicon Valley Bank è fallita, cosa è già successo nel resto del mondo?

Le prime conseguenze di questo fallimento si sono già viste nel Regno Unito. La Bank of England ha deciso di chiedere lo stato di insolvenza per Svb Uk. Intanto, in attesa che la corte si esprima, ha bloccato i pagamenti e i depositi della banca. Poi il governo ha annunciato che la filiale britannica di Svb è stato venduto a Hsbc. I titolari di conti fino a 85.000 sterline (170.000 sterline per i conti congiunti) saranno rimborsati dal Fscs, il fondo britannico di tutela dei depositi. Al 10 marzo, Svb Uk deteneva prestiti per circa 5,5 miliardi di sterline e depositi per circa 6,7 miliardi di sterline, secondo Hsbc.

La Banca Centrale Inglese ha voluto però rassicurare sul fatto che SVB “ha una presenza limitata nel Regno Unito e non svolge funzioni critiche a sostegno del sistema finanziario“.

Diverso invece il punto di vista del cancelliere dello Scacchiere Jeremy Hunt, intervistato da Sky News. Ha affermato che “La maggior parte delle persone non avrà mai sentito parlare della Silicon Valley Bank, ma capita che si occupi dei soldi di alcune delle nostre attività più promettenti ed entusiasmanti.”. Ha prospettato quindi difficoltà per le aziende britanniche impegnate nei settori tecnologici.

Quali saranno gli effetti sulle criptovalute?

Il fallimento della banca di riferimento per nolte delle big tech non poteva non avere effetti sul mercato delle criptovalute. USD, la maggiore stablecoin nel mondo delle criptovalute, è infatti crollata sotto il suo livello di ancoraggio di 1 dollaro. Queston è dovuto al fatto che Circle Internet Financial, la società emittente di USD, aveva un deposito presso la Svb californiana di  3,3 miliardi di dollari. Non tutto il suo capitale per fortuna degli investitori, che ammonta a 40 miliardi, ma abbastanza da far scendere il valore sotto a 1 dollaro.

Le stablecoin infatti detengono delle riserve stabili in monete fiat (dollaro, euro, …), un po’ come si faceva con le riserve auree per mantenere il valore del dollaro. Questo permette una minor volatilità delle stablecoin rispetto agli andamenti del mercato azionario.

Una nuova crisi come nel 2008?

Conosciamo tutti gli effetti che il crollo della Lehman Brothers ha avuto nel 2008 sul mercato mondiale, e molti sollevano lo spauracchio della nuova crisi finanziaria moldiale. Per adesso però gli operatori del mercato sembrano convinti che non ci saranno grosse ripercussioni sul mercato mondiale.

Anche le criptovalute non sembrano risentire troppo di questo crack. Bitcoin (BTC) per esempio ha avuto un valore oscillante tra i 21.000$ e i 20.000$ fino a mercoledì. Giovedì ha avuto un crollo verticale fino a 18.600$, ma ha avuto un’altrettanto repentino recupero di valore tra domenica e ieri, ritornando a superare quota 21.000$.

Resta il fatto che nessuno di noi è un consulente finanziario, quindi tutto quello che avete letto su questo articolo ha una finalità semplicemente informativa e non va preso come un consiglio riguardo le vostre attività di investimento.

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Alessio Riccardi

Amante di giochi da tavolo, giocatore di Magic della prima ora, divoratore compulsivo di mostre. Se c'è un gioco da tavolo nelle sue vicinanze, probabilmente vi inviterà a fare una partita insieme!

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