X- Men Days of Future Past (Giorni di un Futuro Passato) si sta avvicinando, manca poco al 23 Maggio e sarà sempre Bryan Singer a trascinarci a forza, nuovamente, nella sua personale visione su pellicola degli albi Marvel dedicati ai mutanti.
Ma ci sono delle valide alternative ai super poteri mutanti anche nella realtà? Noi ci siamo chiesti, in caso di attacco di sentinella, chi avremmo voluto al nostro fianco. Per questo ci siamo rivolti al mentalista Max Vellucci!
ON: Cominciamo con una domanda semplice, tanto per scaldarsi e vedere se sei concentrato: quante erano le sette piaghe d’Egitto?
Max: Sette …mi pare.
ON: Parliamo della tua disciplina, cos'è un mentalista? Come si differenzia da un illusionista o da un prestigiatore?
Max: Un mentalista è un performer molto particolare, non ha superpoteri, ma sfrutta per così dire i cinque sensi per dare la sensazione di possederne un sesto.
Manipola quindi pensieri e ricordi a differenza del prestigiatore e dell'illusionista che invece manipolano elementi più fisici come oggetti o carte da gioco.
Quello che faccio è quindi lavorare con la percezione umana, che è molto fallace e molto approssimativa; proprio per questo può cadere in facili tranelli e inganni percettivi.
Il mentalista è quindi consapevole dei buchi percettivi della nostra mente e, proprio per questo, lo si può definire un hacker della mente, un nerd della psiche: colui che conosce le scorciatoie ed i bug con cui “Hackerare” la mente umana.
ON: Come si diventa mentalisti? Si può essere“portati”per esserlo?
Max: Come tutte le cose si può imparare ma, ovviamente, è necessario impegnarsi e sfruttare il proprio talento.
Quando ho iniziato io non esisteva una scuola per mentalisti, mentre ora ci sono diversi modi per acquisire questa forma d'arte in maniera strutturata, tra cui la frequentazione dei corsi dell'Accademia del mentalismo, di cui curo la didattica della sede nel Lazio .
L'Accademia permette, con un programma di tre anni, di acquisire le basi per performare questa straordinaria forma d'arte.
La cosa più importante nel mentalismo però è la comunicazione e l'interazione che si instaura con il proprio uditorio.
Lo studio della comunicazione efficace e della psicologia dell'inganno e della percezione sono quindi assolutamente fondamentali e rappresentano il bagaglio tecnico di ogni buon mentalista.
Inoltre ho pubblicato un intero corso di mentalismo in DVD con la casa editrice MyLife che si sviluppa in 7 DVD, un libro e tutto il materiale necessario per condurre gli esperimenti proposti.
Credo sia la prima volta al mondo che viene pubblicata un'opera del genere e ne vado molto fiero. Uno strumento molto utile, da affiancare però a un corso dal vivo.
Il prossimo si terrà il 15 e 16 novembre 2014 a Rimini
ON: Dalle pagine del tuo sito si può intuire un background d’influenze, quali sono i personaggi storici che ti guidano e ispirano?
Max: Il personaggio che più ha influenzato e ispirato il mio lavoro è sicuramente l'inglese Derren Brown, un mentalista che ha rivoluzionato lo stile di presentazione di questa forma d'arte.
Altri personaggi che hanno influenzato il mio modo di fare mentalismo sono: Max Maven, Richard Wiseman, Robert Cialdini e Paul Ekman.
Una grande aiuto viene anche dai miei studi teatrali e sopratutto dall'improvvisazione teatrale che seguo con passione da diversi anni.
Inoltre il mestiere di formatore con cui lavoro nelle aziende di tutta Italia, mi ha dato gli strumenti per comunicare in maniera efficace e persuasiva e l'indispensabile empatia per interagire con il mio pubblico.
ON: C'è un esercizio quotidiano cui ti devi sottoporre per mantenerti in allenamento?
Max: L'esercizio quasi quotidiano che pratico è quello di mettermi sempre in gioco attraverso l'improvvisazione teatrale che mi permette di tenere sempre attivo il mio cervello.
Inoltre, quando sono in giro, cerco sempre di osservare le persone intorno a me, cercando di intuire cosa pensano e quale possa essere la loro personalità.
Affinare l'osservazione infatti permette di acquisire tantissime informazioni e di sviluppare una sorta di intuito. Sherlock Holmes, d'altronde, era un mentalista.
Oltre all'allenamento però c'è anche la ricerca e lo studio costante di tecniche e concetti nuovi che riguardano la mente, il cervello e la percezione, oltre, ovviamente, al mentalismo.
ON: Hai altri progetti in mente?
Max: Si, con il mio team coordinato dal regista Nicola De Santis, stiamo realizzando una serie web dedicata interamente alla mente dal titolo “Mind Tricks: trucchi miti e misteri della mente”.
Si tratta di brevi documentari che raccontano in maniera veloce, efficace e spettacolare, come funziona la nostra mente.
L'intento è quello di spiegare i meccanismi nascosti del cervello, sfatare alcuni miti e svelare qualche mistero.
Il mentalismo in questo caso è un veicolo che permette allo spettatore di fare un vero e proprio viaggio nella propria mente.
ON: Guardandoti all'opera non si può fare a meno di domandarsi quale sia la tua sentinella, la tua kryptonite, insomma il tuo punto debole. Dopo un lungo consiglio la teoria proposta dalla redazione è che per un mentalista sia difficile lasciarsi “ingannare” dalle interpretazioni di un attore. Si tratta di questo? Non ti godi mai un film?
Max: Il mentalista è ingannabile come tutti gli altri, semplicemente dispone di una serie di esperienze e possibilità che gli permettono di capire meglio alcune cose.
Inoltre, mediamente, una donna batte un mentalista uno a zero.
Grazie al cielo ci sono poche donne mentaliste e stiamo provando a eliminare in tutti i modi questa concorrenza sleale: hanno super poteri e super capacità eccezionali. Ecco la vera kryptonite.
Bisogna anche dire che un mentalista non è sempre attivo in ogni ora del giorno e della notte e, quando non sta performando, diventa una persona come tutte le altre… o almeno questo è quello che vuole fare credere 😉
Quindi, se gli attori sono bravi, un film me lo godo senza problemi.
ON: Hai all'attivo diverse collaborazioni e pubblicazioni, vuoi anticiparci qualche nuovo progetto?
Max: Come già accennato, ho pubblicato con MyLife un intero corso di mentalismo dal titolo “Il Mentalista”(www.maxvellucci.it/#!il-mentalista/cm9r) e, con la stessa casa editrice, ho anche pubblicato“Parlare in Pubblico”, un corso sul public speaking, dove insegno le più moderne tecniche per una comunicazione efficace e persuasiva.
I due box verranno presentati in un tour presso le più importanti librerie d'Italia. Per le date basta consultare questo sito.
Inoltre a ottobre presenterò il mio nuovo spettacolo in anteprima l'8 ottobre a Milano e il 10 ottobre a Roma.
Ci sono poi altri progetti in ballo di cui non posso parlare, ma vi assicuro che saranno sorprendenti.
Ad ogni modo è possibile trovare tutte le informazioni e gli aggiornamenti sul mio sito e, sopratutto, sulla mia pagina che potete trovare qui.
ON: Solitamente domandiamo ai nostri intervistati quale superpotere vorrebbero avere, è troppo scontato pensare tu sia un fan del dottor Xavier?
Max: La telecinesi non è male, mi semplificherebbe molte cose… ma la vista a raggi X potrebbe essere decisamente più divertente.
ON: Come ultima domanda, per dare una piccola dimostrazione di abilità, chiediamo a Max di indovinare il numero, da 1 a 100, che stiamo pensando.
Importante sapere che l'intervista è avvenuta via Skype e che non ci siamo in alcun modo messi d'accordo con lui.
Max impugna una matita ed un post-it. Chiede una conferma:
Max: Si tratta di un numero da 1 a 100? Due cifre? Quindi facciamo da 10 a 99?
ON: Si.
A questo punto scrive sul post-it e ci chiede di rivelare ad alta voce il numero che abbiamo pensato. Numero deciso prima dell'intervista e mai cambiato, di cui solo l'intervistatore era al corrente. 27! Gira il Post-it e… ci crediate o no, il numero scritto era proprio 27!
ON: Max, ma come hai fatto?
Max: Sapete tenere un segreto?
ON: Si..
Max: Anche io…
Sul canale youtube di Max Vellucci potete trovare interviste e video delle sue performance.
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