Se state ridendo del titolo, come Joey e Rachel ad un congresso di paleontologia, potreste comunque voler leggere l’articolo pubblicato su Nature il 10 Aprile. Cos’è successo? Un gruppo di ricercatori ha trovato delle ossa nella grotta di Callao, nelle Filippine. E cosa c’è di nuovo in queste ossa? Sono un po’ troppo piccole per essere del classico Homo Sapiens.
La scoperta dell’Homo luzonensis
Questa ricerca comincia più di un decennio fa, d’altronde ci vuole sempre tempo per lo scoperte scientifiche. Alcuni ricercatori, scavando nella grotta di Callao, sull’isola di Luzon, nelle Filippine, hanno trovato l’osso di un piede di almeno 67.000 anni fa. Niente di nuovo, fin qui, se non fosse che il team di scienziati non capiva a quale specie appartenesse quest’osso. Sembrava stranamente piccolo.
Una rondine, però, non fa primavera, infatti quei resti sarebbero potuti appartenere ad un’altra specie scoperta nel 2004, l’Homo floresiensis, conosciuto dai più come lo Hobbit. Questa specie, che avrebbe superato di poco il metro di altezza, sembrava infatti compatibile con l’osso trovato da Florent Détroit e la sua troupe.
Il dubbio rimaneva e non c’era altro da fare che scavare ancora. Ed ecco che, infatti, sono saltate fuori le prove che l’osso della grotta di Callao appartiene ad una nuova specie di Homo. Con il ritrovamento di un femore, sette denti, due ossa del piede e due ossa della mano, il paleoantropologo del Museo nazionale di storia naturale di Parigi, insieme ai suoi collaboratori, è stato in grado di capire che queste non potevano essere di un Homo floresiensis, ma dovevano appartenere ad una nuova specie, mai scoperta fin’ora: è stato battezzato Homo luzonensis.