Capita, di tanto in tanto, che si incappi in una nottata vuota. Non una notte dove semplicemente “non si sa che fare”, parliamo di quelle notti nelle quali riusciamo a scorgere il vuoto dentro di noi.
Lo abbiamo tutti, non si tratta di una mancanza, non si tratta di uno sbaglio, alcuni lo notano, altri ci dormono sopra.
In quelle notti ci affidiamo a un libro, a un film, forse avete “quello giusto”, lo state immaginando proprio ora mentre vi parliamo, forse non avete ancora trovato l'opera che vi distoglie da quel gelo, magari ce ne è più di una.
Sasha e il Polo Nord è una di quelle pellicole che arrivano al momento giusto, che possono facilmente entrare in quella lista di opere che occorrono in quelle notti vuote.
Un film d'animazione che tocca il cuore, si espande, cresce, come del ghiaccio che ne spinge altro, formando una spaccatura che si riempie di calore, quel calore che cercavamo in questa notte vuota.
Sono poche le pellicole con questo potere, sono rare, quelle con la scintilla giusta per andare oltre, per poter cambiare il modo di vedere le cose, molto spesso questi film sono anche quelli più semplici, dalle trame lineari, la magia sta in un dettaglio, in una inquadratura giusta, in un respiro caldo fatto al gelo.
L'inquadratura che più ci ha colpito in Sasha e il Polo Nord, ad esempio, è quella dove Sasha è seduta allo specchio della toeletta poco prima che trovi i suoi orecchini.
Un quadro, arte emotiva allo stato puro. Luce che dipinge stati d'animo. Uno stile attuale, grafico, che colpisce.
Siamo a San Pietroburgo, fine '800, Sasha è una quattordicenne aristocratica russa, una di quelle che sta per fare il suo debutto nella società.
Suo nonno Oloukine, capitano della marina russa e un abile esploratore dell’Artico, è disperso nella sua ultima spedizione alla conquista del Polo Nord.
Sasha però non demorde, contro tutti e tutto sfiderà i ghiacci per scoprire il destino di suo Nonno.
Alcune pellicole hanno il potenziale per influenzare una vita, non stiamo dicendo che Sasha e il Polo Nord lo farà con la vostra, ma la possibilità c'è.
Sasha e il Polo Nord (Tout en haut du monde) di Rèmi Chayè è del 2015, è arrivato in Italia due mesi fa e è stato del tutto ignorato. La vostra speranza è trovarlo in dvd.
Il consiglio che possiamo darvi è di guardare questa mirabile pellicola da soli, di notte, magari con i piedi nudi che sfiorano il pavimento.
Cercate di guardare Sasha e il Polo Nord con gli occhi sognanti di un esploratore, quegli occhi che forse avevate, che avete ancora o che vi verranno dopo la pellicola.