Fra i mari di One Piece, il cibo gioca un ruolo speciale. Luffy spesso riesce a recuperare forse solo divorando carne cotta a puntino e dopo aver sconfitto un nemico si festeggia sempre con un banchetto tutti insieme. Ma cosa succederebbe se la cucina fosse il punto focale di One Piece? Se volete scoprirlo, dovete leggere Sanji’s Food Wars, il manga scritto da Yuto Tsukuda (con la collaborazione di Yuki Morisaki) e disegnato da Shun Saeki, che vi raccontiamo in questa recensione.
La nostra recensione di Sanji’s Food Wars
Star Comics pubblica tutti i volumi italiani di One Piece e con Eiichiro Oda che ha ormai superato da un po’ quota 1000 capitoli, ha moltissime storie da portare in fumetteria. Ma ha deciso anche di lanciare un titolo che trae solamente ispirazione dal mondo piratesco di Oda. Sanji’s Food Wars (Shokugeki No Sanji), infatti, è una storia “one-shot” con lo stile del manga Food Wars dell’autore Yuto Tsukuda, ma con Vinsmoke Sanji protagonista assoluto.
Il cuoco della ciurma di Cappello di Paglia dovrà affrontare una serie di sfide culinarie, da risolvere con pentole e coltelli invece che con i suoi calci infuocati. Una rilettura del Battle Shonen, un manga in cui invece di combattimenti troviamo sfide in cucina.
La storia di One Piece da un’altra prospettiva
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Nel manga, Tsukuda e Saeki ci regalano una prospettiva diversa su alcuni dei momenti chiave della storia. Il primo capitolo vede Sanji obbligato a soddisfare il palato raffinato di una severa critica culinaria, giusto prima dell’arrivo della Going Merry e dell’inizio della sua avventura con i pirati di Cappello di Paglia. Poi lo vediamo cucinare complicatissimi pesci poco dopo Arlong Park, con l’aiuto di un certo spadaccino con i “capelli color muschio”. A seguire, la storia ci porta ad Alabasta, sull’Isola Rosapesca con Ivankov durante il salto temporale di due anni, per portarci fino a Wano. Per poi chiudere con un salto nell’infanzia di Sanji e un capitolo bonus nell’isola degli Uomini Pesce.
Tutti momenti importanti della saga, visti dalla cucina di Sanji. Tsukuda e Saeki dimostrano di essere grandi fan della serie, disegnando e raccontando bene tutti i personaggi – non i Mugiwara (la parola giapponese per “paglia” che indica la ciurma), ma anche Bibi, Ivankov e non solo. L’unico personaggio di cui non vediamo mai il volto è proprio Luffy, pensiamo per una questione di rispetto (o forse per accordi con Oda). Ma ci sembra che i due autori conoscano tutto del mondo dei pirati, tanto che il manga, pur con uno stile diverso, sembra proprio uscito dall’universo di One Piece.
Scontri in cucina (e parecchio fan service)
Abbiamo trovato interessante l’approccio dei due autori, con la collaborazione di Yuki Morisaki, nel parlare di cucina. Ogni capitolo mette Sanji di fronte a sfide che sembrano insuperabili. E seppur in poche pagine, stabilisce in maniera chiara che una sconfitta non è possibile: per Sanji la cucina è sempre questione di vita o di morte.
Che sia per dimostrare il proprio valore a Zeff e agli altri cuochi del Baratie, per incantare Nami, Robin e Bibi, oppure per supportare il suo capitano e futuro Re dei Pirati, Sanji non si tira mai indietro. E dimostra la sensibilità emotiva che vediamo nella serie principale. Sebbene faccia sempre il cascamorto con le ragazze e l’arrogante con Zoro, sa capire chi ha di fronte e sa come trattarlo. E poi, come sappiamo, non lascerebbe mai un affamato senza un pasto.
Tuttavia, sebbene l’importanza simbolica del cibo sia l’elemento centrale del manga, dobbiamo ammettere che Sanji’s Food Wars fa molto più fan service di quanto ci aspettassimo. Ogni volta che un personaggio femminile gusta un manicaretto di Sanji, finisce in estasi totale e, in qualche modo, sembra che i vestiti le stiano molto più stretti (quando restano addosso).
Persino sull’isola di Rosapesca gli autori riescono a inserire immagini suggestive di Nami e Robin usando la fantasia di Sanji. Non ci lamentiamo, non pensiamo rallentino troppo l’enfasi narrativa, ma forse qualcuno potrebbe trovarli un po’ eccessivi.
E a proposito di Ivankov, dell’isola di Rosapesca e di critiche da cui non possiamo esimerci: questo manga non tratta di certo la tematica delle persone trans* nel mondo di One Piece in maniera più sofistica di quello che ha fatto Oda. Anche se Ivankov rimane un personaggio interessante e forte in entrambe le versioni.
Recensione di Sanji’s Food Wars: un manga interessante per chi ama One Piece
Qualcuno potrebbe trovare il fan service troppo insistente, qualcun altro potrebbe sentire la mancanza di combattimenti veri e propri. Ma pensiamo che Sanji’s Food Wars sia una lettura interessante per i fan di lunga data del manga e dell’anime di One Piece. Fosse anche solo per rivisitare isole e personaggi che non incontriamo ormai da diversi anni.
Un omaggio culinario a uno dei manga di maggior successo di sempre, che vale la pena celebrare con un banchetto come quelli presenti in Sanji’s Food Wars.
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