Da quando è atterrato su Marte più di un anno fa, il Perseverance Rover della NASA ha utilizzato i suoi microfoni per catturare i suoni del Pianeta Rosso, compresi i suoi forti venti e il ronzio di Ingenuity che attraversa l’atmosfera. E ora quelle registrazioni hanno aiutato gli scienziati a scoprire che il suono viaggia in modo diverso su Marte rispetto alla Terra.
In uno studio pubblicato venerdì sulla rivista Nature, i ricercatori hanno affermato di aver determinato che la sottile atmosfera di anidride carbonica del Pianeta Rosso fa sì che il suono viaggi più lentamente su Marte, con il tono del suono che ne influenza ulteriormente la velocità. Sulla Terra, il suono viaggia tipicamente a 767 miglia orarie. Ma su Marte, gli scienziati hanno determinato che i bassi viaggi viaggiano a circa 537 miglia orarie, mentre quelli acuti si muovono a circa 559 miglia orarie.
La spiegazione di Sylvestre Maurice
Se dovessi visitare Marte, ciò significa che sentiresti i suoni acuti leggermente prima. “Sulla Terra, i suoni di un’orchestra ti raggiungono alla stessa velocità, siano essi bassi o alti. Ma immagina su Marte, se sei un po’ lontano dal palco, ci sarà un grande ritardo”. Questa la dichiarazione di Sylvestre Maurice, l’autore principale dello studio, all’agenzia di stampa francese AFP.
I suoni trasportano anche una distanza più breve a causa della sottile atmosfera del pianeta. Sulla Terra, scendono a circa 213 metri al secondo, mentre su Marte i suoni iniziano a vacillare dopo soli 13 metri. È qualcosa che renderebbe difficile avere una conversazione con qualcuno a soli 16 metri di distanza da te. Se vuoi sentire come suonerebbero cose come uccelli e onde oceaniche su Marte, la NASA ha messo insieme registrazioni che danno un’idea di quanto un’atmosfera simile a quella marziana cambierebbe la nostra percezione del mondo.
