Romulus, la nuova produzione originale Sky, sbarcherà su Sky Atlantic nel 2020. Le riprese si stanno svolgendo a Roma, dove la troupe ha sfoggiato una maglia dalla scritta “Nobeiscom Marmar“, ovvero “Che Marte sia con noi”. L’ambientazione della nuova creatura di Matteo Rovere segue il filone de “Il primo re”, film del 2018. E così come il film, in cui Rovere ha ripercorso la storia di Romolo e Remo, anche per la serie tv la lingua utilizzata per la realizzazione è il protolatino. Tuttavia, il regista chiarisce: “La serie non ha nessuna parentela con il film. Il film era il racconto della costruzione del potere, mentre in queste dieci puntate cerchiamo di capire cosa c’è davvero dietro un momento della storia fondamentale, in cui qualcosa cambia.”
Fra storia, leggenda e rivoluzione, #Romulus l’epico racconto della nascita di Roma nella nuova produzione originale Sky, una serie di Matteo Rovere. pic.twitter.com/evrsGNhcsC
— Sky Atlantic Italia (@SkyAtlanticIT) May 29, 2019
Sky e Cattleya producono insieme questa complicata e articolata serie insieme a Groenlandia. Questa sarà diretta oltre che da Matteo Rovere, anche da Michele Alhaique e Enrico Maria Artale. «Noi cerchiamo di fare un racconto un realistico – spiega Rovere – Il mio intento è di portare lo spettatore in quella realtà dove non mancano gli elementi di violenza, sessualità, scontri, guerre, morti. Ma né Sky né Cattleya hanno paura».
Fra storia, leggenda e rivoluzione, la nascita di Roma come non è mai stata raccontata.#Romulus, una serie di Matteo Rovere, prossimamente in esclusiva su Sky. pic.twitter.com/IXTbsqkAni
— Sky Atlantic Italia (@SkyAtlanticIT) July 15, 2019
Il cast di Romulus è formato da attori molto giovani. Andrea Arcangeli (The Startup, Trust) sarà il principe Iemos, il quale verrà spodestato dal trono e dovrà trovare un modo per ritornare al potere. La sua strada si incrocerà con quelle di Ilia, una vestale interpretata da Marianna Fontana (Indivisibili, Capri-Revolution), e con quello di Wiros, uno schiavo guerriero a cui dà il volto Francesco Di Napoli (La paranza dei bambini).