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Ready to Rock: How every concert should be

Durante lo scorso Cartoomics, abbiamo avuto la fortuna di scoprire un gioco divertentissimo, ideato e prodotto da Tommaso Bonetti, presentato la prima volta nel 2013. Si tratta di un boardgame intuitivo e brillante, rivolto a un pubblico di rockettari, ma anche a chi vuole trascorrere una piacevole mezzora, o una serata intera, perché una partita tira l'altra. Se siete mai stati a un concerto, sapete bene cosa aspettarvi: fiumi di birra, moshpit, bodysurfing… ma certo non possiamo andarci tutte le sere, quindi perché non riportare l'atmosfera sui nostri tavoli? 
L'idea di base di riprodurre un concerto è già di per sé entusiasmante, ma ogni dettaglio, le carte, lo scopo del gioco e perfino il packaging, sono tutti funzionali al ricreare il clima da live. A partire proprio dalla scatola infatti, si può montare facilmente un palco e partire dopo una breve preparazione a raggiungere l'obiettivo finale, ovvero avanzare dai gate di accesso fino al palco. 
Si decide chi comincia la partita pescando una tra le carte ticket: tra queste infatti si nasconde il Vip Pass, che permetterà di saltare la fila e iniziare per primi.  Fatto ciò, bisogna delimitare l'area di gioco, o meglio, l'arena dentro la quale si muoveranno i rockers: utilizzando tutte e nove le carte biglietto, si andrà a formare una V con i bracci rivolti verso il palco. 
Ora i giocatori possono cominciare a posizionare le proprie pedine, che tra l'altro sono dei plettri e donano un tocco ancora più musicale al tutto.  
Abbiamo detto che bisogna spostarsi da ciascun ingresso al palco, ma come? Il concetto è proprio quello di farsi largo tra la folla, quindi le 70 carte percorso, che vedono la rappresentazione di silhouette nere su sfondo verde e una strada che separa la massa, vanno messe in sequenza per creare il proprio tragitto, sfruttando anche quelle degli avversari, purché ci siano pedine a occuparle. Un aspetto intelligente del gioco è proprio il suo tener conto effettivamente della realtà; dopo essere passati da un punto, non ha senso che la folla rimanga divisa su più lati, quindi la gente si riavvicina a ricomporsi in blob indistinto. Se però avete mai provato ad arrivare dalle ultime file fino alle prime durante un vero concerto, sapete bene che non è così semplice: bisogna stare attenti all'eventuale pogo che si scatena all'improvviso durante un momento particolare di una canzone. Oppure bisogna fare attenzione ai bodysurfer e ai loro anfibi incrostati di fango: non è affatto piacevole quando vi arrivano in testa. 
Questi e altri inconvenienti sono raffigurati sulle carte flash, con foto vere su fondo grigio, che mescolate alle carte percorso, possono casualmente andare a essere giocate come impedimento nei confronti degli altri partecipanti: ed è qui che si scatena la fantasia (anche se in realtà si tratta sempre di vita vera in un certo senso). Troviamo carte spassosissime, come la carta coda al bagno chimico, direttamente derivata dalla carta piss stop; oppure i vantaggi garantiti dalle flashing tits e ancora la carta bodysurfing che permette di superare gli ostacoli sul proprio percorso, ovvero le carte muro. A queste prime due tipologie, si aggiunge infatti una terza categoria, rappresentata dalle 7 carte muro, come per esempio il pogo che fisicamente rende impossibile al rocker proseguire su quella strada ed è costretto a modificare e allungare il suo percorso, oppure deve giocare una specifica carta. Queste, a differenza delle carte flash, che vanno subito scartate, restano in campo fino a che una carta palco non decreta che sia giunta l'ora di smettere di prendersi a spallate perché è iniziata una ballad, e quindi tutti i muri si scartano. Nello specifico, le carte palco sono 12 e stanno in un mazzo a parte, hanno effetto su tutti i giocatori e possono essere messe in gioco solo grazie a determinate carte flash.
Ora che sapete tutti i segreti di un concerto, siete pronti per avanzare fino al palco, ma se non è tutto chiaro, su ogni carta c'è sempre la spiegazione e inoltre il regolamento, chiaro e conciso, è disponibile in ben quattro lingue.
Un suggerimento per rendere ancora più realistico il concerto: mettete uno smartphone all'interno della scatola/palco, l'effetto concerto sarà assicurato!

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