[Questo articolo contiene spoiler fumettistici da Avengers & X-Men: Axis #7 e Uncanny Avengers #4]
Da quando Scarlet Witch e Quicksilver hanno fatto il loro ingresso trionfale nel Marvel Cinematic Universe, con Age of Ultron, lo sviluppo della questione legata alla loro parentela con Magneto è stato semplificato di più in: “Nei fumetti erano figli di Magneto, ma visto che Marvel Studios non ha i diritti su di lui la cosa è stata brutalmente ignorata”. Per quanto questa affermazione possa avere un fondo di verità, la storia è in realtà estremamente più complessa di così, e la recente uscita di Uncanny Avengers #4 potrebbe avere finalmente concluso la diatriba, cambiando ancora le carte in tavola. Partiamo dal principio.
Nel 1964 i due vengono introdotti in X-Men #4 come due mutanti che Magneto ha salvato da qualche pericolo incombente, e che ha poi convinti/costretti a lavorare per lui. Si scopre poi più avanti che i due sono stati cresciuti da una coppia di nomadi: Django e Maria Maximoff, a cui l’Alto Evoluzionario li aveva affidati in fasce. Per chi non ha grande familiarità con i fumetti Marvel, l’Alto Evoluzionario è una sorta di potentissimo genetista, a cui piace manipolare il DNA e influenzare l’evoluzione, oltre ad avere tutta una serie di poteri più classici (super forza, rigenerazione). Con questo episodio la loro storia si interrompe per un po’, per riprendere con nuovi sviluppi nel 1974 (Giant-Size Avengers #1) dove si viene a sapere che i gemelli sarebbero figli di Trottola (avete letto bene) e Miss America, la quale è morta nel darli alla luce, mentre Trottola sarebbe scappato lasciando i bambini alla levatrice Bova (una mucca geneticamente modificata dall’Alto Evoluzionario).
Chiaro no? Quindi i gemelli sono figli di Trottola e Miss America. E invece no, perché Bova racconta a Quicksilver un'altra storia. Secondo questa nuova versione Wanda e Pietro sono figli di Magda (e Magneto il quale però non era a conoscenza della gravidanza), la quale è andata a partorire da Bova perché spaventata dai poteri del marito. Dopo il parto Magda fugge da sola (e muore nel tentativo) dopo aver affidato i bambini alla balia bovina. Bova si trova di lì a poco ad assistere nel parto Miss America, che però dà alla luce un figlio nato morto, e muore lei stessa. L’Alto Evoluzionario e Bova pensano quindi che sia una buona idea affidare questi potenti gemelli a Trottola facendogli credere che siano figli suoi. Il candidato padre però, come abbiamo detto, fugge. A questo punto l’Alto Evoluzionario, a corto di parenti adottivi, affida i pargoli ai Maximoff, e tutto torna.
Molti anni dopo, in Vision & Scarlet Witch #4 del 1983, Magneto scopre tutta questa contorta storia, la accetta come vera e va a trovare i suoi riscoperti figli, che gli hanno ormai dato anche dei nipotini.
Ancora una volta sembra che tutto torni, ma chiaramente non è così, perchè se così fosse la vita sarebbe troppo facile. Infatti in Avengers & X-Men: Axis #7 dello scorso novembre, Scarlet comunica candidamente a Magneto che: “È tutta una bugia, la tua vita, tutto è una bugia! Sei stato usato, il grande Magneto una pedina nel gioco di qualcun altro. Non hai una famiglia, Magnus!”. Soltanto una piccola anticipazione di ciò che abbiamo scoperto in Uncanny Avengers #4 di una decina di giorni fa. In questa uscita l’Alto Evoluzionario ha rivelato ai gemelli che i loro genitori sono semplicemente Django e Marya Maximoff, ai quali egli stesso li ha sottratti per condurre su di loro esperimenti genetici. Esperimenti che lui stesso definisce un grosso insuccesso, e dopo i quali avrebbe restituito i gemelli ai legittimi genitori. Quindi niente legami con Magneto, niente genitori mutanti.
Le vere motivazioni di questa modifica possono essere solo speculate, che si tratti di un plot twist come già ne abbiamo visti tanti nella loro vicenda o di una scelta definitiva motivata dalla necessità di allinearsi all’universo cinematografico, non ci è dato saperlo. In fin dei conti per adesso possiamo dire che Scarlet Witch e Quicksilver non sono figli di Magneto, ma chissà se mai a questo dibattito si potrà porre la parola fine.