Quando è arrivata Strappare lungo i bordi, la prima (dato che non è più l’unica) serie di Zerocalcare per Netflix è stata un successo straordinario. I dubbi che accompagnano operazioni ardite come questa spazzati via e al di là di sterili polemiche – come quelle sulla cadenza romana del protagonista – i più l’hanno acclamata. Così era solo questione di tempo prima che arrivasse un seguito di qualche tipo. Questo mondo non mi renderà cattivo, questo il titolo della nuova serie Netflix di Zerocalcare, non è un sequel, ma non è neanche completamente nuova. Insomma, è proprio come un nuovo libro dell’autore. Noi abbiamo visto i primi quattro episodi in anteprima e possiamo raccontarvi un po’ com’è andata…
Questo mondo non mi renderà cattivo, di cosa parla?
Di base questa nuova serie riprende molto da quella precedente e in generale dalla produzione di Zerocalcare. Tornano naturalmente i personaggi che hanno caratterizzato Strappare lungo i bordi, come Secco e Sarah, oltre naturalmente al protagonista e il suo fidato compagno Armadillo. Così come torna l’espediente narrativo del racconto. Non più al generico pubblico, ma durante un interrogatorio in caserma.
Ritorna così lo stile ironico, la narrazione piena di parentesi, riferimenti alla cultura pop dove possibile e teorie intricate sull’esistenza che gli spettatori di Strappare lungo i bordi e ancora di più i lettori di Zerocalcare conoscono alla perfezione. Tutto in una linea continua che attraversa imperterrita i diversi media, adattandosi ma mai piegandosi o cambiando davvero.
Ci sono però alcune differenze rispetto alla serie precedente, che è bene sottolineare. Innanzitutto, c’è un distacco molto più netto dalla produzione letteraria di Zerocalcare. Se Strappare lungo i bordi aveva qualche sovrapposizione con La profezia dell’armadillo (pur non essendone un adattamento diretto), qui ci troviamo in un ambiente completamente nuovo.
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Non solo, ma c’è una concreta evoluzione degli argomenti trattati. Se la prima serie animata affrontava una storia fondamentalmente personale, qui lo sguardo si allarga, andando a ricomprendere altre tematiche. Tutti elementi che chi ha letto Zerocalcare conoscerà bene, ma che qui vengono raccontati con profondità, sviscerati nei dettagli. E a volte colpiscono davvero duramente.
La seconda serie o il sedicesimo libro?
Scrivendo questo sottotitolo, abbiamo avuto difficoltà a definire il numero del libro, interrogandoci su cosa effettivamente considerare come tale e quali opere escludere dal conteggio. È senza dubbio impressionante riflettere su quanto sia ampia la produzione di questo autore in “soli” dodici anni, da quel debutto nel 2011. Tanto più che quel “sedicesimo” è frutto di una numerazione estremamente conservativa.
In ogni caso, come si accennava più sopra, Questo mondo non mi renderà cattivo è una naturalissima prosecuzione della produzione di Zerocalcare, dentro e fuori Netflix. L’impressione è la stessa di quando torniamo dalla libreria, dalla fiera o dalla fumetteria con un nuovo volume di questo autore, pronti a lanciarci in una nuova storia tra le vie di Rebibbia.
A rafforzare tutto questo sono i riferimenti che spuntano qua e là, che mostrano alcuni dei personaggi che abbiamo conosciuto e amato nelle pagine dei fumetti. Piccoli richiami che premiano chi ha seguito questo autore nel corso della sua produzione, ma che non limitano in alcun modo la godibilità per chi è ancora agli inizi di questo viaggio.
Tanto che, come virtualmente ogni libro di Zerocalcare, anche Questo mondo non mi renderà cattivo non richiede alcuna conoscenza pregressa, neanche del precedente progetto per Netflix. Questo anche per il pregio principale dell’autore: quello di sapere scavare nelle vicende andando oltre l’aspetto superficiale per estrarne il significato universale. E così anche un racconto così apparentemente radicato nel suo territorio diventa capace di colpire spettatori di ogni tipo.
Questo mondo non mi renderà cattivo è perfetto per chi ama Zerocalcare
In apertura dicevamo di aver visto solamente i primi quattro episodi di questo show, su sei totali. Il giudizio quindi è necessariamente incompleto, mancando del finale. Tuttavia ci sentiamo di promuovere comunque la serie, contando sul fatto che le premesse per una conclusione di grande impatto ci siano tutte e che non vediamo l’ora di scoprirle da quando abbiamo chiuso la quarta puntata.
Nel complesso, quello che si può dire è che Questo mondo non mi renderà cattivo è il proseguimento perfetto del percorso iniziato con Strappare lungo i bordi, osando di più da un punto di vista produttivo e portando avanti lo stesso approccio. Quindi, se avete amato la prima serie molto probabilmente resterete soddisfatti anche da questa seconda. Se invece siete tra chi non ha apprezzato… L’unico consiglio che possiamo darvi è di provare ancora!
Questo mondo non mi renderà cattivo sarà disponibile su Netflix a partire dal 9 giugno.
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