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Quando la Traduzione Stravolge il Nome

Per apprezzare al meglio un film, un romanzo, fumetto, o una serie tv di produzione non italiana, la scelta migliore sarebbe quella di optare per vederli o leggerli in lingua originale. Non solo per godere al meglio delle performance degli attori, per quanto riguarda film e serial, la cui voce in tutte le sue sfumature è, a nostro giudizio, parte fondamentale della recitazione, ma anche per meglio capire lo stile di scrittura e impostazione di scrittori e fumettisti.
Capita quindi (ma non sempre) che durante il lavoro di traduzione, a causa di scelte errate, o di negligenza da parte degli addetti ai lavori, nomi di persona, di luoghi e cose (per non parlare di veri e propri periodi fondamentali), vengano clamorosamente violentati, italianizzando là dove non ve ne sarebbe alcuna necessità. 
Vero è anche che a volte è impossibile mantenere le scelte originali. 
In Harry Potter, la fortunata saga fantasy di JK Rowling, la traduzione di nomi, luoghi e persone è stata pesante, ma le quattro case di Hogwarts, Gryffindor, Slytherin, Hufflepuff e Ravenclaw non sarebbero state semplici da rendere, e si optò per Grifondoro, Serperverde, Tassorosso e Corvonero, una scelta nel complesso buona, anche se da molti ritenuta discutibile.
Oggi ci concentriamo sui nomi di personaggi, citando anche esempi di traduzione e adattamento (che non sono la stessa cosa) di luoghi e cose.
Il primo che ci viene in mente riguarda lui, il malvagio per eccellenza, protagonista assoluto delle trilogie Star Wars. Stiamo parlando di Darth Vader, italianizzato dai doppiatori della trilogia originale in Dart Fener. Si è deciso di mantenere Dart Fener anche nella nuova trilogia. Giusto o Sbagliato? Darth Vader sembra chiaramente un richiamo a Dark Father. E infatti, essendo il padre di Luke Skywalker passato al Lato Oscuro, la similitudine era perfetta. Con Dart Fener si perde questa assonanza.
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Nei Fumetti e nei Romanzi? Nel primo caso, tralasciando i vari Spiderman/Uomo Ragno ecc., il caso più importante è sicuramente quello che riguarda i principali protagonisti dei primi film e fumetti della Disney. Mickey Mouse, ovvero Topolino, è l’esempio più importante, passando per i vari Scrooge McDuck/Zio Paperone, e Donald Duck/Paperino. Una traduzione invasiva si ripresentò anche in alcuni film Disney, quali Cinderella/Cenerentola, Snow White/Biancaneve (presa delle novelle dei Grimm, dove si chiamava Sneewittchen) e altri ancora.
Nei manga e relativi anime, vedi Dragon Ball e I Cavalieri dello Zodiaco/Saint Seiya, stesso problema. Nel primo i nomi: Maestro Muten/Genio delle Tartarughe, Crilin/Crili, Tensinhan/Tensing, Rif/Jiaozi e così via. Nel secondo, oltre i nomi (Seiya/Pegasus, Crystal/Hyoga, Sirio/Shiryu, ecc.), anche le armature: Gold Cloth/Armatura d'Oro, e via dicendo.
Nei romanzi (e nei vari adeguamenti cinematografici e televisivi), la mannaia della traduzione è stata implacabile. Per Harry Potter dovremmo fare un pezzo a parte. I nomi di alcuni personaggi principali sono stati completamente cambiati. Albus Dumbledore/Albus Silente, Severus Snape/Severus Piton, Minerva McGonagall/Minerva McGranitt. Anche il vero nome di Voldemort, probabilmente il miglior villain di sempre, è stato cambiato, da Tom Marvolo Riddle a Tom Orvoloson Riddle. Il problema è che la Rowling ha creato dei giochi di parole con i nomi originali (Hogwarts/ Ghost War, Tom Marvolo Riddle/ I am Lord Voldemort, o Severus Snape/Perseus Evans e altri ancora), che nella traduzione spariscono (tranne che per Voldemort, infatti Tom Marvolo Riddle = Son Io Lord Voldemort). E tra virgolette a noi è andata bene. Pensate che il Francia hanno tradotto Hogwarts con Poudlard!
Nella serie di romanzi di JRR Martin Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, così come l’adattamento televisivo Game of Thrones, vale lo stesso discorso. Già il titolo è un errore; A Song of Ice and Fire, riferito alla canzone composta da Raeghar Targaryen stride con il titolo italiano. Per non parlare di Hand of the King, letteralmente la Mano del Re, tradotto come Primo Cavaliere. Ci può stare, ma anche in questo caso si perdono delle sottigliezze. I luoghi, come Kings Landing, Winterfell e the Wall, sono stati cambiati in Approdo del Re, Grande Inverno e la Barriera. Anche nei libri di Terry Brooks sulla saga di Shannara ci sono molte traduzioni dall’originale, anche se la vecchia versione non è male; e soprattutto per quanto riguarda i luoghi, suona (in alcuni casi) bene, 
In conclusione, la traduzione può funzionare o no, ma molto dipende dalla soggettività delle persone, alle quali può piacere o meno, seguendo un fattore nostalgico o coerente. A voi la scelta!

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