Il 15 luglio 2016 arrivava ufficialmente in Italia Pokémon GO, gioco per mobile che per settimane ha fatto parlare di sé in tutto il mondo. Nel caso foste vissuti sotto ad un sasso: si trattava, e tutt'ora si tratta, di un titolo che consente, tramite l'uso della localizzazione GPS, di muoversi letteralmente nello spazio e andare a caccia di Pokémon grazie all’uso della realtà aumentata.
Ne avevamo già parlato poco tempo dopo l'uscita, ed è arrivato il momento di tirare le somme ad un anno di distanza.
Cominciamo immediatamente con una considerazione piuttosto cruda: per gran parte dei fan, Pokémon GO si è rivelato una grossa delusione. No, non ci riferiamo a chi si aspettava scenari simili a quelli ventilati nell'esageratissimo trailer.
Che Pokémon GO avrebbe progressivamente perso utenza era chiaro ed evidente fin dall'inizio, come sempre per quanto riguarda fenomeni di tale portata, e certo non si tratta di qualcosa di cui rimproverare Niantic.
Tuttavia, ciò di cui è forse lecito risentirsi un po' è il modo in cui ha trattato il gioco, rilasciandolo in maniera fortemente incompleta, almeno in apparenza e…mantenendolo tale.
Intendiamoci: il gioco è tutt'altro che finito nel dimenticatoio, e sebbene il già citato enorme (ma normalissimo) calo di utenza, proprio nelle ultime settimane ha conosciuto una sorta di piccola rinascita, dovuta probabilmente in parte alle vacanze e al ritorno della bella stagione. Tuttavia il senso di incompletezza permane, soprattutto per via, come già accennato in tempi non sospetti, della mancanza di possibilità di interazione tra i vari giocatori, ad esempio con lotte in locale e scambi – funzioni promesse da tempo ma ancora non implementate.
È inoltre un dato di fatto che Niantic abbia fatto passare troppo tempo tra un aggiornamento e l'altro, introducendo ogni volta cambiamenti ben poco significativi – eccetto l'aggiunta dei Pokémon di seconda generazione e qualche piccolo evento per le festività.
Diciamo che, alla lunga, i continui annunci dell’azienda riguardo le “grosse novità” in arrivo “a breve”, che di fatto si sono rivelate ben poca cosa, sono divenuti via via più comici, per non dire frustranti.
Ed in effetti, il nocciolo della questione sta proprio in questo: in un anno, se ci pensiamo bene, Pokémon GO è cambiato ben poco. Certamente, sono stati risolti i problemi di connettività, e proprio di recente è stata introdotta la nuova dinamica dei raid (grazie alla quale i giocatori possono “riunirsi” per combattere un boss comune presso le palestre), ma potete ben capire che rispetto alle promesse che erano state fatte, tutto ciò risulti abbastanza deludente.
Insomma, ad un anno di distanza, sebbene le piccole scintille di novità, è comunque impossibile non sentire un po’, un bel po’ di amaro in bocca per quello che Pokémon GO sarebbe potuto essere, ma non è stato.
C’è tuttavia di buono che Niantic sembrerebbe comunque star portando avanti il progetto, sebbene con tempistiche decisamente lunghe.
Forse per iniziare ad avere un po’ di soddisfazioni e di varietà dovremo attendere altri due o tre anni.
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Quanti nel corso dell’estate scorsa pensavano che sarebbe durato al di là dell’effetto “moda” amplificato dalla stagione estiva? Troppo semplice, mancanza di contenuti e funzioni. Ad ottobre già avevano perso tantissimi utenti. A gennaio praticamente non ne parlava piú nessuno.
Gli ingenui e basta, immagino.Però il potenziale per essere comunque un gioco di successo c’era, al di là della moda passeggera e del boom iniziale. Purtroppo non è stato sfruttato a dovere.
Non é stato sfruttato a dovere anche perché, forse, Niantic aveva già quello che voleva. Un successo fulminante e guadagni stratosferici in pochi giorni. Lo sviluppo di nuovi contenuti? Senza fretta….