La storia è nota: gli Evroniani, bellicosa razza di alieni succhia-emozioni, concentrano le proprie mire di conquista sulla Terra, pianeta virtualmente indifeso contro la sterminata e avanzatissima flotta di astronavi da guerra e il vasto esercito di irreprensibili guerrieri a disposizione di Evron.
A contrastare l'invasione solo un papero, il supereroe paperopolese per eccellenza. Paperinik.
Il nostro è aiutato in questo improbo compito da una pletora di nuovi alleati, che gli mettono a disposizione nuove, avveniristiche risorse: Uno, la più potente intelligenza artificiale mai creata, Lyla, droide proveniente dal futuro, Xadhoom, aliena mutante dai poteri quasi illimitati, e molti altri ancora.
Quello che abbiamo descritto fin qui è, ovviamente, il concept di quella meraviglia che è Paperinik New Adventures, pubblicazione di ormai parecchio tempo fa che ha visto la metamorfosi del Vendicatore Mascherato di martiniana memoria, armato di stivaletti a molla e improbabili pistole a raggi, in un supereroe high-tech protagonista di storie epiche, complesse e mature: Paperinik diventa Pikappa.
Sulla storia editoriale di PKNA non ci dilungheremo: ne abbiamo parlato spesso, e sicuramente avremo modo di parlarne ancora. Ciò di cui parliamo oggi è la storia inedita pubblicata nel numero 16 di Paperinik Appgrade, il tradizionale mensile Disney che raccoglie le storie più belle dell'alter ego di Paperino. Questa storia, disegnata da Vitale Mangiatordi e sceneggiata dal fantastico Tito Faraci, si intitola “Universo PK: Arrivano i mostri!”, è la prima di una breve serie che verrà pubblicata sempre sul mensile, la quale parte da una premessa semplice ma geniale, e ricca di implicazioni: cosa sarebbe accaduto se gli Evroniani avessero invaso una Paperopoli senza la Ducklair Tower, ovvero senza Pikappa a difenderla, ma solo il buon vecchio Paperinik?
Un'idea ricca di implicazioni, dicevamo: la serie di PKNA funzionava perchè la progressione del “grado di sfida” andava di pari passo ad una progressione del “livello” del protagonista, per usare dei termini da gioco di ruolo. Sì, gli Evroniani sono molto più pericolosi e potenti dei Bassotti…ma in compenso Pikappa può contare su un arsenale di nuovi trucchi tali da rendere il confronto (quasi) pari. Questa storia ci presenta invece un drammatico dislivello fra la forza dei nemici e la preparazione di Paperinik. Ricordate il primo incontro con dei Coolflames, nel Numero Zero? Paperinik era completamente spiazzato da dei nemici contro cui le sue armi “fanno cilecca”. La situazione si risolve solo con l'intervento di Uno. Non è un caso se questo stesso episodio è ripreso, quasi alla perfezione, nella storia di Faraci. L'esito, però, è differente. Paperinik, costretto a ripiegare con la coda fra le gambe, corre a chiedere aiuto all'unica persona a cui riesce a pensare, ovvero…il buon, vecchio Archimede Pitagorico. E lo stesso discorso avviene anche con la ricerca delle necessarie risorse economiche: Pikappa poteva contare su un afflusso virtualmente infinito di fondi grazie ai depositi di Everett Ducklair, ma Paperinik…Paperinik è costretto a rivolgersi a qualcun altro per finanziare il proprio upgrade. A chi chiederà aiuto? Ma è ovvio: al papero più ricco di Paperopoli.
Questa storia è uno spettacolare esercizio di stile, sia dal punto di vista grafico (i rimandi ad Evroniani sono tantissimi) sia da quello della sceneggiatura. Tito Faraci da il suo meglio quando si tratta di costruire narrative che esplorano ambientazioni complesse, e non delude, anzi, strabilia, inserendo una geniale chicca dopo l'altra. Peraltro, Faraci aveva già avuto modo di sfiorare questi temi nella sua storia breve apparsa sullo Zero Barra Uno: il poetico momento in cui Pikappa dice addio al vecchio Archimede, ormai non più necessario nella sua nuova vita. Questa storia è anche un po' la risposta a quel momento, una rivincita di Archimede che finalmente può mostrarci cosa sa fare. In particolare è notevole il finale, di cui non vi diciamo nulla se non che vedrete Archie consegnare a Paperinik…la sua nuova automobile!
Non vediamo davvero l'ora di leggere le prossime puntate per goderci il dipanarsi di questo folle cross-over che, giusto per essere espliciti, è dichiaratamente una storia “what if”, in perfetto stile americano: non è da intendersi in continuity né con l'universo di PK né con la classica ambientazione di Paperinik. L'esistenza di questo ciclo di storie, poi, è una “prova indiziaria” di un certo interesse in fase di risveglio per l'universo di PKNA, idolatrato dai fan, amato da tutti quelli che vi hanno messo mano, ma finora piuttosto bistrattato dalla Disney. In coda alla storia c'è un'intervista a Faraci, che così risponde circa l'eventualità di un ritorno di Pikappa: “Quello che ho fatto non è un'alternativa a PK, è un'altra cosa, una cosa in più. Non pensate che questo annulli o sostituisca la possibilità di una nuova serie di PK. Ci stiamo lavorando!”
E con queste dolci parole di speranza concludiamo. Correte in edicola. Non ve ne pentirete.