Un Rinoceronte non fa una bella figura in bikini, lo sapete. A prescindere da questo però in me c'è un odio viscerale per l'estate, credo sia genetico… I fugaci e sabbiosi amori estivi, le pance piatte, quelle stupide infradito che renderebbero fragile un wrestler ma soprattutto “la piede fobia”.
L'arrogante stella del nostro sistema solare e' alla massima distanza dalla terra , all'afelio… il caldo deriva dall'inclinazione dei raggi sulla terra e ci ricorda che dobbiamo sudare, di colpo tutte le ragazze, di un ventaglio ampio d'età, si svestono.
Fin qui non c'è niente di male, ma come spesso accade l'esagerazione è esagerata e se l'esagerazione è esagerata: qui si sta esagerando.
Le ragazze in shorts, infradito e magliettine larghe e ariose che girano per i centri, per tutti i centri di tutte le città, superato giugno cominciano ad assomigliarsi un po' tutte.
Gambe nude che ciabattono per le piazze, con poca personalità e con il color del bronzo. Forse sono io troppo fissato con la parabola dell'unicità legata all'interesse suscitato, ma alla lunga non riesco più a distinguere una dall'altra.
Dimentichiamoci del caldo, delle zanzare e degli altri “comuni” e fin troppo lamentosi guai estivi, un altro grosso problema nasce da chi è affetto dall'appena battezzata “piedifobia”.
I piedi stanno lì, in basso e non fanno niente, nascosti per tutto il tempo tranne che d'estate e poi ecco che c'è la deflagrazione, un overload di unghie dipinte, dita, anelli e ciabatte.
E proprio come quando, al cinema, non resistiamo dallo sbirciare attraverso le mani una scena Horror nonostante ci faccia paura, mentre parliamo con uno dei suddetti “bronzi” continuiamo a ripetere: guardalo negli occhi, guardalo negli occhi, non abbassare la testa, non ci provare nemmeno, sguardo fisso.
Ma è sempre difficile esimersi dal guardare dentro l'abisso.
Fortunatamente però un Nerd non è particolarmente incline a quell'hobby di molti chiamato “vacanze”, almeno non nel senso classico del termine con ombrellone, sabbia e carne distesa al sole.
Una buona vacanza potrebbe essere un campeggio forzato per giocare di ruolo dal vivo, oppure un lungo viaggio dal sudaticcio letto fino alla propria “postazione” per giocare on-line.
Giocare on-line e incontrare altri Nerd in “vacanza” certo, potrebbe essere una soluzione ma dipende tutto da con chi hai passato la vita, sia essa di ruolo o “reale”.
C'è chi cresce con gli attori, impara a vivere, a indossare una maschera e si adatta, si abbronza. C'è chi cresce con i guerrieri, che siano di carta o bit poco importa, e impara a morire, morire socialmente forse, ma morire bene almeno.
Quindi l'estate accentua ancora di più il già ampio divario che passa fra noi e “gli altri” e proprio come in un'apocalisse “Romeriana” ci troviamo barricati in casa mentre i corpi di bronzo arrancano nelle strade e nelle piazze, a piedi nudi, a petto scoperto e chissà che altro.
Il virus, forse è la lozione solare che infetta le persone, termina dopo pochi mesi, senza bisogno di vaccini o bombe termonucleari, e forse un po' ci dispiace.
Le cosce si coprono e sbiadiscono, i piedi tornano nelle loro bare stringate e i Nerd, come margherite, spuntano dal terreno e si riprendono parte del mondo dopo il crollo della società.
Non che quando l'estate sarà finita la società diventerà più interessante di un gioco di ruolo, ma almeno l'epidemia sarà conclusa e potremo smettere di accarezzare il fucile a pompa.
Summer is coming quindi, anche se è già qui, perchè l'estate è come un'invasione di locuste, ogni giorno che si vive durante “lo sciame” si aspetta il successivo.
Alcuni aspettano solo per avvicinarsi di altre ventiquattro ore alla fine della stagione, altri perché attendono quel qualcosa che rende speciale un'estate e che non arriva mai. Mai.