Patlabor… Patlabor? Chi non conosce Patlabor? Ma soprattutto, perché ne parliamo? Capirete.
Patlabor, il cui nome per esteso è Polizia Mobile Patlabor, è un progetto sviluppato dallo studio creativo Headgear nel lontano 1988 e nacque con l'idea di creare un nuovo anime robotico.
Dicevamo, il progetto Patlabor comprende una serie manga, due serie di OAV, un anime per la televisione, tre lungometraggi animati e uno svariato numero di modelli e gadget di qualunque tipo Non dimentichiamo che le poste giapponesi hanno pure dedicato, al fenomeno Patlabor, una serie limitata di francobolli, fate caso che solo gli anime o manga di enorme successo hanno avuto questa onorificenza.
Reggere il confronto con altri anime mecha, quali Gundam e tutte le sue serie, Daitarn 3 e Mazinga Z non è facile. Eppure Patlabor ha avuto un successo mondiale.
Non parliamo di robottoni ma soffermiamoci su Patlabor.
I Labor, così vengono chiamati qui i robot, sono inizialmente delle comuni macchine pensate e costruite per le industrie e per aiutare l'uomo nei lavori pesanti. Andava (va) tutto bene e si viveva in un mondo ideale, fintanto che alcune persone iniziano a utilizzare i Labor per altri scopi.
Queste persone hanno intravisto nei Labor il loro potenziale criminale e li sfruttano per commettere le loro cattive azioni. Per questo motivo la polizia decide di combattere il fuoco con il fuoco e per combattere questi robot-criminali hanno aperto un nuovo reparto chiamato, appunto, Patlabor.
Quindi, per essere concisi, i Patlabor sono quei mecha che aiutano la polizia di Tokyo nel loro lavoro.
Patlabor è ambientato in un ormai lontano 1998, ricordiamo che è stato scritto nel 1988 e gli autori avevano grandi aspettative nell'umanità e nella tecnologia, e, come abbiamo già accennato, le vicende si svolgono nella "futuristica" città di Tokyo, la cui comunità è impegnata anima e corpo nel Progetto Babylon, un'ambiziosa opera ingegneristica.
In un periodo in cui l'altissima densità di popolazione era ritenuta probabilmente un problema per il Giappone, cercavano di risolverlo togliendo spazio all'oceano che circonda l'isola tramite complicatissimi sistemi di dighe e ponti. Ed è qui che entrano in gioco i famosi Labor.
Cosa c'è meglio di un robot per aiutare nella costruzione di opere ingegneristiche di mastodontiche proporzioni?
Come già detto, parallelamente all'utilizzo e allo sviluppo del Labor nelle costruzioni, il mondo criminale sfrutta e utilizza questi robot per le loro cattive azioni.
Unite il potenziale dei Labor-criminali a una folla di persone scontente: da una parte ci sono gli operai che vedono il loro posto di lavoro rubato da delle macchine e dall'altra ci sono degli ecoterroristi a cui non va a genio rendere Tokyo una sorta di nipponica Venezia.
Ed è qui che entrano in gioco i Patlabor, parola composta che unisce la parola Patrol a Labor, ovvero una sezione della Polizia Mobile di nuova generazione.
Questo, in breve, è lo scenario in cui si svolgono tutte le vicende di Patlabor… non spoileriamo niente di più sulla trama, questa sta a voi scoprirla.
Ma cos'ha di differente Patlabor da altre serie come Mazinga Z, Daitarn 3, Gundam, Goldrake, Aquarion, Daltanius, Full Metal Panic!, Neon Genesis Evangelion, I cieli di Escaflowne, Jeeg e molti molti altri?
In Patlabor non ci sono i classici super robot mega invincibili, non ci sono scontri all'ultimo sangue per salvare il pianeta dalla solita minaccia aliena e soprattutto non ci sono armi micidiali, infatti i Patlabor hanno in dotazione un'arma che sembra la Colt Python 357 Magnum di Ryo Saeba in City Hunter piuttosto che cannoni a impulsi elettromagnetici.
Inoltre, la tecnologia con cui sono stati costruiti i Labor non è molto lontana dalla nostra attuale, potete vedere i Labor come delle evolute macchine da cantiere.
La trama e le vicende in generale non si focalizzano, sempre a differenza delle altre serie sui mecha, sui robot ma bensì sulla via privata dei protagonisti, ovvero i membri del corpo di Polizia Mobile che pilotano i Patlabor, e sulle loro relazioni nei confronti del mondo criminale. In particolar modo viene dedicata molta attenzione alle complesse vicende riguardanti il Progetto Babylon.
Probabilmente Patlabor peccherà in azione e sparatorie ma vi assicuriamo che l'intreccio di vicende è molto più complesso di quanto vi abbiamo accennato e inoltre l'idea, forse geniale o forse sbagliata, di scegliere come ambientazione temporale un futuro prossimo, in cui si ipotizza un'evoluzione tecnologica abbastanza avanzata da permettere la realizzazione di grandi robot ma non così avanzata da permettere la realizzazione di armi o di equipaggiamenti straordinari e scenografici, aggiunge un tocco di speranzoso realismo alla storia.
Dopo aver visto Patlabor vi chiederete perché la Polizia non ha ancora adottato dei robot per combattere la criminialità!