Candidato all’Oscar come Miglior film, Past Lives è il primo film di Celine Song, che debutta ufficialmente dietro la macchina da presa. Si tratta di un racconto leggiadro, su una storia d’amore che attraversa gli anni, i confini e (forse) anche le vite. Ma soprattutto, è un’opera che si insinua nello spettatore, apoteosi dello show don’t tell, lasciando una traccia profonda del suo passaggio. Spiegarlo a parole non è semplice, ma è proprio questa la sfida di questa recensione di Past Lives.
Past Lives: recensione del film di Celine Song
Ci sono storie d’amore che nascono letteralmente sui banchi di scuola, quando ancora non sai definire quel sentimento. Questo è quello che succede a Na Young e Hae Sung due giovanissimi compagni di classe di Seoul. Ma proprio mentre questi sentimenti si sviluppano, la vita si mette di mezzo. La famiglia della ragazza infatti ha deciso di lasciare la Corea per vivere in Canada.
Flashforward. Sono passati anni ed è passata acqua sotto i ponti. Na Young è un’altra persona, ora si chiama Nora Moon, vive a New York, il suo coreano si è arrugginito e sogna il Pulitzer. Il ricordo del suo amico d’infanzia si riaccende improvvisamente quando scopre che lui la sta ancora cercando, sfruttando le opportunità offerte dai social network. E da lì, ritrova un rapporto che sembrava sepolto dagli anni.
Il fascino di Past Lives sta tutto lì, in quel leggerissimo non detto dove cammina il film. C’è una storia immensa nascosta tra le righe, nell’angolo remoto di uno sguardo, in un sorriso che a volte nasconde la felicità e a volte la tristezza. E così vediamo svilupparsi le vite di Nora e Hae Sung davanti ai nostri occhi, cercando di ricostruire cosa ci sia davvero dietro le loro parole.
Siamo un po’ come la coppia che sentiamo parlare all’inizio del film. Quelli che vedono tre persone al bancone di un bar e cercano di capire quali siano i rapporti tra di loro. Chi sia innamorato di chi, chi stia con chi, chi sia il terzo incomodo. Rispetto a loro abbiamo solo il vantaggio di avere più contesto, di sentire cosa si dicono, ma la risposta resta comunque difficile da estrapolare.
Celine Song racconta una storia lieve
Tra i primi aggettivi che ci vengono in mente per descrivere Past Lives troviamo “lieve”, “leggiadro” o comunque qualcosa che trasmetta l’idea di leggerezza. Di più, quasi di impalpabilità. Perché Celine Song riesce a trovare una via per raccontarci questa vicenda senza mai calcare la mano, senza cercare di estorcerci delle emozioni, sfiorando appena le corde del nostro cuore. Eppure…
Eppure una volta usciti dalla sala, sentiamo ancora addosso la storia di Nora e Hae Sung. Non solo, ma anche a distanza di giorni non ci ha lasciato. E ancora, già dentro la sala è riuscita a darci emozioni fortissime. Quasi come se questi due personaggi effettivamente avessero attraversato più vite, andando oltre i confini della loro storia.
E la potenza di tutto sta ancora una volta lì, in ciò che Celine Song non ci dice, ma riesce a farci percepire alla perfezione. A partire dai legami con il suo stesso vissuto. Non sappiamo esattamente quali elementi della storia di Nora vengano dalla fantasia di Celine Song e quali dalla sua vita. Ma è immediatamente evidente che si tratti di una vicenda autobiografica, che c’è qualcosa di profondamente personale in tutto questo. Non c’è bisogno di spiegarlo: ci arriva direttamente.
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E ci mostra una concezione dell’amore che è estremamente complessa. Che va oltre il semplice concetto del destino, dell’anima gemella, che si fa piegare dalla realtà, ma anche dall’immaginazione. E ci spiega che l’amore, così come la felicità, sono qualcosa di davvero complicato. E forse, la prospettiva di una vita non è sufficiente a comprenderli davvero.
Past Lives, la recensione: un film che parla dell’amore lucidamente
È difficile vedere quest’opera senza non sentire il richiamo a Linklater (oltre che a Joyce) e la sua trilogia Before. Ma il riferimento è solo indiretto e probabilmente non è stata davvero un’ispirazione per Celine Song. Semplicemente sono tutte opere e autori che hanno raccontato l’amore in maniera lucida, senza cinismo né romanticherie, parlando di come sia davvero. E cercando di mettere in scena quanto sia complicato.
Past Lives arriva in sala in Italia il 14 febbraio, a San Valentino, ma non va per questo preso come il film mieloso da accompagnare ai cioccolatini a forma di cuore. La storia di Nora e Hae Sung è capace di scavare dentro ciascuno di noi e toccare le corde giuste. È un’esperienza che non arriva con irruenza, non cerca di strapparci una reazione, ma che ha un impatto incredibile. E rimane addosso, a lungo. Forse per sempre, forse anche nelle prossime vite.