A Orgoglio Nerd non abbiamo coccodrilli. Non stiamo parlando dei grossi lucertoloni dentati (anche se non abbiamo nemmeno quelli), ma di qual tipo di articoli che ricordano i personaggi famosi quando se ne vanno, di solito scritti ben prima della loro morte, almeno nel caso di coloro per cui, vuoi per l'età avanzata, vuoi per le condizioni di salute, ci si aspetta di doverli usare presto.
Non ci piace l'idea di dover tenere sotto controllo lo stato di salute delle persone solo per essere pronti quando c'è da compiangerle. E talvolta, come in questo caso, ci piace ancora meno pensare ai nostri eroi come mortali, anziché come creature impervie allo scorrere del tempo.
Purtroppo, questo significa che quando la morte di qualcuno malauguratamente avviene, è molto facile che ci possa cogliere del tutto alla sprovvista, ed aumentarne l'impatto ancora di più. Significa che dobbiamo metterci alla tastiera e cercare qualcosa di intelligente da dire, sapendo che non ci riusciremo.
Perdonateci, quindi, se questo articolo non sarà all'altezza di altri nostri, e perdonateci se è tramite questo articolo che state venendo a sapere della notizia. Non è mai bello essere latori di brutte nuove.
Leonard Nimoy muore a 83 anni, a causa dell'aggravarsi di una malattia già molto grave di suo, la broncopneumopatia cronica ostruttiva. Nimoy ha passato la prima metà della sua vita come fumatore incallito, e i suoi polmoni non ricevevano abbastanza aria. Ha smesso di fumare trent'anni fa, ma come lui stesso ha dichiarato, non abbastanza presto: ha trascorso gli ultimi mesi dentro e fuori da un ospedale fino alla fatale giornata del 27 febbraio.
Siamo convinti che non ci sia la necessità di ricapitolare, come spesso ci troviamo a fare in questi casi, la straordinaria e prolifica carriera di attore di Leonard Nimoy: mai come nel suo caso si è potuto assistere alla quasi totale sovrapposizione dell'attore con il suo personaggio, tanto da fargli intitolare la sua prima autobiografia, del '75, “Io non sono Spock”, quasi si sentisse in dovere di mettere quel semplice concetto nero su bianco, a beneficio dei fan.
I fan, sconvolti da quell'imprevista piega degli eventi, l'hanno costretto a rettificare con la sua seconda autobiografia, del '95, intitolata “Io sono Spock”, in cui l'attore rendeva conto della sua vera e propria crisi di identità, risolta accettando il ruolo che Spock ha avuto nel forgiare il suo carattere, e viceversa, arrivando alla conclusione che i due formavano, se non una singola identità, senz'altro una simbiosi.
Vogliamo rendere giustizia, però, anche a tutti gli altri, numerosi, densissimi aspetti della prolifica carriera di Nimoy, al di fuori della plancia dell'Enterprise: abbiamo già ricordato il suo interesse per la scrittura, che lo ha portato anche a sceneggiare una serie di fumetti intitolata Primortals, da un'idea nata da una conversazione con nient'altri che Isaac Asimov. Ricordiamo anche la sua notevole carriera musicale: Nimoy ha pubblicato cinque album, iniziando con musiche e canzoni ispirate a Star Trek e pian piano emancipandosi e dedicandosi a progetti scollegati (non possiamo non citare la strepitosa Ballata di Bilbo Baggins, in epoca platealmente non sospetta, il ruolo di Galvatron o la sua recente apparizione nel video di Lazy Song di Bruno Mars. Si è anche interessato di fotografia, con i recenti The Full Body Project e Secret Selves.
Insomma. Nimoy ha vissuto una vita piena, interessante, straordinaria, e ci mancherà. Avrete già avuto modo di leggere il suo ultimo tweet, o se non vi è capitato, siamo sicuri che lo leggerete presto. Vogliamo invece ricordarlo con una citazione dall'episodio Yesteryear della serie animata di Star Trek:
“Every life comes to an end when time demands it. Loss of life is to be mourned, but only if the life was wasted”.
Sulla base delle parole del signor Spock in persona, quindi, scegliamo di non piangerne la scomparsa, ma di omaggiarlo celebrandone i successi, lo straordinario talento e la carica inesauribile di curiosità e di voglia di fare, esplorare, sperimentare e, soprattutto, ispirare.
LLAP
Da non perdere questa settimana su Orgoglionerd
📺Fallout è la migliore serie TV della storia di Prime Video: è il secondo titolo più visto di sempre
🧚I Due Fantagenitori tornano con un reboot (senza Timmy), ecco il trailer
🦹♂️Tutto quello che c’è da sapere sui camei dell’ultimo episodio di X-Men ’97
✒️ La nostra imperdibile newsletter Caffellattech! Iscriviti qui
🎧 Ma lo sai che anche Fjona ha la sua newsletter?! Iscriviti a SuggeriPODCAST!
📺 Trovi Fjona anche su RAI Play con Touch - Impronta digitale!
💌 Risolviamo i tuoi problemi di cuore con B1NARY
🎧 Ascolta il nostro imperdibile podcast Le vie del Tech
💸E trovi un po' di offerte interessanti su Telegram!
Riposa in pace Leonard, per me sarai sempre vivo!