Sappiamo che i puristi avranno già urlato “eresia”, mentre chi agogna solo un po' di azione e sangue si sarà già fatto l'idea di andare a vederlo….
Parliamo di Orgoglio e Pregiudizio e Zombie o PPZ, rivisitazione alquanto peculiare del famoso e splendido romanzo della scrittrice Jane Austen.
Il film tuttavia è tratto dal romanzo omonimo di Seth Graham Smith, pubblicato nel 2009.
In un'Inghilterra di inizio Ottocento una piaga maledetta colpisce le persone tramutandole in quelle creaturine piacevoli che sono gli zombie… e naturalmente il contagio non può fare altro che spargersi, alla ricerca di nuovi cervelli da degustare.
In questa ambientazione seguiamo la vita delle sorelle Bennet, cresciute dal padre allenandosi nelle arti mortali per potersi difendere dai pericoli dell'epoca in cui vivono.
Visti i -nostri - tempi che corrono era impossibile che un'idea come questa non divenisse film, cavalcando l'onda creata dall'apocalisse zombie.
Ciò che ci ha più piacevolmente colpito, è che l'ironia della Austen ne esce vittoriosa. Sono infatti le battute trascritte direttamente dal suo romanzo che scatenano l'ilarità in sala, come se fossero sketch freschi appena coniati per il divertimento del pubblico.
È anche questo che fa di uno scrittore un genio meritevole di essere ricordato, la capacità di creare un'opera che non invecchia mai.
Quando le prime volte si prende in mano Orgoglio e pregiudizio ci si aspetta uno di quei classici pesanti e noiosi, una storiella d'amore in un Inghilterra lontana. Piano piano, andando avanti, si scopre invece che Jane Austen ha precorso i tempi, ha messo insieme una diapositiva della società del suo tempo per nulla lusinghiera ma molto veritiera, il tutto con una chiave ironica che pochi hanno avuto in quel periodo. È riuscita a mascherare la critica in una storia d'amore che, come uno specchietto per le allodole, attira i lettori più ingenui. Una volta che si rimane intrappolati dalle parole e dall'arguzia, il gioco è fatto.
Il film in sé è appunto godibile perché ha una forte struttura di base su cui potersi appoggiare, se quella non fosse mai esistita sarebbe stato uno dei tanti film sugli zombie. Infatti è quando esce dal seminato, aggiungendo elementi in più (es. I cavalieri dell'Apocalisse), che si scade nella confusione.
Non è un caso, insomma, che i momenti di dialogo siano più coinvolgenti di quelli d'azione.
Tuttavia la prima entrata in scena delle sorelle Bennet pronte al combattimento l'hype sale, e ci si aspettano risse appaganti.
Matt Smith, per quanto personaggio relativamente secondario e decisamente molesto, riesce a catturare il pubblico con i suoi modi solari e spigliati. Aggiunge un tocco in più, rubando la scena ai protagonisti.
Vedere Charles Dance e Lena Hadley insieme, purtroppo per loro, li fa uscire dal personaggio per farli tornare sul Trono di Spade. Soprattutto Lady Catherine ci lascia con un senso di insoddisfazione poiché dipinta come una grande combattente, un'eroina epica e imbattuta, eppure non ci mostrano mai un suo combattimento.
Alcune scelte del buon Darcy sono opinabili e non sempre felici, soprattutto verso la fine, e usciti dalla sala ancora ci si chiede per quale ragione abbia agito in un certo modo. Allo stesso attore, Sam Ridley, manca un po' di mordente, ma purtroppo si sa, Mr Darcy non è un ruolo facile da impersonare. Comunque verso metà film ci si abitua e si smette di pensare a chi altri avrebbero potuto offrire la parte.
Speriamo che il film aiuti, in qualche modo contorto ma efficace, ad avvicinare qualcuno in più al romanzo da cui tutto è nato.
Ciò che non muore mai, in sostanza, è la grandezza di una geniale scrittrice.
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Ammetto di essere molto scettico su questo film, principalmente per via dei trailer, che mi fanno temere lo stiano affrontando nel modo sbagliato. Il libro è la parodia di Pride and Prejucide capitolo per capitolo, a volte frase per frase. È questo che lo rende geniale e assolutamente piacevole e coinvolgente da leggere. 😀 Allo stesso modo, un buon adattamento cinematografico dovrebbe essere una parodia del film passo per passo tenendo presente il libro, mentre (sempre dal trailer) questo mi pareva un generico film sugli zombie… Se però mi dite che non è così e che ci sono, anzi “battute trascritte direttamente dal suo romanzo”, non vedo l’ora di entrare in sala a vederlo. 😀
Innanzitutto, grazie per l’articolo, lo aspettavo con trepidazione.
Sapere poi, che il film è godibile e non “uccide” la fonte da cui proviene è per me una notizia di assoluto rilievo e gioia; personalmente ero scettico a riguardo, ma ora credo che andrò al cinema a gustarmelo con occhi diversi e meno nervosismo.