Intrattenimento

Orgoglio Nerd VS Salone del Libro 2012

Torino, cinque giorni da Giovedì 10 a Lunedì 14 Maggio. Spazio Lingotto Fiere, semplice da raggiungere via metro dalla stazione (con sollievo dei tanti pendolari). Caffè (letterario), musica, zona videogiochi ma soprattutto libri, innumerevoli libri, che siano di carta o di byte. E' il Salone Internazionale del Libro 2012, un appuntamento annuale che Orgoglio Nerd non ha voluto mancare e che pare essersi rivelato un successo rivelatore. Quasi 318.000 visitatori che mostrano come il Salone non abbia perso ingressi dall'anno scorso.  
Insomma: c'è voglia di cultura nonostante tutto, quindi nonostante la crisi, il 2012, i Maya e “non ci sono più i libri di una volta”? Sicuramente è un buon segno che se di scrittori e poeti in erba sono pieni l'Italia e il mondo, persone interessate a leggere, a informarsi, a incontrare e incontrarsi attraverso i libri ce ne sono ancora. Perdonate la retorica, ma al pessimismo che vede cultura sfasciata ovunque bisogna rispondere con occasioni come questa, in cui non è che basta darci pacche sulle spalle a vicenda perché leggiamo (e siamo fieramente Nerd) ed è finità lì, ma c'è una tale quantità di proposte, di gente che parla, di spunti che crediamo che inevitabilmente uno torni a casa con almeno un'idea in più incastrata come la proverbiale pulce nell'orecchio. E fortunatamente la fiera è organizzata bene, in modo che alla vastità non corrisponda un'atmosfera invivibile e fatta di persone premute peggio di sardine, ma anzi che tra gli spazi larghi tra gli stand ci si possa anche fermare, posare la borsa o zaino e guardare attorno in un attimo di meritata calma.
(Nota a latere: in occasione della Play di Modena questo redattore ha già avuto modo di lodare l'ordine e vivibilità della fiera, sempre più convinto che un evento fieristico come si deve – e dei visitatori Nerd e non come si deve – abbiano bisogno prima di tutto di un bel clima interno che renda rilassato il girovagare e attiri visitatori di ogni tipo. Siete liberi di considerarla una sua ossessione personale o essere d'accordo).
Il Salone era vasto, tutto in un solo, continuo ambiente, di quelle estensioni che hanno bisogno davvero di una mappa pena il trovarti a vagare per mezz'ora nello stesso giro di stand (col naso in mezzo ai libri ci vuole abbastanza tempo per accorgerti che stai passando negli stessi posti nell'ultima mezz'ora). E in mezzo a questa vastità è passato di tutto: filosofi della scienza che discorrono di tradimento (il professor Giulio Giorello, un altro che definiremmo volentieri Nerd d'eccezione oltre che dichiarato appassionato di fumetto), il noir, Deadpool (questi ultimi due assieme, parola di Victor Gischler), celebrità letterarie italiane (da Niccolò Ammaniti ad Enrico Brizzi, protagonista di un'amabile lettura sull'infanzia) e internazionali (il padre del giallo nordico Henning Mankell, Patrick McGrath, ) e continue proiezioni al futuro. Qualche esempio: realtà aumentata, il futuro dell'editoria, il ruolo di internet sia per i libri sia per la società e i giovani, la massiccia presenza di Amazon e Sony coi loro e-reader. E' passata l'idea di una scena editoriale e letteraria che sta cercando di affrontare il futuro senza farsi cogliere impreparata. Molti editori, dalle grandi case editrici a quelle più Nerd-friendly (J-Pop e BD,  Multiplayer, Tunuè… ), molti, fin troppi ospiti da non poterli seguire tutti e anche molte esperienze dedicate a bambini e ragazzi: insomma, tanta carne al fuoco per tutti.
E quindi spazio per la cultura e occasioni per non tingersi di troppo pessimismo le vediamo: certo non basteranno grandi personalità in conferenze di un'oretta a salvare tutto ma, come scritto, il Salone si è confermato come un grande polo di informazione e confronto, possibilmente da godersi in più di un giorno con meno fretta e dispersività. Le riflessioni le abbiamo fatte, il resoconto pure. Il Salone è un evento a cui con molto piacere non mancheremo il prossimo anno, sperando anzi che la qualità migliori ulteriormente. 
Qualche altro Nerd c'era?

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