I cambiamenti portano con se incertezza, e non è detto che vadano da subito nella direzione giusta.
Si potrebbe riassumere così la storia del formato Standard di Magic degli ultimi tre anni. Un formato stravolto da modifiche di struttura, liste di carte bandite e mazzi dominanti che in poche settimane diventavano carta straccia.
L’ultimo capitolo di questa travagliata storia richiama direttamente un precedente articolo che aveva le stesse premesse.
“Metamorfosi” allo Standard di Magic
È una calda giornata di fine agosto di quasi tre anni fa, nel 2014.
Avevo da poco ripreso a giocare a Magic dopo una sosta di alcuni anni. Per aggiornare le mie conoscenze ormai antiche del gioco, avevo iniziato a seguire la sezione Articoli del sito della Wizards.
L’apparizione, quel giorno, dell’articolo “La Metamorfosi” scritto da Mark Rosewater, head designer di Magic, era una bomba. Novello picconatore del sistema, Mark distruggeva in una volta sola due capisaldi di Magic.
Anzitutto spariva il “Set Base”. Set di ristampe annuale, l’ideale per i giocatori neofiti e, pur raramente, conteneva alcune carte buone anche per i veterani. Qualche esempio? Ira di Dio nella Decima Edizione, Fulmine in Magic 2011, Urborg, Tomba di Yawgmoth in Magic 2015.
Poi i blocchi passavano da due espansioni invece che tre. Una tradizione nata nel lontano 1996, con il blocco Mirage. Era stata già in parte rivista, con la modifica delle dimensioni delle singole espansioni. Ma stavolta veniva messa in discussione in maniera netta.
Conseguenza: una modifica nella struttura del formato Standard di Magic. Da qui in avanti le carte saranno valide nel formato per un massimo di 18 mesi, invece dei 24 canonici. Inoltre saranno presenti contemporaneamente tre blocchi invece dei consueti due.
Perché questo cambiamento? Rosewater spiega che le nelle analisi di mercato la terza espansione di ogni blocco era quella con meno appeal sul pubblico. Anche il core set, volendo essere d’interesse sia per giocatori esperti che per neofiti, risultava uno strano ibrido che non accontentava nessuno.
Inoltre si cerca di affrontare il “problema del Metagame”. In un mondo dove internet rende più veloce la diffusione delle informazioni, è molto più semplice raccogliere informazioni in breve tempo. Il formato è diventato una ricerca repentina delle 10- 15 carte che formano il mazzo vincente dell’ultimo Pro Tour. Ai tempi di Mirage, si poteva solo aspettare l’uscita in edicola di Oracolo, storico periodico interamente dedicato a Magic. Nel frattempo era probabilmente uscita una nuova espansione che cambiava tutto.
Metamorfosi 2.0 nello Standard di Magic
A distanza di tre anni da quell’annuncio, Mark Rosewater rispolvera il piccone dall’armadio e pubblica “Metamorfosi 2.0”.
Il contenuto è riassumibile con la frase di apertura: “Il passaggio al Modello a due blocchi (due blocchi all’anno, ognuno composto da un’espansione più ampia e una più piccola) ha riscosso successo sotto certi punti di vista, ma ha anche posto alcune sfide.”.
Mark spiega che con più blocchi in uscita nell’arco di un anno si riescono ad utilizzare diverse tematiche ed a spostare l’arco narrativo di Magic da un piano all’altro con più velocità. In termini di gioco, ciò si traduce in una maggiore variabilità dei tornei Draft e nell’inserimento dei “Mazzi Planeswalker” nei prodotti per giocatori non esperti.
Però Mark identifica una serie di “sfide”: i problemi emersi dopo il famoso annuncio di tre anni fa. Esamina questi problemi e porta 5 soluzioni:
- Il modello 3+1: Dal blocco successivo ad Ixalan (in uscita nella primavera del 2018) la vecchia struttura a blocchi verrà completamente rivista (di nuovo) con l’eliminazione anche della seconda espansione. Quindi dalla metà del 2018 ci saranno tre espansioni, tutte di dimensioni “grandi”, che corrisponderanno a tre blocchi a se stanti. In aggiunta, torna il Set Base! Si, proprio quello che era stato depennato tre anni fa!
- Torna il Set Base: Non apprezzi mai quello che hai finché non lo perdi! Torna il Set Base, in uscita ogni estate. Sarà pensato come set per neofiti e sarà utilizzato per stampare (o ristampare) carte che diano supporto alle meccaniche dei tre blocchi dell’anno, senza il vincolo del dover rispettare la coerenza narrativa che invece limita le altre espansioni
- Meno Guardiani: La Wizards ha deciso che già dalla prossima espansione ci saranno molti meno Planeswalker per ciascun set.
- Meno Capolavori: Abbiamo amato le terre di Zendicar, abbiamo apprezzato gli artefatti di Kaladesh, abbiamo… boh… le carte inserite in Amonkhet. Per poter tirare fuori qualcosa di sempre superlativo dal cilindro, la Wizards ha deciso che anche queste serie speciali di carte non saranno inserite in ogni espansione, ma soltanto saltuariamente.
- Nasce il team Progettazione di gioco: Negli ultimi anni si è ripetuto più volte un paradigma: esce una nuova espansione / nasce un mazzo dominante in Standard / viene bandita una delle carte motore di quel mazzo. Aetherworks Marvel, bandito solo pochi giorni fa, è l’ultimo di una lunga serie. Altri esempi sono Emrakul, the Promised End, Reflector Mage, Smuggler’s Copter. Senza contare il pasticcio del ban di Felidar Guardian, avvenuto una settimana dopo il regolare aggiornamento della “Banned & Restricted list”. Il Team Progettazione nasce con lo scopo di migliorare il processo di creazione dei set e le loro interazioni e quindi, si spera, ridurre il numero di carte bannate in Standard.
Conclusioni
Lo Standard di Magic è un formato difficile: richiede un costante aggiornamento, un “tenersi al passo” con le ultime uscite, capire come queste cambiano il tuo mazzo. Richiede inoltre un impegno economico non indifferente: il valore delle carte dello Standard fluttua notevolmente. Risente sia degli equilibri dettati dal pool di carte disponibili, sia dai ban di alcune combo particolari. Senza contare che, presto o tardi, il nocciolo del tuo mazzo ruota fuori dal formato e quindi non è più utilizzabile nei tornei.
La Wizards, con Metamorfosi 2.0 corregge il tiro, nel tentativo di mantenere i giocatori affezionati a questo formato.
Creare un team dedicato al controllo delle carte in uscita ed alle interazioni con le altre carte dello Standard è un bel segnale. Dare maggior sicurezza al giocatore agonistico che negli ultimi anni si è visto bandire carte fondamentali per il proprio mazzo, magari dopo averle acquistate nel mercato secondario a prezzi non proprio contenuti.
Se il team Progettazione vuole rassicurare il giocatore che il suo mazzo non verrà distrutto dalla Wizards dall’oggi al domani, la struttura 3+1 vuole garantire un po’ di varietà ad un formato che è diventato monotematico o quasi. Avere tre blocchi permette di esplorare meccanismi e strategie diverse. La possibile ristampa di carte fuori tema ma a supporto di meccaniche particolari, offerta dal ritorno del Set Base, spero garantirà la presenza di diverse strategie dominanti.
Staremo a vedere come queste novità influenzeranno il panorama torneistico. Si creeranno davvero diversi mazzi dominanti in equilibrio tra loro? In alternativa, appuntamento alla prossima picconata di Mark!
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