Santa Polenta! Con questo inserto speciale sugli insulti tradotti nel linguaggio dei fumetti finiva la precedente serie di Nirvana, fumetto italiano pubblicato da Panini Comics e realizzato dai due autori toscani Emiliano Pagani e Daniele Caluri, in arte i Paguri, che immagino molti conoscano per il grande Don Zauker, uno dei sacerdoti più amati d’Italia, che tutti vorrebbero come prossimo Papa. A pochi mesi dalla fine della prima stagione ecco che arriva il seguito forte del successo ottenuto dai numeri precedenti. Qui a fianco e ovviamente sul nostro canale youtube, potrete trovare la divertente intervista fatta ai Paguri a Lucca 2012, per conoscere pensieri, curiosità e aneddoti divertenti su Nirvana e i suoi due autori.
Ma torniamo al fumetto. Finalmente è uscito il primo numero della seconda stagione di Nirvana, ma di cosa parla questo fumetto?
Nella prima serie Ramiro Tango un ragazzo come tanti: disgraziato,disonesto, infame ecc. diventa l’unica persona che può incastrare l’intoccabile boss della mafia Carlos “occhio nero” Ronson, quindi l’ispettore Bud..ehm Buddha decide di inserirlo nel programma di protezione testimoni, per cui ogni volta viene creata una vita di copertura per Ramiro così da evitare che venga scoperto dagli sgherri del boss mafioso. Inutile dire che Ramiro, braccato appunto dai due violenti uomini di Ronson: Slobo e Golem, farà fallire ogni tentativo di copertura. Se non avete letto la prima serie e volete recuperarla fermatevi qua:
Avevamo lasciato Ramiro che dopo essere stato rinchiuso insieme a Ronson nella casa del Grande Fratello era riuscito a fuggire senza lasciare traccia (o meglio le tracce c’erano e anche belle puzzolenti), Ronson vincendo il Grande Fratello era diventato immune agli attacchi della legge e inoltre è diventato l’idolo di molti tanto che ora è stato rinominato Ronsondelgrandefratello.
Così questa serie inizia proprio con la ricerca dell’ispettore Buddha di Ramiro, niente di meno in Ecuador! Mentre Ronson si gode la sua nuova fama e l’immunità e i colleghi di Buddha continuano(?) le indagini sotto gli ordini di un nuovo personaggio, il procuratore Mida, new entry femminile nel cast con due grossi attributi che, come dicono anche i Paguri, era una grossa mancanza della prima stagione.
Nirvana inizia al meglio con questo primo numero, anche solo perché finalmente vediamo l’ispettore Buddha fare quello che sa fare meglio, ovvero menare di brutto! A parte questo è da premiare la scelta degli autori di rinnovare la formula principale della trama, accantonando il collaudato sistema del cambio della copertura di Ramiro presente in ogni numero, che sicuramente era interessante nella prima serie, ma alla lunga avrebbe potuto diventare troppo ripetitivo. Invece notiamo una trama più dinamica e con più continuità, visti gli eventi lasciati in sospeso già in questo primo numero, e che sicuramente invoglia e incuriosisce il lettore a continuare a seguire le vicende dello sfortunato Ramiro.
La comicità di Nirvana è parecchio volgare, a volte pesante ma chi conosce i Paguri sa che sono così ed è questo che ci piace di loro; anche perché in genere non è mai volgarità a se stante, ma riescono sempre a trovare un contesto per fare satira sulla società di oggi. Inutile dire che la chiesa cattolica è particolarmente presa di mira anche qui, sempre in modo divertente e satirico, cosa che ci piace parecchio.
Se avete amato la prima serie allora non potete lasciarvi sfuggire questo seguito, arrivati alla fine non vedrete l’ora di leggere anche il secondo numero data la piega che stanno prendendo gli eventi. L’unica cosa che ci manca è la presenza dell’ippopotamo Stefano che siamo sicuri ci guardi da lassù.