New Mutants è finalmente arrivato nelle sale. Un titolo dalla vita assolutamente travagliata, passata tra rinvii, ipotetici reshoot, interferenza degli studios, cambi di proprietà e molto altro ancora. Nonostante tutto questo però, questo film, l’ultimo della gestione Fox dei mutanti Marvel è finalmente disponibile per il grande pubblico. È giunto il momento quindi di scoprire cos’hanno da raccontare questi giovani eroi. E allora lanciamoci subito nella nostra recensione di New Mutants!
Di cosa parla New Mutants?
Tutto si apre con una tragedia. La riserva di Danielle Moonstar viene colpita da una catastrofe misteriosa e il padre la porta al sicuro, tornando indietro per salvare gli altri abitanti. Quando però la ragazza si risveglia, si trova in un ambiente totalmente nuovo: è in una struttura ospedaliera, legata a un letto. La dottoressa Reyes la libera e le spiega che la sua famiglia è morta e che Dani è stata portata da loro per affrontare il trauma e scoprire come gestire al meglio i propri poteri mutanti.
Insieme a lei e alla dottoressa, nella struttura si trovano altri quattro ragazzi: Roberto, Illyana, Sam e Rahne, tutti dotati di capacità speciali, tutti passati attraverso traumi. Tra una sessione di terapia di gruppo e l’altra però i giovani si rendono conto che c’è qualcosa di strano in questa struttura. La dottoressa Reyes nasconde qualcosa e c’è un’oscura presenza che minaccia tutti loro…
Come si può intuire da questa premessa, New Mutants non punta a essere il tipico film di supereroi, tanto più del filone dei mutanti Fox. Fin dal principio, si è presentato come un titolo che virava molto di più sull’horror e in effetti la sensazione che da è proprio questa. Non vediamo gli eroi combattere contro nemici epici che vogliono distruggere metà dell’universo bensì contro le proprie paure e i propri traumi personali. Un approccio diverso e sulla carta interessante.
Sfortunatamente quest’idea apprezzabile viene compromessa nella sua attuazione. L’atmosfera da film horror si percepisce a pieno, ma non ci troviamo davanti a un capolavoro del genere. La sensazione è piuttosto quella di trovarsi davanti a uno dei tanti titoli di questa categoria che affolla(va)no le sale, con una spruzzata di X-Men.
Wolverine non è stato qui
Gli accenni al resto dell’universo di cui formalmente New Mutants fa parte sono peraltro molto pochi. Sostituirli con versioni più generiche (parlare ad esempio di “potenziati” al posto di “mutanti”) non toglierebbe molto alla pellicola. Questo però è un lato positivo in fondo: dimostra che il lavoro di Josh Boone si può reggere tranquillamente sulle proprie gambe, anche senza chiedere l’intervento di Wolverine e compagni. Perché, nonostante tutte le difficoltà produttive, nonostante la cattiva fama, nonostante i pregiudizi che si possono avere e nonostante quanto abbiamo detto più sopra, New Mutants riesce a tenersi in piedi piuttosto bene.
I difetti non mancano, sia chiaro. Ci sono diversi momenti in cui segue in maniera fin troppo evidente modelli già visti e altri in cui sembra perdere di coerenza interna, soprattutto nella caratterizzazione di Roberto. Molto ci sarebbe da migliorare dal punto di vista dei dialoghi, che sono spesso poco originali, tanto da essere quasi difficili da conciliare con le immagini a schermo.
Tuttavia, ci sono elementi di redenzione. A partire dall’affascinante personaggio di Illyana che, pur nel suo essere incastrato in un modello che evidentemente le va stretto, risulta quello dalla migliore caratterizzazione. Non solo, ma l’interpretazione di Anya Taylor-Joy spicca decisamente su tutte le altre, rendendolo carismatico e interessante da seguire nel suo percorso.
Su questo si aggiunge lo sguardo differente al cinema supereroistico. Pur non riuscendo a ottenere risultati eccezionali, resta comunque apprezzabile il tentativo di seguire strade nuove in un ambito che inizia a essere decisamente affollato.
New Mutants è da salvare?
- Rosenberg, Matthew (Autore)