Un rapporto del Wall Street Journal ha alzato un polverone circa le spese di Netflix per le campagne pubblicitarie per gli Oscar 2020. Oltre ai film The Irishman di Martin Scorsese, Marriage Story di Noah Baumbach e I Due Papi di Fernando Meirelles, con 24 nomination il colosso dello streaming è lo studio più nominato della 92esima edizione degli Academy Awards. Secondo il rapporto del Wall Street Journal “Netflix sta spendendo ben oltre $100 milioni“. Aggiungendo che sono “la maggior parte di quei fondi incanalati nelle campagne per The Irishman di Martin Scorsese e Storia di un Matrimonio di Noah Baumbach”. Per poi spiegare come “In genere si spende tra i $5 milioni e i $20 milioni per le campagne di premiazione”.
Stuber non trova anomalie nelle spese
Scott Stuber, il capo dei film originali di Netflix definisce la stima troppo elevata. Stuber ha dichiarato al Wall Street Journal: “Io non penso che stiamo facendo qualcosa di diverso rispetto a ciò che fanno gli altri studi”. Una fonte vicina a Netflix aggiunge però che bisogna fare una considerazione più approfondita sulla situazione. Va cioè considerato che il grande budget pubblicitario del servizio di streaming è correlato ad un parco di titoli molto più alto da promuovere in questa stagione.
Un budget di oltre $100 milioni per la campagna pubblicitaria di sette film non sarebbe fuori dal comune, secondo le analisi del Wall Street Journal. Ricordiamo che Netflix è una società operante nella distribuzione via internet di film, serie televisive e altri contenuti d’intrattenimento a pagamento. Fu fondata da Reed Hastings e Marc Randolph il 29 agosto 1997 a Scotts Valley, in California. Nel 2013, Netflix ha ampliato la produzione cinematografica e televisiva e la distribuzione online. Ha la sede centrale a Los Gatos, in California. Altre sedi sono state in seguito create nei Paesi Bassi, Brasile, India, Giappone, Corea del Sud e ne sarà creata una anche in Italia.