Febbraio è il mese dell’amore, dei cioccolatini e delle serate a lume di candela. Cosa può esserci di più bello del passare una serata con Netflix, l’amore della nostra vita, a smangiucchiare dolciumi, accarezzati dalla delicata luce soffusa delle candele? Assolutamente nulla.
Il sole si alza lievemente nel cielo ma il freddo è ancora pungente – almeno in alcune città. Cosa avrà deciso di regalarci questo mese la nostra piattaforma streaming del cuore? Scopriamolo insieme!
Polar come il freddo invernale
Polar è una pellicola diretta da Jonas Akerlund ed è ispirata all’omonimo fumetto online/graphic novel del 2012. Il film è disponibile sulla piattaforma dal 25 Gennaio e ha come protagonisti Mads Mikkelsen e Vanessa Hudgens. Polar segue la storia di Duncan, un killer della Damocles prossimo alla pensione e con l’intenzione di stabilirsi in una piccola cittadina sconosciuta.
Mr. Blut, il suo datore di lavoro, non ha però intenzione di pagarlo: quando i suoi dipendenti raggiungono il pensionamento obbligatorio intorno ai cinquant’anni, infatti, Blut dovrebbe pagare milioni di dollari in pensione. Per questo motivo, per evitare questo spiacevole pagamento, decide di farli fuori prima che possano pensare alla parola “pensione”.
Duncan però, soprannominato il Kaiser Nero, non sarà un bersaglio semplice da abbattere e Blut dovrà impegnarsi più del previsto.
Ammetto di non essere mai stata una grande fan di questo genere di film: killer che si uccidono tra di loro, sotterfugi, trama abbastanza incomprensibile all’inizio… Polar però ha qualcosa di differente (e non parlo solo della presenza di Katheryn Winnick).
La trama all’inizio è confusa, ci sono scene che non si riescono a collegare con il resto del film e viene spontaneo, più di una volta, chiedersi perché stia succedendo quella determinata cosa o come. Verso la fine, però, tutto diventa più chiaro e ci renderemo conto di aver adorato questi momenti.
Nonostante queste occasioni di “confusione” alla Pokémon, il film è davvero interessante e possiede una storia secondaria che, in un certo senso, si distacca dalla sfera di violenza e sangue presentata fin dalla prima scena.
Mads Mikkelsen interpreta il suo ruolo alla perfezione, permettendoci di scoprire ogni lato nascosto di Duncan, anche quello più impensabile. Il ruolo di Vanessa Hudgens, invece, sebbene all’inizio sembri estremamente secondario o quasi poco utile all’intreccio principale, ci farà capire che il realtà il centro di tutto è proprio lei.
Si tratta di una pellicola che consiglio a tutti, è in grado di catturare chiunque, in particolare i fan di film come John Wick. La trama, nonostante tutto, è interessante e ci spingerà a volerne sapere di più, gli attori sono tutti molto qualificati e ciò che sembra, in realtà non è e viceversa.
Un nuovo gruppo di eroi particolari: The Umbrella Academy
https://www.youtube.com/watch?v=LMeqY7ogdF8
The Umbrella Academy è una serie tv pubblicata su Netflix il 15 Febbraio 2019 e basata sull’omonimo fumetto creato da Gerard Way, ex frontman dei My Chemical Romance (perdonate il mio cuoricino che piange).
Il 1° Ottobre dell’anno 1989, quarantatré donne in tutto il mondo partoriscono contemporaneamente, nonostante nessuna di loro mostri alcun segno di gravidanza fino all’inizio del travaglio. Sette dei bambini vengono adottati dall’eccentrico miliardario Sir Reginald Hargreeves e trasformati in una squadra di supereroi attraverso quella che lui chiama The Umbrella Academy.
Hargreeves è un ‘padre’ molto particolare: infatti, anziché dare dei nomi ai suoi figli, dà loro dei numeri che successivamente però conosceremo come Luther, Diego, Allison, Klaus, Ben e Vanya. Il numero cinque è l’unico a non avere nome (guardate la serie tv e capirete perché).
Una volta cresciuti ed aver intrapreso ognuno la propria strada, i fratelli sono nuovamente uniti da un evento particolare: papà Reginald è morto e i ragazzi si incontrano dopo parecchi anni per prendere parte al suo funerale.
Ci saranno però segreti importanti nascosti dietro a questa morte ed altri eventi che i nostri supereroi dovranno fermare. L’unico modo per farlo è rimanere uniti: ci riusciranno?
L’unica parola che mi viene da dire è: wow. L’ultima volta che una serie tv mi prese così tanto da terminarla in un paio di giorni è stato, credo, quasi sei mesi fa con una delle mie famose serie asiatiche (ve ne prego, non giudicatemi).
Tutto in The Umbrella Academy funziona: la trama, gli attori, i colpi di scena, l’atmosfera, ogni cosa. La trama che ci viene presentata all’inizio ha una nota di divertente che però si trasforma lentamente ed intensamente: il sorriso con il quale iniziamo la serie muta dopo ogni puntata, facendoci capire che ci sono elementi più grandi e gravi di quanto pensassimo.
Alla fine di ogni episodio è impossibile smettere, dobbiamo per forza continuare. Termineremo l’episodio con un verso di stupore o con un punto di domanda ed è lì che cliccheremo il tasto “prossimo episodio”.
E’ un po’ come mangiare una patatina: nell’arco di qualche minuto il pacchetto sarà improvvisamente vuoto perché una tira l’altra. Questo è ciò che succede con questa serie tv.
Gli attori meritano un premio per la loro interpretazione: in particolare, però, mi sento in dovere di sottolineare le performance di Klaus (Robert Sheehan) e Cinque (Aidan Gallagher). Purtroppo non posso specificare ciò che ho apprezzato dei due attori, poiché rischierei di cadere in qualche spoiler quindi preferisco evitare.
Sappiate solo che interpretano i loro ruoli divinamente, riuscendo ad incarnare ogni tipo di emozione e trasmetterla allo spettatore. Robert Sheehan è riuscito a stupirmi più di una volta (in particolare mi sento di citare Misfits) ma in questa serie tv posso affermare che l’attore si è decisamente superato: nessuno avrebbe potuto interpretare Klaus meglio di lui. Scelta perfetta.
Tutti devono vedere questa serie tv perché si tratta, senza ombra di dubbio, di uno dei migliori prodotti di questo 2019 (lo so che l’anno è appena iniziato, ma sono sicura di ciò).
Buon San Valentino con Big Mouth
Questo mese Netflix ci ha lasciati con l’amaro in bocca: nessuna nuova serie anime direttamente dal Giappoworld. Fortunatamente, come vi ho detto prima, siamo a Febbraio, il mese dell’amore per eccellenza e lo speciale di Big Mouth sembra fatto apposta per noi.
My Furry Valentine, disponibile sulla piattaforma dall’8 Febbraio 2019, funge da ponte levatoio tra la seconda e la terza stagione: rivediamo infatti i nostri personaggi preferiti alle prese con eventi che hanno segnato il termine della stagione precedente.
Vedremo Nick alle prese con il suo nuovo mostro ormonale Connie, Jessi che dovrà fare i conti con sua madre, il piccolo Jay al centro di una curiosa relazione tra due cuscini, Andrew che tenta in ogni modo di conquistare Missy e il Coach alle prese con una compagna speciale per San Valentino.
Non c’è molto da aggiungere a questo meraviglioso speciale. L’episodio, della durata di 45 minuti circa, si presenta come il resto delle stagioni: senza censure, più esplicito del solito e così tanto divertente da rendere una giornata pesante la più bella di tutte.
La festa di San Valentino, amata da molte persone, viene totalmente derisa e presa di mira, come solo Big Mouth sa fare. Accanto a questo lato però è possibile intravedere e sentire a pieno quel triste velo di sincerità che caratterizza serie tv simili.
Cos’altro posso dire? Armatevi di cioccolatini e preparatevi ad una grande dose di risate, perché questo speciale è ciò di cui avete bisogno.
Anche la rubrica di questo mese è giunta al termine. Siamo arrabbiati con Netflix perché non ci ha regalato un anime ma, allo stesso tempo, lo ringraziamo perché ci regala sempre intense emozioni. Vi aspetto il mese prossimo con tante novità e, forse, la Primavera!
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