Le notti e i giorni si susseguivano incessanti e senza distinzione tra loro, camminavo senza sosta per raggiungere l'obiettivo successivo, la mia conoscenza non poteva aspettare oltre.
L'Oracolo dell'Ovest era ancora impresso nella mia memoria e molti ancora erano gli insegnamenti da apprendere e portare con me in quel lungo viaggio, quando una melodia un po' malinconica sembrò raggiungere le mie orecchie.
Poteva essere un'allucinazione?
Eppure la musica continuava ininterrottamente. Note ascendenti. Discendenti. Prima lente, poi veloci, di nuovo lente e poi nuovamente incalzanti.
Un motivetto un po' triste, sapeva di Europa dell'Est, di altri tempi, più mi avvicinavo a quella che pareva una cascata, più mi era chiaro che fossi arrivato a destinazione.
La musica cresceva, alcuni oggetti dalle forme geometriche erano poggiate a terra.
Ero lì davvero, Alexey Pažitnov mi attendeva: avevo raggiunto l'Oracolo del Sud.
Alexey Leonidovich Pažitnov nasce nel 1956 in Russia e il suo nome potrebbe non suonarci subito familiare. Ma se pensate agli anni Ottanta e in particolare ai videogiochi di quel periodo, qual è il primo che vi viene in mente?
Ce ne sono tanti, direte voi, è vero, ma uno su tutti ha il potere di farvi fermare un momento ed esclamare "Accidenti! Quella maledetta musichetta!”
Avete capito?
Stiamo naturalmente parlando di Tetris e della sua indimenticabile Music A.
Ideato Pažitnov e dai suoi colleghi Pavlovsky e Gerasimov nel 1984 presso il Dorodnicyn Computing Centre dell'Accademia delle Scienze Sovietica, il gioco riflette la passione del programmatore russo che fin da piccolo amava i puzzle e i “pentamini” (figure geometriche composte da 5 quadrati) da cui l'ispirazione è evidente.
Prima di averlo a disposizione al di fuori dell'Unione Sovietica passano due anni ma il successo è dietro l'angolo e in breve il gioco è disponibile per tutti i computer e la sua fama non solo riecheggia fino ai giorni nostri, ma è ancora sostenuta dall'intrattenimento intramontabile di quest'opera.
Ma il buon Pažitnov dov'è in tutto questo?
Lui purtroppo dovrà aspettare oltre un decennio prima di vedere dei diritti in quanto la sua creazione è di dominio statale (e statali anche le battaglie con la Nintendo per portare il gioco su Game Boy!) ma alla fine recupera le sue royalties e i suoi bagagli, parte per gli USA e da allora lavora per Microsoft.
Svilupperà altri giochi, il suo approccio sarà propenso più al casual gaming ma senza dubbio quel che ha influenzato e influenzerà per sempre il mondo videoludico è già arrivato, nonostante comunque il nome del programmatore russo sia tornato a farsi sentire con titoli recenti come Hexic 2 e Marbly.
Indissolubile dal gioco e altrettanto indimenticabile è il motivetto che accompagna la discesa dei tetramini, ossia la famosa canzone popolare russa Korobeiniki, una ballata popolare russa che risale alla seconda metà dell’Ottocento la cui lirica fu scritta dal poeta Nikolaj Nekrasov.
La musica invece è così antica e diffusa da non aver un compositore ed è caratterizzata da un ritmo incostante accelerato e decelerato con note a intervalli vicini ascendenti e discendenti.
Sembra una ricetta molto semplice eppure il risultato è strepitosamente accattivante, con un effetto quasi permanente nelle nostre memorie.
In inglese un brano capace di insidiarsi e annidarsi nelle nostre orecchie in questo modo viene definito earworm e il termine rende perfettamente l'idea.
Ma qual è il segreto per un motivetto apparentemente lineare ma che non si schioda più dalle nostre orecchie? Ci sono molte teorie, alcune prendono in considerazione direttamente gli intervalli musicali, altre intendono semplicemente che un'andatura di note vicine tra loro sia più orecchiabile, altre ancora danno il merito alla ripetitività e all'uso di sintetizzatori e strumenti non realistici.
La caratteristica che forse però ha più forza delle altre è che la musica si sposi perfettamente con l'animazione che si ha di fronte.
Potreste immaginare i tetramini accompagnati da qualcosa di più appropriato?
Si conclude così il nostro terzo di quattro articoli dedicati ai Magister del cammino Nerd in collaborazione con il Comicon di Napoli, la redazione vi aspetta!
Avevo compreso molto e molto ancora andava esplorato; grato mi congedai dall'Oracolo mentre la melodia malinconica continuava ad accarezzare da lontano la mia mente. Il percorso non era concluso e i miei passi si affrettarono per andare incontro alla rivelazione finale.
Quella musichetta mi rimarrà in testa per giorni, pensai.